Data: 2015-06-17 05:41:54

Conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2014


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 maggio 2015
[color=red][b]Conto finanziario della Presidenza del  Consiglio  dei  ministri  per
l'anno 2014. (15A04544) [/b][/color]
(GU n.137 del 16-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 30)



              IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303  recante
«Ordinamento della Presidenza del  Consiglio  dei  ministri  a  norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
  Visto il decreto  legislativo  5  dicembre  2003,  n.  343  recante
«Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.
303 sull'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei  ministri,  a
norma dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
  Vista  la  legge  31  dicembre  2009,  n.  196  recante  «Legge  di
contabilita' e finanza pubblica»;
  Visto il proprio decreto in data 22 novembre 2010,  concernente  la
disciplina dell'autonomia finanziaria e  contabile  della  Presidenza
del Consiglio dei ministri ed, in particolare,  l'art.  13,  relativo
alla procedura di approvazione del conto finanziario;
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante  «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2014)»;
  Vista la legge 27  dicembre  2013,  n.  148  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2014  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2014-2016»;
  Visto il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio  dei
ministri per l'anno 2014, approvato in data 20 dicembre 2013;
  Visti i decreti di variazione al bilancio 2014 intervenuti  durante
l'esercizio;
  Visto  il  decreto  accertamento  residui  (D.A.R.)  afferenti  al
bilancio 2014;

                              Decreta:

  E' approvato il conto finanziario della  Presidenza  del  Consiglio
dei ministri per l'anno 2014, quale risulta  dal  testo  allegato  al
presente decreto.
  Il  presente  decreto,  unitamente  al  conto  finanziario,  sara'
trasmesso ai Presidenti delle Camere e al Presidente della  Corte  di
conti nonche' al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
    Roma, 27 maggio 2015

                          p. Il Presidente del Consiglio dei ministri
                                  Il Sottosegretario di Stato       
                                          De Vincenti               


      RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL CONTO FINANZIARIO 2014

              Parte di provvedimento in formato grafico


                    SEZIONE I - PARTE GENERALE

              Parte di provvedimento in formato grafico


    SEZIONE II - CENTRI DI RESPONSABILITA' - MISSIONI E PROGRAMMI

              Parte di provvedimento in formato grafico


                        PROSPETTI CONTABILI

              Parte di provvedimento in formato grafico


                      CONTO FINANZIARIO 2014

              Parte di provvedimento in formato grafico

[img width=300 height=121]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSyimKvgE6szPpakqYnnITiEg2z50KRoCQtcbpEk2Orshcrmx_S[/img]

riferimento id:27362

Data: 2015-06-17 05:46:47

Re:Conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2014


[color=red][b]CORTE DEI CONTI
DECRETO 26 maggio 2015
Approvazione  del  Conto  finanziario  relativo  all'esercizio  2014.[/b][/color]
(15A04389)
(GU n.137 del 16-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 31)

                            IL PRESIDENTE

  Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente  disposizioni  in
materia di giurisdizione e controllo della Corte  dei  conti,  ed  in
particolare l'art. 4;
  Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94;
  Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
  Visto il decreto presidenziale n. 60/2001 con il quale  sono  stati
approvati i nuovi modelli dello schema del bilancio di  previsione  e
del conto finanziario della Corte dei conti, ai  sensi  dell'art.  24
del regolamento di autonomia finanziaria,  deliberato  dalle  Sezioni
riunite  della  stessa  Corte  nell'adunanza  del  14  dicembre  2000
(deliberazione n. 1/DEL/2001);
  Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;
  Visto il regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli
uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali  e
di supporto alle attribuzioni della  Corte  dei  conti  di  cui  alla
deliberazione  delle  Sezioni  riunite  in  data  26  gennaio  2010
(Deliberazione n. 1/DEL/2010);
  Vista  la  legge  30  luglio  2010,  n.  122,  di  conversione  del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
  Vista la legge 7 aprile 2011, n. 39;
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91;
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge
15 luglio 2011, n. 111;
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge
7 agosto 2012, n. 135;
  Visto  il  regolamento  concernente  la  disciplina  dell'autonomia
finanziaria della Corte dei conti deliberato  dalle  Sezioni  riunite
della Corte stessa nell'adunanza del 30 luglio 2012 (Deliberazione n.
1/DEL/2012) ed adottato dal Consiglio di presidenza nell'adunanza del
2-3 ottobre 2012 con deliberazione n. 136;
  Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190;
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147,  contenente  "Disposizioni
per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale  dello  Stato
(legge di stabilita' 2014);
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 148,  contenente  "Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2014  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2014 - 2016;
  Visto il decreto presidenziale n.  68  del  30  dicembre  2013  che
approva  il  bilancio  di  previsione  della  Corte  dei  conti  per
l'esercizio finanziario 2014;
  Visto il decreto presidenziale  n.  43  del  29  ottobre  2014,  di
approvazione dell'assestamento al bilancio di previsione 2014;
  Visto lo schema del conto finanziario per  l'esercizio  2014  e  la
relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del  bilancio
e contabilita' della Direzione generale programmazione e bilancio;
  Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in  data  30
aprile 2015 nella quale viene espresso parere  favorevole  in  ordine
alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario  con  le
scritture  contabili,  nonche'  alla  regolarita'  della  gestione
finanziaria;
  Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 6 maggio
2015;
  Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n.  104  del  19
maggio 2015;
  Vista la nota del Segretario generale con la quale viene  trasmesso
lo schema del conto  finanziario,  completo  della  relazione  e  dei
pareri acquisiti;

