Data: 2015-06-27 21:48:46

Segnale senza ordinanza e danni

Il comune, 10 anni fa, ha installato un segnale di divieto di accesso  sullo stipite di un cancello di ingresso ad un'area privata di parcheggio di una scuola. Il segnale e' stato apposto da un operaio ma senza alcuna ordinanza istitutiva. Un cittadino e' entrato con la sua autovettura nell'area di parcheggio e sulla sua auto e' caduto il tronco di un albero a seguito di un temporale. Il cittadino ha ora inoltrato una richiesta di risarcimento dei danni subiti. E' possibile negarla sulla base del segnale esistente sebbene non coperto da ordinanza?

riferimento id:27552

Data: 2015-06-28 09:44:24

Re:Segnale senza ordinanza e danni


Il comune, 10 anni fa, ha installato un segnale di divieto di accesso  sullo stipite di un cancello di ingresso ad un'area privata di parcheggio di una scuola. Il segnale e' stato apposto da un operaio ma senza alcuna ordinanza istitutiva. Un cittadino e' entrato con la sua autovettura nell'area di parcheggio e sulla sua auto e' caduto il tronco di un albero a seguito di un temporale. Il cittadino ha ora inoltrato una richiesta di risarcimento dei danni subiti. E' possibile negarla sulla base del segnale esistente sebbene non coperto da ordinanza?
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Se da un lato vi sono sentenze (vedi Cassazione- Sez.I Civile n.7125-2006 - Multa valida anche se sul cartello stradale manca l’indicazione dell’ordinanza) che fanno salvo addirittura il potere sanzionatorio pur in violazione dell'obbligo di indicazione dell'ordinanza sul retro dei cartelli (MA IN PRESENZA DI UNA ORDINANZA) in questo caso siamo alla ipotesi OPPOSTA (assenza di ordinanza e presenza di divieto). Inoltre si verte in ambito CIVILISTICO e non AMMINISTRATIVO.

A mio avviso il privato che ha "violato" il divieto di accesso pur non essendo sanzionabile in via amministrativa ha commesso una violazione delle regole di prudenza che possono avere rilievo in sede civilistica. Infatti il divieto di accesso ben potrebbe essere inteso come divieto di accesso ad area non presidiata nella quale vi possono essere rischi vari (anche in relazione all'eventuale caduta di oggetti dall'alto, magari non rami, ma pigne ecc...).
Secondo me una tesi difensiva di questo genere può supportare un rifiuto di riconoscimento dei danni ALMENO PARZIALE (occorrerà infatti valutare lo stato dei rami e dell'albero caduto se possono determinare un concorso di responsabilità della PA).

NON ho trovato giurisprudenza sul caso specifico.

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