Buonasera,
vorrei sapere, se possibile, quale è la prassi da utilizzare entro il 15 settembre per la sostituzione dei vecchi contrassegni per gli invalidi (colore arancione) con i nuovi contrassegni europei (colore azzurro).
Per sostituire il contrassegno c'è bisogno del certificato del medico curante e di conseguenza di una nuova autorizzazione e quindi il nuovo contrassegno avrà validità di 5 anni? Oppure, non essendoci bisogno di un nuovo certificato, il nuovo contrassegno rilasciato avrà la stessa scadenza del vecchio contrassegno e il numero di autorizzazione e la data di rilascio da scrivere nel nuovo contrassegno saranno gli stessi del vecchio contrassegno?
Vi ringrazio per le risposte.
Noi, nel silenzio della norma, andiamo, semplicemente, a sostituire
il vecchio contrassegno colore arancio con quello nuovo di colore blu
e foto dell'interessato. Così facendo manteniamo la relativa
scadenza originaria.
PRASSI PIU' DIFFUSA (e ritengo corretta):
1) rinnovo d'ufficio o su istanza
2) autocertificazione
3) due fototessera
4) rimane scadenza originaria
Ecco alcune prassi:
http://www.serviziallastrada.it/index.php?option=com_content&view=article&id=389:contrassegno-europeo-di-parcheggio-per-disabilisostituzione-dei-contrassegni-arancioni-entro-il-15-settembre&catid=84:news-ztl-area-pedonale-sosta&Itemid=244&lang=it
http://www.ilgiunco.net/2015/07/07/contrassegno-per-il-parcheggio-dei-disabili-la-sostituzione-entro-il-15-settembre/
http://www.comune.sestri-levante.ge.it/sostituzione-contrassegni-invalidi
http://www.maremmanews.it/it/index.php/attualita/25180-contrassegno-invalidi-sostituzione-con-il-nuovo-modello-europeo-entro-il-15-settembre
Grazie per le risposte, tutto molto più chiaro.
riferimento id:28144Buongiorno, mi è sorto un nuovo dubbio, va rilasciata una nuova autorizzazione con i nuovi riferimenti normativi oppure basta la vecchia autorizzazione rilasciata insieme al contrassegno arancione?
Ancora grazie.
Buongiorno, mi è sorto un nuovo dubbio, va rilasciata una nuova autorizzazione con i nuovi riferimenti normativi oppure basta la vecchia autorizzazione rilasciata insieme al contrassegno arancione?
Ancora grazie.
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Ovviamente non è sbagliato aggiornare l'autorizzazione, ma ritengo legittimo anche il rilascio del nuovo contrassegno mantenendo l'autorizzazione originaria (che nelle parti relative a vecchie norme deve intendersi automaticamente aggiornata).
Ai sensi e a seguito dell'entrata in vigore del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 luglio 2015, n. 126, “[i]Regolamento recante adeguamento del regolamento anagrafico della popolazione residente, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, alla disciplina istitutiva dell'anagrafe nazionale della popolazione residente[/i]” (GU Serie Generale n.188 del 14-8-2015),[b] un Comune può integrare la nuova scheda anagrafica (“Scheda individuale”) con i dati relativi a invalidità e conseguente rilascio contrassegno[/b]?
[u]A che condizioni?[/u]
Ai sensi e a seguito dell'entrata in vigore del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 luglio 2015, n. 126, “[i]Regolamento recante adeguamento del regolamento anagrafico della popolazione residente, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, alla disciplina istitutiva dell'anagrafe nazionale della popolazione residente[/i]” (GU Serie Generale n.188 del 14-8-2015),[b] un Comune può integrare la nuova scheda anagrafica (“Scheda individuale”) con i dati relativi a invalidità e conseguente rilascio contrassegno[/b]?