                              Decreta:

  E' approvato, ai sensi dell'art. 35, comma 3,  del  Regolamento  di
autonomia finanziaria, il  conto  finanziario  della  gestione  della
Corte dei conti per l'anno 2014.
  Il  presente  decreto,  unitamente  al  conto  finanziario,  sara'
inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2015,  ai
Presidenti della Camera dei deputati e del Senato  della  Repubblica,
nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara'  trasmesso
al Ministero della giustizia  per  la  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
    Roma, 26 maggio 2015

                                            Il presidente: Squitieri
                                                            Allegato

            DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO
                  SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA'

                          CONTO CONSUNTIVO
                    Esercizio finanziario 2014

                      RELAZIONE ILLUSTRATIVA

              AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2014

    (art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria)

    (art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria)
1. Premessa

Come richiesto dall'articolo 4, comma 1, del Regolamento di autonomia
finanziaria, il bilancio di previsione della  Corte  dei  conti,  per
l'esercizio  finanziario  2014,  e'  stato  redatto  in  termini  di
competenza e di cassa. Uguale impostazione viene, pertanto,  adottata
anche per lo schema del conto consuntivo.

In coerenza  con  i  principi  riformatori  della  vigente  legge  di
contabilita' di Stato (1)  applicabili,  laddove  compatibili,  anche
alla Corte dei conti, organo a rilevanza  costituzionale,  lo  stesso
Regolamento, nell'individuare una  sola  missione  di  "Tutela  delle
finanze  pubbliche",  articola  entrambi  i  documenti  contabili  in
programmi, corrispondenti ad aree omogenee di attivita',  affidati  a
quattro  centri  di  responsabilita',  che  coincidono  con  le
sottoelencate strutture organizzative:

-------
(1) Legge 31 dicembre 2009, n. 196, come  modificata  dalla  legge  7
aprile 2011, n. 39
-------

a) Segretariato generale

b) Direzione generale gestione affari generali

c) Direzione generale gestione risorse umane e formazione

d) Direzione generale sistemi informativi automatizzati.

Ciascun CdR e' titolare di un programma, attraverso  il  quale  tende
all'ottimale svolgimento dell'attivita'  di  supporto  alle  funzioni
istituzionali, nonche' a quelle di amministrazione attiva. In  questo
tipo di organizzazione, tutti i CdR  sono  impegnati  nella  migliore
attuazione di programmi trasversali, preordinati  alla  realizzazione
dell'unica missione della Corte dei conti.

2. Conto finanziario

Prima di passare all'esame specifico del conto finanziario  2014,  si
sottolinea che quest'ultimo e' redatto in coerenza con l'impostazione
data al corrispondente bilancio  di  previsione  (2),  nel  quale  le
entrate,  a  seconda  della  loro  provenienza,  sono  distinte  per
categorie  e  le  spese  sono  ripartite  fra  i  quattro  centri  di
responsabilita'.

-------
(2) D.P. n. 68 del 30 dicembre 2013, pubblicato  sulla  G.U.  del  14
gennaio 2014, S.O. n. 5
-------

In allegato al conto, come per gli esercizi precedenti,  e'  prodotta
la Tabella n. 1, dimostrativa  della  ripartizione  della  spesa  per
funzioni-obiettivo  di  primo  e  secondo  livello,  laddove  per
funzioni-obiettivo di primo livello si intendono quelle di  indirizzo
politico-amministrativo, di  controllo,  di  giurisdizione  e  quelle
concernenti i servizi generali, mentre per quanto attiene al  secondo
livello  ci  si  riferisce  a  quelle  di  governo  dell'Istituto,
all'attivita'  di  controllo  in  sede  centrale,  all'attivita'  di
controllo  in  sede  regionale,  all'attivita'  giudicante  centrale,
all'attivita'  giudicante  regionale,  all'attivita'    requirente
centrale, all'attivita' requirente  regionale,  alla  gestione  delle
risorse  umane  e  all'acquisizione  e  gestione  delle  risorse
strumentali.

La Tabella n. 2 prodotta in allegato contiene, invece,  il  riepilogo
delle spese distinte fra spese rimodulabili, non rimodulabili  e  per
investimenti, con la rappresentazione grafica del relativo  andamento
nell'ultimo quadriennio.

