Una signora vorrebbe iniziare l'attività di affittacamere non professionale in un appartamento di sua proprietà ma in cui non ha la residenza.
Può dichiarare di avere lì il domicilio?
Leggendo l'art. 61 LR 42/2000 sembrerebbe non possibile in quanto non è prevista la scelta tra residenza O domicilio ma è indicato residenza E domicilio, quindi le due cose non dovrebbero essere scindibili.
Una signora vorrebbe iniziare l'attività di affittacamere non professionale in un appartamento di sua proprietà ma in cui non ha la residenza.
Può dichiarare di avere lì il domicilio?
Leggendo l'art. 61 LR 42/2000 sembrerebbe non possibile in quanto non è prevista la scelta tra residenza O domicilio ma è indicato residenza E domicilio, quindi le due cose non dovrebbero essere scindibili.
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La legge regionale ha usato una endiadi inappropriata scrivendo "residenza e domicilio". Probabilmente l'intenzione era quella di voler prevedere non soltanto la residenza formale, ma anche l'obbligo di dimora contestualmente al servizio (ma così scrivendo non hanno risolto il problema).
Ciò detto la norma va intesa nel senso che OCCORRE inderogabilmente la "residenza formale", cioè l'iscrizione nell'anagrafe della popolazione residente relativamente a quello stesso appartamento.
NON OCCORRE ulteriore elezione di domicilio nè il solo domicilio è condizione per poter svolgere l'attività.
Ricordo a solo titolo di precisazione che per la LOCAZIONE AD USO TURISTICO non occorre nè residenza nè domicilio quindi potrai suggerire all'interessato di valutare tale possibilità (se sussistono i presupposti).