Ciao Simone,
1.- In fase di revisione/aggiornamento del piano per il commercio su aree pubblico vorremmo trovare una soluzione per evitare speculazioni sulla compravendita di aziende. Mi spiego meglio:
Molto spesso succede che ogni volta che facciamo un bando per l’assegnazione di posteggi in un mercatino serale, gli assegnatari dei medesimi, a distanza di 5-10 giorni dal rilascio della relativa autorizzazione/concessione, vendono il proprio ramo d’azienda a cittadini, per la maggior parte di cittadinanza marocchina, con regolare atto notarile finalizzato al subingresso, ai quali chiedono ingenti somme di denaro.
A noi, questo modo di fare ci è parso come una forma di speculazione finalizzata a fare cassa.
Pertanto, al fine di eliminare detta speculazione, pur dando per assodato che non è possibile vietare l’istituto del subingresso, quali condizioni o limiti possiamo porre nell’ambito del regolamento comunale?
2.- in una località turistica appartenente a questo comune, molti esercizi, sia pubblici che di vicinato, usano restare aperti circa un paio di mesi l’anno, e cioè solo durante il periodo di maggiore afflusso turistico.
Durante il resto dell’anno risultano chiusi e pertanto la frazione si trova quasi completamente priva di esercizi commerciali (resta aperto un minimarket e un paio di esercizi pubblici).
Per evitare detto disservizio l’amministrazione comunale vorrebbe stabilire un limite minimo di apertura (per es. 7-8 mesi all’anno) da imporre con apposita ordinanza. E’ possibile/legittimo un provvedimento del genere?
Grazie e tanti tanti saluti.
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Ciao Simone,
1.- In fase di revisione/aggiornamento del piano per il commercio su aree pubblico vorremmo trovare una soluzione per evitare speculazioni sulla compravendita di aziende. Mi spiego meglio:
Molto spesso succede che ogni volta che facciamo un bando per l’assegnazione di posteggi in un mercatino serale, gli assegnatari dei medesimi, a distanza di 5-10 giorni dal rilascio della relativa autorizzazione/concessione, vendono il proprio ramo d’azienda a cittadini, per la maggior parte di cittadinanza marocchina, con regolare atto notarile finalizzato al subingresso, ai quali chiedono ingenti somme di denaro.
A noi, questo modo di fare ci è parso come una forma di speculazione finalizzata a fare cassa.
[color=red]Altri lo chiamano libero mercato[/color]
Pertanto, al fine di eliminare detta speculazione, pur dando per assodato che non è possibile vietare l’istituto del subingresso, quali condizioni o limiti possiamo porre nell’ambito del regolamento comunale?
[color=red]Secondo me non vi sono legittime soluzioni[/color]
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2.- in una località turistica appartenente a questo comune, molti esercizi, sia pubblici che di vicinato, usano restare aperti circa un paio di mesi l’anno, e cioè solo durante il periodo di maggiore afflusso turistico.
Durante il resto dell’anno risultano chiusi e pertanto la frazione si trova quasi completamente priva di esercizi commerciali (resta aperto un minimarket e un paio di esercizi pubblici).
Per evitare detto disservizio l’amministrazione comunale vorrebbe stabilire un limite minimo di apertura (per es. 7-8 mesi all’anno) da imporre con apposita ordinanza. E’ possibile/legittimo un provvedimento del genere?
[color=red]NON è legittimo relativamente agli esercizi di vicinato e, a mio avviso (anche se sul punto potrebbero esservi delle soluzioni), è illegittimo anche per gli esercizi di somministrazione.
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Grazie e tanti tanti saluti.
[color=red]Mi dispiace per le risposte negative .... ma è il duro prezzo del libero mercato!!!!!!!!!![/color]