- Gestione di competenza

Nello  stato  di  previsione  del  Ministero  dell'Economia  e  delle
Finanze, per  l'esercizio  finanziario  2014,  sono  iscritti  i  due
capitoli relativi al fabbisogno  per  spese  di  funzionamento  della
Corte dei conti: il capitolo 2160 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese
di  funzionamento  della  Corte  dei  conti",  concernente  spese
rimodulabili, con uno stanziamento di € 43.994.971,  ed  il  capitolo
2162 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese di natura obbligatoria della
Corte  dei  conti",  concernente  spese  non  rimodulabili,  con  uno
stanziamento di €  237.214.857.  L'iniziale  stanziamento  e'  stato,
pertanto,  complessivamente  quantificato  in  €  281.209.828.  Gia'
dall'inizio dell'anno, tuttavia,  si  sono  succedute  variazioni  in
diminuzione che, al termine dell'esercizio, ammontano ad € 6.853.829,
e definitivamente quantificano il finanziamento attribuito dal MEF in
complessivi € 274.355 .999. 3

-------
(3) DM 34776/2014: - € 2.337.008 sul cap. 2160  DM  55652/2014:  -  €
3.145.000 sul cap. 2160 DM 74873/2014: - € 6.076  sul  cap.  2160  DM
98946/2014: - € 1.376.576 sul cap. 2160 DM 90575/2014 + € 10.831  sul
cap. 2162
-------

Come previsto dall'art. 6, comma 1, del  sopracitato  Regolamento  di
autonomia  finanziaria,  nell'ultimo  trimestre  dell'anno  si  e'
provveduto all'assestamento per la gestione finanziaria 2014 (4).  La
manovra in questione pari a complessivi  €  12.150.836,  si  e'  resa
necessaria per recepire,  sui  capitoli  di  entrata,  le  variazioni
avvenute nel corso della prima parte dell'esercizio, anche a  seguito
dell'accertamento dell'esatto importo dell'avanzo di  amministrazione
per il 2013 e, sui capitoli di spesa, per adeguare  gli  stanziamenti
alle documentate richieste di fondi inoltrate dai titolari dei centri
di responsabilita' che ne hanno fatto richiesta.

-------
(4) D.P. n. 43 del 29 ottobre 2014
-------

Anche  per  il  2014,  la  linea  di  indirizzo  strategico  adottata
dall'amministrazione nell'utilizzo delle risorse e' stata  quella  di
un'oculata iscrizione in bilancio dei fondi disponibili.

Nella Tabella n.  2,  relativa  alla  ripartizione  della  spesa,  e'
evidenziato che il 78% delle  risorse  risulta  essere  assegnato  ai
capitoli destinati a spese non rimodulabili, il 12%  circa  a  quelli
relativi alle spese rimodulabili ed il restante 10% circa alle  spese
per investimenti.

A corredo del conto  consuntivo  e'  predisposta  la  Tabella  n.  3,
dimostrativa  di  consistenti  avanzi  di  amministrazione  maturati
nell'ultimo quinquennio che, come piu' volte  evidenziato  nel  corso
delle precedenti note illustrative, sono da porre in  relazione,  per
lo piu', ai cospicui finanziamenti ricevuti nel triennio 2009/2011 in
prossimita' della chiusura dell'esercizio, che, negli anni successivi
hanno  avuto  un  andamento  decrescente.  La  disponibilita'  di  un
soddisfacente avanzo, se da un lato ha consentito e tuttora  consente
di  compensare  la  riduzione  delle  risorse  iniziali,  dall'altro
permette  di  pianificare  nel  tempo  i  molteplici  interventi  di
ristrutturazione straordinaria e di  riqualificazione  per  i  dovuti
lavori di recupero e messa a norma dei locali e degli impianti in uso
sull'intero territorio nazionale, come nel caso dello storico Palazzo
dei Camerlenghi, a Venezia, e dello stabile di via Papareschi, che in
un prossimo futuro ospitera' gli archivi  centrali  dell'Istituto.  E
cio' mentre i Responsabili amministrativi dei  centri  di  spesa,  in
coerenza con le prescrizioni della  legge  di  stabilita'  e  con  la
normativa di contenimento, anche nel 2014,  hanno  ispirato  la  loro
condotta  ad  una  seria  politica  di  rigore,  pur  nell'ambito
dell'autonomia contabile riconosciuta alla  Corte,  limitando  quanto
piu' possibile, i relativi fabbisogni ordinari.

- Gestione delle entrate

Il  totale  delle  entrate  accertate  a  consuntivo  ammonta  ad  €
331.817.766 (come da schema del conto finanziario per il 2014 - Parte
I  -  Entrate).  Le  somme  riscosse  sono  pari  ad  €  331.000.619,
comprensive dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio  precedente
accertato in € 54.487.844, mentre quelle rimaste da riscuotere  ad  €
817.147.

Quest'ultimo importo e' costituito da € 10.831, quale rimanenza dello
stanziamento finale totale dei capitoli 2160 e 2162,  da  €  224.003,
quale rimanenza di somme affluite per entrate diverse, da €  574.964,
quale rimborso da ricevere per le competenze anticipate  dalla  Corte
dei conti ai consiglieri di  nomina  regionale  e  da  €  7.349,  per
residue somme da introitare a titolo di fondo perequativo.

In relazione alle spese (Parte II dello schema), le  somme  impegnate
ammontano ad € 301.902.462, quelle pagate ad  €  213.358.092,  quelle
rimaste da pagare ad € 88.544.370; di  conseguenza,  le  economie  di
gestione risultano pari ad € 34.115.202.

