Mi è arrivata una richiesta di modifica attività da parte di una struttura sanitaria, si tratta di una riduzione di prestazioni, consistente nella chiusura di un ambulatorio. Ho mandato la richiesta all'asl che mi ha inviato un parere favorevole, a questo punto mi chiedo quale sia l'atto che devo fare, e soprattutto se è necessario fare un atto (lo prevede la legge?) o se è sufficiente mandare il parere asl all'interessato.
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Mi è arrivata una richiesta di modifica attività da parte di una struttura sanitaria, si tratta di una riduzione di prestazioni, consistente nella chiusura di un ambulatorio. Ho mandato la richiesta all'asl che mi ha inviato un parere favorevole, a questo punto mi chiedo quale sia l'atto che devo fare, e soprattutto se è necessario fare un atto (lo prevede la legge?) o se è sufficiente mandare il parere asl all'interessato.
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Le certezze:
1) la riduzione avrebbe potuto essere trattata come SCIA (il solito ragionamento per cui essendo attività non discrezionale e non contingentata si applica l'art. 19 della L. 241/1990)
2) ma la prassi più diffusa è nel senso della richiesta di autorizzazione + parere ASL
Se applichi la SCIA allora puoi inviare il parere ASL magari scrivendo che la richiesta originaria di variazione doveva intendersi quale scia bla bla bla (se ne aveva le caratteristiche).
Altrimenti DEVI fare un atto, anche minimo, anche sintetico .... non puoi semplicemente trasmettere il parere ASL pervenuto (che non ha natura provvedimentale). Quindi, in questo caso, due bolli da 16 euro, uno su domanda e uno su atto