Un pubblico esercizio pub con un'estensione interna di 60 mq e autorizzato a tenere un dehor sul suolo pubblico organizza spesso karaoke e serata musicali, giovedì e domenica. Un residente ed un cinema inviano spesso esposti per denunciare la situazione, sopratutto di inquinamento acustico. Il cinema non riesce nemmeno a proiettare il filmato tanto e' il rumore. Gli avventori si trattengono spesso su strada, ballando e in un numero di media pari a 50. L'arpa, per intervenire, ha fornito un preventivo di 1000 euro. Un regolamento comunale consente la musica all'esterno ove siano autorizzati i dehor. Che fare per affrontare il fenomeno?
riferimento id:28001Ad uso di tutti riporto le info di ARPA in merito alla questione dei controlli:
http://www.arpa.puglia.it/web/guest/faq_agenti_fisici
La materia rappresenta da sempre un problema, proprio per il fatto che la misurazione del rumore può essere effettuata da ARPA o da un tecnico di parte con gli appositi requisiti professionali.
I comuni più grandi possono formare del personale interno ma credo che nessun comune o quasi lo abbia fatto.
In assenza di rilevamenti strumentali puoi intanto verificare la correttezza formale della documentazione.
Anche se semplificate, esistono delle procedure. In proposito vedi il DPR 227/11. La VIAC non occorre più per i BAR ma se un esercizio di somministrazione fa eventi o impiega amplificazione deve fare almeno una dichiarazione sostitutiva indicando il rispetto dei limiti. Il comune, quindi, può intanto verificare se esiste questa dichiarazione e ai sensi di quale VIAC viene effettuata la dichiarazione.
Se manca la dichiarazione citata puoi sanzionare ai sensi dell’art. 10, comma 3 della legge 447/95: il DPR 227/11 è una disposizione dettata per applicare la legge dello Stato. Alla sanzione puoi far seguire un’ordinanza ex art. 9 della stessa legge con la quale obblighi a presentare una VIAC in relazione alle rilevate e oggettive lamentele: dai un termine stringente e ordini di mettere in atto tutte quegli accorgimenti per evitare la propagazione del rumore, nel frattempo ordini di sospendere le emissioni sonore dalla mezzanotte in poi.
L’ordinanza ex art. 54, comma 6 TUEL la farei per noti e ben documentati motivi di inquinamento acustico di una certa rilevanza. Con questa Ordinanza, anche senza fare rilevazioni strumentali, potresti ridurre gli orari degli esercizi pubblici.
Naturalmente il caso andrebbe visto nei particolari, sul forum possiamo scambiarci delle opinioni.