La quantificazione dell'avanzo di amministrazione per l'anno in corso
deriva dall'avanzo di competenza di  €  29.915.304,  al  quale  vanno
sommate le riduzioni di impegni  di  anni  precedenti  ed  i  residui
perenti al 31 dicembre 2014, per un importo  complessivo  pari  ad  €
27.558.351,  e  detratta  la  somma  di  €  942.959  quale  minore
accertamento dei residui attivi.

L'avanzo di amministrazione, al termine dell'esercizio 2014, risulta,
pertanto, definitivamente accertato in € 56.530.696.

3. Analisi delle singole poste del bilancio di competenza

Sono riportati di seguito i fatti piu' rilevanti della gestione delle
entrate e delle spese con riguardo alla  ripartizione  delle  risorse
per centri di responsabilita'.

- Parte I - Entrate

Cap. 110 - Il fondo per  il  funzionamento  della  Corte  dei  conti,
finanziato dai due capitoli 2160  e  2162  iscritti  nello  stato  di
previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze,  prevede  uno
stanziamento iniziale di € 281.209.828.

Sul capitolo 2162 (spese non rimodulabili), nel corso  dell'anno,  e'
stata operata una riduzione di € 2.337.008 della quale  si  era  dato
conto in occasione dell'assestamento  al  bilancio  2014.  A  fronte,
pertanto, di una previsione definitiva di € 278.872.820, con  decreti
del MEF-RGS successivi  alla  manovra  di  assestamento,  sono  state
apportate ulteriori  riduzioni  sul  medesimo  capitolo  2160  (spese
rimodulabili) per complessivi € 4.527.652 ed un lieve incremento  sul
capitolo 2162 (spese non rimodulabili) per € 10.831.

Conseguentemente le entrate accertate a fine esercizio ammontano ad €
274.355.999.

Cap. 120 - L'importo  accertato  a  titolo  di  entrate  eventuali  e
diverse  risulta  pari  ad  €  1.712.111  (Tabella  n.  4),  con  una
maggiorazione rispetto alla previsione definitiva di  €  412.111.  La
somma riscossa, di € 1.488.108, rappresenta l'87%  circa  dell'intero
accertamento del capitolo.

Si precisa che tale importo si riferisce  alle  somme  effettivamente
trasferite sul conto acceso presso la Tesoreria centrale della  Banca
d'Italia a  favore  della  Corte  e  la  differenza  con  le  entrate
accertate determina, per l'esercizio finanziario in esame, una  somma
rimasta da riscuotere di € 224.003.

Cap. 124 - Per l'esercizio 2014 e'  stato  ripristinato  il  capitolo
(precedentemente  soppresso)  sul  quale  affluiscono  le  entrate
provenienti dal finanziamento OLAF della Commissione Europea  per  il
progetto "Hercule II" sottoscritto al termine del 2013. La previsione
iniziale  di  finanziamento  di  €  57.000  ha  subito,  nel  corso
dell'esecuzione del programma, una  riduzione  fino  all'accertamento
definitivo della somma di €  32.952,36.  La  Commissione  Europea  ha
provveduto a versare un acconto di €  28.489,17  gia'  nell'esercizio
2013,  immediatamente  dopo  la  sottoscrizione  dell'accordo.  Detto
importo,  nella  temporanea  assenza  del  pertinente  capitolo,  nel
suddetto esercizio e' stato registrato fra  le  entrate  eventuali  e
diverse, mentre la parte residua di € 4.463,19, nel corso  del  2014,
e' stata versata a saldo del  dovuto  e  riportata  in  bilancio  nel
capitolo di competenza.

Cap. 125 - Al capitolo affluiscono le entrate  relative  ai  rimborsi
delle  competenze  spettanti  ai  Consiglieri  di  nomina  regionale,
anticipate dalla Corte dei conti. Le modalita' ed i tempi di rimborso
sono definite attraverso convenzioni di volta in volta stipulate  con
le Regioni interessate. Trattandosi di rimborsi per spese anticipate,
le entrate accertate sono  state  quantificate  in  coerenza  con  la
previsione  del  corrispondente  capitolo  di  spesa  (cap.  204)  ed
ammontano ad € 1.250.000; le somme riscosse sono pari ad  €  675.036,
per una differenza da riscuotere di € 574.964.

Cap. 126 - Tale capitolo di entrata si  riferisce  ai  corrispondenti
versamenti che affluiscono al conto di Tesoreria intestato alla Corte
relativo alle quote di compensi corrisposti ai magistrati per la loro
partecipazione a Collegi  arbitrali.  L'iniziale  assegnazione,  gia'
prudenzialmente quantificata in € 50.000,  si  e'  rivelata  comunque
notevolmente  superiore  all'importo  delle  somme  effettivamente
accertate, pari ad € 7.349, interamente  rimaste  da  riscuotere.  La
riduzione, alquanto ingente rispetto alla previsione  definitiva,  e'
diretta conseguenza dell'intervenuta normativa  che  ha  disposto  il
divieto per i magistrati di essere titolari di incarichi nei  collegi
arbitrali, fatto salvo il completamento di quelli gia' in essere.