[u]A che condizioni?[/u]
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DIREI PROPRIO DI NO. Si tratterebbe di un trattamento di dati non previsto da disposizioni di legge o regolamentari (il nuovo art. 20 non contempla informazioni diverse da quelle elencate), trattamento del tutto ultroneo rispetto alle finalità della scheda individuale.
Non ho trovato esperienze in rete di iscrizioni di tal genere.
Art. 20 (Schede individuali). - 1. A ciascuna persona residente
nel comune deve essere intestata una scheda individuale, sulla quale
devono essere obbligatoriamente indicati il cognome, il nome, il
sesso, la data e il luogo di nascita, il codice fiscale, la
cittadinanza, l'indirizzo dell'abitazione. Nella scheda sono altresi'
indicati i seguenti dati: la paternita' e la maternita', ed estremi
dell'atto di nascita, lo stato civile, ed eventi modificativi,
nonche' estremi dei relativi atti, il cognome e il nome del coniuge,
la professione o la condizione non professionale, il titolo di
studio, gli estremi della carta d'identita', il domicilio digitale,
la condizione di senza fissa dimora.
Purtroppo, concordo.
Tuttavia, mi chiedo come un Comune può tracciare questi contrassegni. Capita spesso che, in caso di decesso dell’intestatario, i parenti scordino di riconsegnare il contrassegno; capita anche che non siano nemmeno “tracciati” i contrassegni rilasciati, mancando un apposito registro.
Come si potrebbe ovviare?
Purtroppo, concordo.
Tuttavia, mi chiedo come un Comune può tracciare questi contrassegni. Capita spesso che, in caso di decesso dell’intestatario, i parenti scordino di riconsegnare il contrassegno; capita anche che non siano nemmeno “tracciati” i contrassegni rilasciati, mancando un apposito registro.
Come si potrebbe ovviare?
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Niente vieta (anzi è obbligatorio) predisporre apposito registro dei contrassegni rilasciati e ritirati ma questo deve essere INDIPENDENTE dalla registrazione anagrafica.
Esistono soluzioni tecnologiche (o manuali) per coordinare i due archivi e fare in modo che un decesso determini l'apertura di una posizione di "RITIRO" del contrassegno. Il software anagrafico può inviare una comunicazione di tutti i decessi e se questo è anche nell'altra banca dati scatta l'allert ... FATTIBILE anche a zero o pochi eruo ... molto dipende dal vs. programma di gestione anagrafica.
Qual è il riferimento normativo a base dell'obbligatorietà?
riferimento id:28144
Qual è il riferimento normativo a base dell'obbligatorietà?
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L'obbligo deriva dalla necessità di tenere aggiornati i DATI SENSIBILI del soggetto. In base al dlgs 196/2003 il Comune è tenuto pertanto ad organizzare i propri dati e quindi ne deriva, indirettamente, l'obbligo di un sistema organizzato e coerente (informatizzato o meno).
Quale procedura si può adottare, in caso di inazione del Comune (Ufficio Anagrafe), pur all’uopo sollecitato?
È possibile sollecitare, magari richiamando il Provvedimento del GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 2 luglio 2015, “[i]Misure di sicurezza e modalità di scambio dei dati personali tra amministrazioni pubbliche[/i]” (Provvedimento n. 393 - GU Serie Generale n.179 del 4-8-2015)?
Quale procedura si può adottare, in caso di inazione del Comune (Ufficio Anagrafe), pur all’uopo sollecitato?
È possibile sollecitare, magari richiamando il Provvedimento del GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 2 luglio 2015, “[i]Misure di sicurezza e modalità di scambio dei dati personali tra amministrazioni pubbliche[/i]” (Provvedimento n. 393 - GU Serie Generale n.179 del 4-8-2015)?
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Si può inviare esposto al Garante che ha poteri ispettivi e sanzionatori ..... e magari mandarlo per conoscenza al Comune che, allertato, potrebbe mettersi paura (le sanzioni sono significative) e provvedere