Buongiorno,
uno dei Comuni dove opero è privo di regolamento di Polizia Urbana e alcuni esponenti segnalano il classico problema di continui rumori e schiamazzi provenienti da un locale durante le ore notturne. Chiedevo se fosse legittimo adottare ordinanza che imponesse a tutti i pubblici esercizi il divieto di fare percepire musica (quantomeno quella) all'esterno del locale dopo le ore 24.00.In pratica se vogliono fare musica all'interno non ci sono problemi ma tale musica NON deve essere percepita all'esterno. Nel caso fosse legittima è possibile (andando oltre) imporre che in generale "il rumore" non venga percepito all'esterno??
Questo per bypassare il "problema" della rilevazione fonometrica effettuata da Arpa o un eventuale denuncia penale rendendo quindi più veloce e meno burocratica la procedura di controllo.
In un altro Comune questa limitazione per i P.U. è prevista nel Regolamento di Polizia Urbana e la soluzione funziona.
Se fosse legittima l'ordinanza sarebbe sindacale o dirigenziale? nel primo caso art. 50 o 54 Tuel?
L'idea sarebbe quella di creare un'ordinanza di carattere generale (che incidesse su tutte le attività e non specifica sul singolo locale) in modo da regolamentare tutta la tematica (molto sentita).
Grazie
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RUMORE - inquinamento acustico fra procedure e sentenze
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Il tema è dibattuto e la giurisprudenza non è univoca. A parere mio le c.d. ordinanze generali (vedi sentenza della c.cost n. 115/2011) non hanno molto senso giuridico. Il comune ha la potestà regolamentare in materia di polizia amministrativa e quindi il Consiglio può adottare un regolamento in tal senso (vedi Consiglio di Stato n. 5287/2014). Naturalmente occorre ragionevolezza, adeguatezza e una motivazione sufficiente per incidere sulla generale libertà di esercizio d’impresa.
Ancora tenendo a mente la giurisprudenza dominante (CdS 1372/2013), le ordinanza sindacali ai sensi della legge 447/95 non sono proprio ordinanze contingibili e urgenti potendo il sindaco adottarle per porre rimedio a situazioni contingenti che creano problemi. In sintesi, è possibile ammettere un’ordinanza con la quale si obbliga il privato a fare una valutazione di impatto acustico e a trasmetterla al comune nonché a porre rimedio alla situazione con tutti gli accorgimenti utili. Naturalmente, se è stato rilevato un effettivo e tangibile disturbo è possibile anche imporre una provvisoria diminuzione degli orari.
Consiglio di non essre troppo generici, ordinare che il rumore non debba sentirsi all'estrno è un comando un po' vago. Meglio riferirsi ai limiti legali. Vedi TAR Napoli n. 1477/2015
Grazie della risposta,
innanzitutto l'ordinanza ha il solo scopo di disciplinare il rumore garantendo la quiete pubblica. Non va in alcun modo ad incidere sulla "libertà" dell'attività. Non vengono coinvolti ne orari per l'attività ne il divieto di musica di allietamento per i clienti. inciderebbe solo sulla musica all'esterno che di fatto esula dall'attività imprenditoriale.
Capisco che l'ordinanza potrebbe essere vaga ma non saprei cosa altro disporre senza dover necessariamente coinvolgere ARPA (con conseguente allungamento burocratico) al fine della rilevazione dell'emissione sonora.
Quindi a suo giudizio l'ordinanza non starebbe in piedi?
Grazie
Buongiorno,
aggiungo: nell'eventualità che l'ordinanza non "stesse in piedi" è possibile, a vostro parere, modulare il dispositivo in questo modo?
"le diffusioni sonore all’interno dei locali possono avvenire senza alcuna limitazione di orario, purché la propagazione
all’esterno avvenga nel rispetto dei limiti di rumorosità previsti per le sorgenti sonore.
Qualora i trattenimenti musicali si svolgano nella fascia oraria 00,00-8.00, il rispetto dei
limiti di rumorosità dei trattenimenti musicali deve risultare da relazione di tecnico
competente prevista dall’art.8 della legge 447/95, contenente l’indicazione degli
accorgimenti tecnici necessari a contenere nei limiti di legge (art.4 D.P.C.M. 14.11.97) la
rumorosità all’interno degli ambienti di vita dei soggetti ricettori maggiormente esposti. In
mancanza della relazione anzi detta i trattenimenti musicali devono cessare
inderogabilmente alle ore 00,00."
L'ordinanza sarebbe "generica", cioè rivolta a tutti i pubblici esercizi.
Nel caso quindi sarebbe un'ordinanza ordinaria quindi? Posso predisporre come procedura sanzionatoria una sanzione amministrativa o devo rimandare, in caso di inottemperanza, al 650 cp?
Grazie.