Data: 2015-07-14 13:11:50

Mercato contadino

Con deliberazione di Giunta Comunale è stato istituito - [u]in via sperimentale[/u] - un mercato riservato alla vendita diretta di prodotti agricoli, ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole 20 novembre 2007.
L'iniziativa è stata avviata (un anno fa) mediante la richiesta, presentata al Comune, di alcune aziende agricole facenti parte di una Cooperativa sociale nonché da alcuni gruppi di acquisto solidale locali.
Tenuto conto che l'attività è stata molto apprezzata sia dalla cittadinanza sia dalle stesse imprese agricole, come può la nuova Amministrazione istituire il suddetto mercato in via definitiva?
E più precisamente:
1) è possibile "proseguire" l'attività con la medesima Cooperativa oppure è necessario prevedere una "procedura ad evidenza pubblica"? (magari anche con il rischio che le future aziende non garantiscano la loro partecipazione ... contrariamente a quanto avviene oggi)
2) l'istituzione definitiva dovrà essere effettuata con deliberazione di Consiglio Comunale? 3) con la deliberazione è necessario approvare un regolamento di mercato? (con la deliberazione di Giunta in via sperimentale è stato solo approvato un disciplinare molto semplice)
4) occorrerà, successivamente alla delibera, anche rilasciare una specifica concessione per l'utilizzo del suolo pubblico?
Grazie!  ;)

riferimento id:27834

Data: 2015-07-16 07:49:34

Re:Mercato contadino

I mercati agricoli ex DM 20/11/2007 hanno un regime giuridico particolare che lega l’attività di vendita allo status di produttore agricolo locale. Inoltre possono essere istituiti anche su area privata e sono soggetti al silenzio assenso quando l’input istitutivo viene dal settore privato. In questo senso possono essere istituiti ed autorizzati. Il DM dispone espressamente che L'esercizio dell'attività di vendita all'interno dei mercati agricoli di vendita diretta, in conformità a quanto previsto dall' art. 4 del decreto legislativo n. 114 del 1998 e dall' art. 4 del decreto legislativo n. 228 del 2001, non è assoggettato alla disciplina sul commercio.
Già nelle premesse del DM si legge:
Considerato che risulta opportuno promuovere lo sviluppo di mercati in cui gli imprenditori agricoli nell'esercizio dell'attività di vendita diretta possano soddisfare le esigenze dei consumatori in ordine all'acquisto di prodotti agricoli che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione;
Ritenuto che tale obiettivo può essere raggiunto attraverso il riconoscimento dei mercati ai quali hanno accesso imprese agricole operanti nell'ambito territoriale ove siano istituiti detti mercati e/o imprese agricole associate a quelle operanti nell'ambito territoriale nel quale siano istituiti detti mercati e che si impegnino a rispettare determinati requisiti di qualità e di trasparenza amministrativa nell'esercizio dell'attività di vendita;

In sintesi, per quello che riguarda i mercati agricoli di cui al DM del 2007, il comune e le associazioni di categoria degli agricoltori hanno molta più libertà di azione rispetto alla gestione dei mercati commerciali.
Naturalmente, là dove necessario è sempre bene agire tramite procedure ad evidenza pubblica ma resta inteso che un gruppo di agricoltori può sempre chiedere l’autorizzazione al mercato e godere del silenzio assenso.

Tutto dipende dal disciplinare che è una sorta di regolamento approvato dal consiglio. Qualche comune ha preso la strada del bando per l’individuazione dei singoli operatori (magari con concessioni di 3/4 anni) altri comuni hanno preso la strada della convenzione (approvata dalla Giunta) ai fini della gestione del mercato da parte di organismi terzi.
Per il primo caso vedi questo esempio (regolamento e disciplinare)
http://www.comune.sesto-fiorentino.fi.it/Engine/RAServePG.php/P/65501SFI0200/M/33201SFI0505

Anche nel secondo caso reputerei giusto che l’Amministrazione comunale pubblicasse almeno un avviso di interesse al fine di monitorare la volontà di tutti i soggetti locali di gestione del mercato agricolo (magari potrebbero alternarsi anche più soggetti oppure essere obbligati ad una co-gestione). Fatto questo l’amministrazione procederà a convenzionare i soggetti “stabilendo chi fa che cosa”. I singoli operatori potranno essere scelti dai soggetti gestori ma su criteri stabiliti nel disciplinare: ambito locale di provenienza, capacità di espletare la vendita, ecc.
Nella convenzione sarà compresa la concessione di area pubblica nel suo complesso.

Con l’istituzione del mercato è necessario procedere all’approvazione del disciplinare (o ratificare quello sperimentale). Il disciplinare è necessario. Il regolamento è eventuale ma può coincidere con un disciplinare ben fatto.

In genere nei disciplinari si riscontra il seguente periodo:
[i]Relativamente alla concessione dell'area mercatale, anche al fine del pagamento della canone di occupazione temporanea di aree pubbliche (COSAP), nonché di eventuali spese di energia elettrica, acqua e raccolta rifiuti, le Associazioni convenzionate nominano un soggetto che li rappresenti a tale scopo.
Nella convenzione sono stabilite le competenze, gli obblighi e le responsabilità reciproche dei soggetti sottoscrittori della medesima, nonché la durata e l'eventuale rinnovo della stessa;
La Giunta comunale potrà apportare modificazioni al contenuto della convenzione, nel rispetto del presente disciplinare, anche su richiesta delle associazioni agricole firmatarie della stessa. La revoca della convenzione da parte del Comune può avvenire nel caso di gestione non conforme agli obblighi e finalità contenute nella stessa;
Le associazioni firmatarie si impegnano, in particolare, ad una verifica costante sulla puntualità e veridicità delle informazioni relative ai prodotti venduti fornite dagli operatori assegnatari e possono coadiuvare l’Amministrazione nel controllo generale sul mercato agricolo.
[/i]

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