Cap. 130 - L'avanzo  di  amministrazione  dell'esercizio  finanziario
precedente, inizialmente previsto in € 40.000.000, e' quantificato in
€ 54.487.844, come gia' illustrato  in  occasione  della  manovra  di
assestamento del bilancio di previsione.

L'ammontare  definitivo  delle  risorse  finanziarie  accertate  e'
determinato, pertanto, in € 331.817.766.

- Parte II - Spese

Nel 2014 le richieste di fabbisogno finanziario avanzate dai titolari
dei quattro centri di responsabilita' sono state interamente  accolte
in fase di previsione di bilancio. Lo stanziamento dei fondi da parte
del  MEF,  infatti,  tenuto  conto  delle  disponibilita'  costituite
dall'avanzo di amministrazione, si presentava adeguato alle  esigenze
manifestate, in  piu'  occasioni,  dai  vertici  dell'Amministrazione
circa la necessita' di disporre  di  finanziamenti  coerenti  con  la
posizione che la Corte dei conti occupa  nel  panorama  istituzionale
del Paese. Posizione, peraltro, confermata e  ancor  piu'  rafforzata
dal legislatore con  il  decreto  legge  17  ottobre  2012,  n.  174,
convertito in legge 7 dicembre 2012,  n.  213,  che  ha  notevolmente
ampliato l'ambito della funzione di controllo intestata all'Istituto,
fino a ricomprenderne  le  spese  dei  governi  regionali  e  locali,
nonche'  dei  rispettivi  gruppi  consiliari,  completando  cosi'  il
disegno riformatore  iniziato  nei  primi  anni  '90  e  riconoscendo
definitivamente alla Corte dei conti il ruolo di  garante  imparziale
dell'intero pubblico erario.

Si  procede  a  descrivere  nel  prosieguo  le  fasi  piu'  rilevanti
nell'utilizzazione delle  risorse  finanziarie  assegnate  a  ciascun
Centro di Responsabilita', sottolineando alcuni  degli  aspetti  piu'
significativi dell'intera gestione.

- CdR 1 - Segretariato Generale

Le risorse a disposizione di questo Centro di Responsabilita', la cui
competenza  abbraccia  il  funzionamento  degli  organi  di  governo
dell'Istituto (Presidenza, Consiglio  di  presidenza  e  Segretariato
generale), nonche' le risorse da destinare al  trattamento  economico
ed  alla  formazione  del  personale  di  magistratura,  sono  state
impegnate per circa l'82%. Le economie ammontano complessivamente  ad
€ 26.664.871, mentre le somme pagate, a fronte degli impegni assunti,
sono di poco superiori al 78%.

E' da  porre  in  evidenza,  a  corredo  dei  dati  ora  esposti  che
nell'ambito di questo CdR sono iscritti due fondi: il capitolo 602  -
fondo di riserva - con una dotazione di € 14.964.986 ed  il  capitolo
603 - fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi  perenti
- con una dotazione di € 10.875.144. La previsione iniziale  relativa
a  quest'ultimo  capitolo  di  €  6.000.000  (cosi'  quantificata  in
attuazione  dell'art.  9,  comma  2,  del  Regolamento  di  autonomia
finanziaria) e' stata incrementata per complessivi € 4.875.144.  Tale
importo  deriva  dalla  somma  algebrica  della  variazione  positiva
effettuata con la manovra di assestamento e delle variazioni negative
correlate alle richieste di reiscrizione dei residui passivi  perenti
inoltrate dai titolari dei CdR interessati.

Di conseguenza le economie di gestione ammontano, al  netto  dei  due
Fondi, ad  €  824.741.  Rimanenze  significative  si  riscontrano  in
corrispondenza dei capitoli  101  (-14%  rispetto  allo  stanziamento
iniziale)  152  (-  19%  circa)  e  421  (-  96%  circa)  relativi,
rispettivamente, ai compensi di diretta collaborazione, ai gettoni di
presenza e alle indennita' di missione ai componenti del Consiglio di
presidenza ed alle spese per l'organizzazione di convegni,  congressi
ecc.

Lo stanziamento del capitolo 411 risulta interamente  impegnato.  E',
tuttavia, da evidenziare in proposito che, al fine di raggiungere una
gestione  piu'  efficiente  e,  nel  contempo,  piu'  economica
relativamente all'attivita' di formazione per i  magistrati,  per  il
2015 si e' proceduto all'accorpamento di tale capitolo di  spesa  con
quello  gestito  dal  Seminario  di  formazione  permanente  facendo
confluire tutte le risorse nel capitolo 423.

Per quel che  riguarda  i  capitoli  201,  202  e  203,  relativi  al
trattamento economico fondamentale del personale di magistratura,  si
precisa che nel corso dell'anno non si e'  proceduto  ad  assunzioni,
mentre si registrano n. 26 cessazioni dal servizio a diverso  titolo.
Dall'esame dell'andamento della spesa per stipendi ed oneri accessori
le somme stanziate risultano impegnate al 100%.

