in occasione dell'apertura di un'attività in cui è necessario dimostrare la disponibilità dei locali, E' ammesso il contratto di comodato d'uso gratuito in forma verbale...e dunque non sotto forma di scrittura privata registrata?
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in occasione dell'apertura di un'attività in cui è necessario dimostrare la disponibilità dei locali, E' ammesso il contratto di comodato d'uso gratuito in forma verbale...e dunque non sotto forma di scrittura privata registrata?
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Il contratto di comodato, disciplinato dagli articoli 1803 e seguenti del Codice civile, non deve necessariamente essere redatto in forma scritta.In tema, la risoluzione dell'agenzia delle Entrate del 6 febbraio 2001, numero 14, ha chiarito che «il contratto di comodato di beni immobili, in forma scritta, è annoverato tra gli atti soggetti a registrazione in termine fisso (articolo 5, comma 4, della parte prima della Tariffa del Testo unico della imposta di registro), per i quali è prevista l’applicazione dell’imposta di registro nella misura fissa di 168 euro. Poiché nella norma non vi è alcun riferimento alla tipologia della forma, si deve ritenere che il contratto scritto è sottoposto all’obbligo di registrazione indipendentemente dalla specifica forma in cui è redatto (atto pubblico, scrittura privata autenticata o non autenticata), in quanto l’obbligo di registrazione discende direttamente dalla natura dei beni oggetto di comodato ... i contratti verbali di comodato, sia che abbiano per oggetto beni immobili che beni mobili, non sono soggetti all’obbligo di registrazione, tranne nell’ipotesi di enunciazione in altri atti».
Vedi anche:
http://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/10960-gli-aspetti-civili-e-fiscali-del-contratto-di-comodato.html
http://www.espertorisponde.ilsole24ore.com/approfondimenti/2014-10-13/fisco-leggero-comodato-scritto.php