E', tuttavia, da evidenziare che, sia per il capitolo 152 (gettoni di
presenza), che per il capitolo 201 (stipendi), gli impegni registrati
sono  comprensivi  dei  risparmi  conseguiti  in  applicazione  della
normativa  sui  tetti  stipendiali5,  nella  considerazione  che  gli
importi eccedenti vengano  versati  al  Tesoro  dello  Stato  con  le
modalita' indicate nelle circolari applicative emanate  dalla  PCM  -
Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 8 del 3 agosto 2012)  e  dal
MEF - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (n.  30  del
22 ottobre 2012). Da ultimo si precisa che fra  gli  impegni  assunti
sono contabilizzate, in via prudenziale, anche le  somme  relative  a
contenziosi in via di definizione.

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(5) articolo 23-ter del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214 e modificato dall'articolo 13 del d.l.
24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89
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Lo stanziamento del capitolo 423 e' stato quasi totalmente  impegnato
ed i relativi pagamenti presentano una percentuale di  impiego  molto
contenuta (circa il 7%) in relazione  agli  stati  d'avanzamento  dei
progetti formativi. Come  gia'  illustrato  nei  precedenti  esercizi
finanziari, va al riguardo ribadito che, l'andamento della  spesa  e'
strettamente collegato ai programmi formativi del Seminario,  che  si
sviluppano per lo piu' nell'arco di un triennio. Nel corso  del  2014
e' continuata regolarmente l'erogazione dell'attivita' in  questione,
in coerenza con il programma di formazione 2013 e con quello relativo
all'anno accademico 2014/2015.

Fra le iniziative piu' significative si segnalano:

- incontro di studio di carattere tecnico-pratico in  tema  di  conti
giudiziali svolto nelle due giornate del 13 e 14  gennaio  2014,  dal
quale e' scaturito il progetto formativo specialistico in materia  di
conti giudiziali;

- corso per i magistrati di  nuova  nomina  (20  neoreferendari  e  5
consiglieri di nomina governativa);

- corso di formazione sui contratti  pubblici  per  il  personale  di
magistratura  aperto  ai  magistrati  del  controllo  e  della
giurisdizione;

- corso di formazione in  materia  di  conti  giudiziali  diretto  ai
magistrati dell'area giurisdizione, procura e controllo;

- corso di addestramento professionale (dieci edizioni)  erogato  con
la collaborazione della DGSia per migliorare il livello  di  utilizzo
dei due principali applicativi (ConosCo e SharePoint) in  uso  presso
l'istituto;

- corsi di contabilita' economica;

- corso specialistico sulla Valutazione d'azienda.

Sui  capitoli  411  e  423,  come  gia'  evidenziato  in  precedenti
relazioni, oltre ai compensi per docenze, gravano anche le  spese  di
viaggio del personale discente e docente.

Si  ribadisce,  infine,  quanto  gia'  detto  in  corrispondenza  del
capitolo 411 circa la  modifica  realizzata,  per  l'esercizio  2015,
nella gestione della formazione del personale di magistratura.

- CdR 2 - Direzione Generale gestione affari generali

Le risorse finanziarie assegnate sono  finalizzate  al  funzionamento
degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione
all'acquisizione di beni e servizi.

I  fondi  complessivamente  impegnati,  comprensivi  dei  residui  di
stanziamento (6) di € 2.474.747, sono pari ad € 21.843.656, circa  il
79% dello stanziamento definitivo riferito ai vari capitoli del  CdR,
con una percentuale di somme pagate  che  sfiora  circa  il  72%.  Le
economie pari ad € 5.908.760 rappresentano  poco  piu'  del  21%  del
totale assegnato al CdR.

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(6) Articolo 36, comma 2, R.D. n. 2440/1923
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Di seguito si procede all'analisi di alcuni capitoli di spesa  fra  i
piu' significativi per l'esercizio in esame.

Una illustrazione particolare meritano  le  attivita'  connesse  alla
razionalizzazione degli spazi e alla loro ricollocazione presso altri
stabili che, nella loro  complessita',  comportano  la  contemporanea
ripercussione degli oneri su svariati capitoli di spesa.

Le risorse disponibili sul capitolo 443 hanno permesso  di  garantire
il necessario buon andamento delle  attivita'  degli  uffici  ubicati
nella capitale, pur consentendo, al  tempo  stesso,  una  consistente
economia rispetto ai fondi stanziati (€ 604.958). Le somme rimaste da
pagare, pari ad € 279.551, si riferiscono prevalentemente  a  fatture
pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio.

Su  tale  capitolo  sono  state  imputate  le  somme  necessarie  al
trasferimento  del  personale  dalla  sede  di  via  Talli  a  quella
dell'Edificio Montezemolo. Con tale operazione si e'  pervenuti  alla
ricollocazione  degli  Uffici  di  controllo  ed  alla  conseguente
restituzione all'Agenzia del Demanio degli spazi resi liberi.  Presso
l'edificio di via Talli continuera' ad operare il Centro unico per la
fotoriproduzione e la stampa, fino alla  conclusione  dei  lavori  di
riqualificazione dell'edificio di via dei Papareschi.

Sul capitolo 445 l'impegno per le spese di manutenzione,  riparazione
ed adattamento dei locali e dei relativi impianti  e'  pari  a  circa
l'85% dello stanziamento definitivo, con economie,  per  il  restante
15%, realizzate  soprattutto  grazie  all'adesione  alla  convenzione
Consip, concernente l'erogazione dei servizi attraverso  il  facility
management, con il quale si ottengono, ad un piu' ridotto costo,  una
serie di servizi manutentivi in precedenza articolati su  un  maggior
numero di contratti.

Il capitolo 446, a sua volta, viene utilizzato per il pagamento delle
spese telefoniche che fanno  registrare  impegni  per  complessivi  €
432.500 e pagamenti per € 326.514, con
una percentuale di utilizzo, rispetto  all'intero  stanziamento,  del
93% e di pagamento rispetto all'impegnato del 75% circa.

Particolare importanza, in proposito, nell'ambito delle iniziative di
contenimento della spesa,  assume  il  progetto  VoiP  realizzato  in
collaborazione con la DGSia che, in fase di  prima  applicazione,  ha
consentito l'avvio dell'installazione dei telefoni IP nelle  sedi  di
Roma. In tale ambito si e' proceduto alla sostituzione  di  tutte  le
centrali telefoniche sull'intero territorio  nazionale.  Il  progetto
sta proseguendo in via sperimentale  nelle  more  della  sostituzione
della originaria convenzione Consip, che  ha  costituito  oggetto  di
annullamento  per  effetto  di  apposita  pronuncia  del  giudice
amministrativo.

Per l'esercizio 2014, inoltre, sono state  progressivamente  dismesse
le apparecchiature fax, in applicazione della  normativa  di  settore
contenuta nel decreto legge 21 giugno 2013, n. 69,  convertito  nella
legge 9 agosto 2013, n. 98, di modifica  ed  integrazione  al  Codice
dell'Amministrazione Digitale (CAD). A  tal  proposito,  la  modifica
della natura della spesa ha comportato, sul  capitolo  in  questione,
l'imputazione dei soli oneri di  gestione  delle  linee  telefoniche,
mentre le restanti  somme  sono  state  allocate  su  altri  capitoli
gestiti dal CdR 4.

Gli stanziamenti del capitolo 450 vengono utilizzati per  far  fronte
alle spese relative all'utilizzo ed alla manutenzione  dei  mezzi  di
trasporto.  L'importo  impegnato  ammonta  ad  €  105.255,  con  una
percentuale di utilizzo del 65%,  mentre  risulta  un  pagato  per  €
87.486, pari a circa l'83%.

La  piena  applicazione  del  piano  di  riduzione  del  parco
automobilistico, nel  rispetto  delle  disposizioni  in  materia,  ha
conseguito  l'obiettivo  previsto  di  far  rientrare  la  spesa  per
l'acquisto,  la  manutenzione,  il  noleggio  e  l'esercizio  di
autovetture, nonche' per l'acquisto di buoni taxi,  entro  il  limite
massimo del 50% di quella sostenuta nel corso del 2011.

Sul capitolo 451 relativo alle spese postali si registra  un  impegno
pari ad € 272.553, che rappresenta circa il 64%  dello  stanziamento,
con un totale di somme pagate di circa il 95% e conseguenti  economie
pari ad € 155.447.

Per quel che riguarda, invece, il capitolo 454 relativo a  spese  per
interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa  che  le
risorse disponibili sono state utilizzate  per  €  459.733,  con  una
percentuale rispetto allo stanziamento definitivo di circa il 66%,  e
pagate per € 217.233, pari a circa il 47% dell'impegnato. L'ammontare
delle economie realizzate su tale capitolo di spesa  e'  quantificato
in € 240.267.

Relativamente al capitolo 461 si evidenzia che le somme per fitti  ed
oneri accessori delle sedi regionali  sono  state  quasi  interamente
impegnate, con un pagato rispetto

all'impegnato di circa il 95%. Le esigue economie di € 667 confermano
l'esatta previsione del fabbisogno sul relativo capitolo.

Le risorse stanziate sul capitolo 550,  pari  ad  €  1.500.000,  sono
destinate ad interventi per il  benessere  del  personale.  E'  stata
ultimata l'indagine di customer satisfaction riferita al Servizio  di
assistenza sanitaria integrativa.  Dall'analisi  dei  dati  raccolti,
l'Amministrazione non ha riscontrato la  sussistenza  di  presupposti
utili  alla  prosecuzione  del  servizio.  Conseguentemente  lo
stanziamento  2014  rappresenta  quasi  interamente  economia  di
esercizio.

Per quanto riguarda le risorse relative ai capitoli 740 e 760, queste
si riferiscono all'acquisto di mobili ed arredi, rispettivamente, per
le sedi centrali e regionali. Anche per il 2014 sono stati rispettati
i vincoli di spesa previsti dal comma 141 dell'articolo 1 della legge
24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita'  2013).  Le  forniture,
nei limiti stabiliti, sono state  effettuate  attraverso  il  ricorso
alla convenzione Consip. La spesa complessiva, comprensiva anche  dei
complementi d'arredo, e' pari ad € 306.526. Per contro i capitoli 742
e 762, istituiti nell'ambito dello schema di bilancio  di  previsione
per il 2014, per effetto dello sdoppiamento dei sopracitati  capitoli
(740  e  760),  si  riferiscono  alle  spese  per  attrezzature  ed
apparecchiature non informatiche. Complessivamente le somme impegnate
ammontano ad € 295.738.

Da ultimo sul capitolo 790, a fronte di un  impegno  effettivo  di  €
1.969.144 per spese di ristrutturazione e manutenzione  straordinaria
degli edifici della Corte, calcolato sulla previsione  definitiva  al
netto dei residui di stanziamento (€  2.274.747),  si  riscontra  una
percentuale di pagato di poco superiore all'84%.

Per le sedi regionali si evidenzia la  sede  di  Venezia,  presso  la
quale il competente Provveditorato ha aggiudicato definitivamente  la
gara relativa ai lavori di recupero e messa  a  norma  dei  locali  e
degli impianti dello storico Palazzo  dei  Camerlenghi.  Il  progetto
esecutivo,  aggiornato  secondo  le  indicazioni  suggerite  dalla
Soprintendenza  e  dall'Amministrazione,  e'  stato  approvato  dal
Comitato Tecnico Amministrativo (CTA). I  lavori  sono  iniziati  nel
corso del 2014 e  termineranno,  presumibilmente,  entro  l'esercizio
2016.

Va, ancora, rappresentato che il Provveditorato alle  OO.PP.  per  il
Piemonte e la Valle d'Aosta  ha  aggiudicato  l'appalto  relativo  ai
lavori di riqualificazione, recupero  conservativo,  ristrutturazione
straordinaria e messa a norma della porzione immobiliare demaniale di
Torino (Archivio deposito ex Gallettificio militare di  via  Modena),
che

l'Agenzia del Demanio ha assegnato in uso governativo alla Corte  con
relativa consegna dei lavori.

- CdR 3 - Direzione Generale gestione risorse umane e formazione

Il  CdR  gestisce  le  risorse  necessarie  alla  corresponsione  del
trattamento  economico  fondamentale  ed  accessorio  a  favore  del
personale contrattualizzato e del correlato  versamento  degli  oneri
contributivi  ed  erariali,  gravanti  sugli  stessi,  nonche'  alla
erogazione delle attivita' formative destinate allo stesso personale.
I responsabili dei servizi appartenenti alla  Direzione  generale  in
questione hanno impegnato piu' del  98%  delle  somme  disponibili  e
pagato poco piu' dell'80% del totale. Le economie  rappresentano  uno
scarso  2%  dello  stanziamento  complessivo,  attestandosi  ad  €
1.533.360.

Relativamente ai  capitoli  251  -  252  -  253,  sui  quali  trovano
imputazione le retribuzioni del personale amministrativo, gli impegni
assunti si riferiscono al ripianamento dovuto dalla Corte alla  Banca
d'Italia, a titolo di rimborso, per l'anticipazione  dei  trattamenti
stipendiali corrisposti per  i  mesi  da  gennaio  a  novembre  2014,
nonche' per le spese sostenute per i trattamenti fissi  ed  accessori
dei comandi in, successivamente  richiesti,  a  titolo  di  rimborso,
dalle Amministrazioni centrali dello Stato.

Infatti, come gia' precisato  in  precedenti  analoghe  relazioni,  i
trattamenti  stipendiali  fissi  (che  si  riferiscono  anche  ai
corrispondenti capitoli  di  spesa  del  personale  di  magistratura)
vengono erogati attraverso la procedura,  interamente  informatizzata
(Cdc-SPT-BKI),  che  consente  di  accreditare  gli  emolumenti
direttamente ai beneficiari  attraverso  le  modalita'  interbancarie
messe a disposizione da Banca d'Italia.

Nel corso dell'esercizio 2014 l'Amministrazione, nel  rispetto  della
normativa sul turn over,  ha  proceduto  all'assunzione  di  tutti  i
vincitori del concorso a 18 posti di area III - F1 indetto con D.S. 5
luglio 2012 ed all'immissione nel ruolo della Corte,  per  mobilita',
di n. 31 dipendenti, ai sensi dell'art. 30, comma 2 bis, del  decreto
legislativo  n.  165/2001.  Inoltre  si  e'  anche  provveduto
all'assunzione di un dipendente in ottemperanza ad apposita  sentenza
del Giudice del lavoro.

Si evidenzia, inoltre, che nel corso dell'esercizio sono cessate  dal
servizio, a vario titolo, n. 49 unita' di personale.

Come per l'anno precedente, quindi, le somme  rimaste  da  pagare  si
riferiscono al ripianamento dei  conti  relativi  allo  stipendio  di
dicembre  ed  alla  XIII  mensilita',  ai  correlati  versamenti  per
ritenute IRPEF e pertinenti addizionali, ai contributi previdenziali,
nonche' ai rimborsi  a  favore  delle  Amministrazioni  del  comparto
Stato, le cui richieste relative al loro personale  comandato  presso
l'Istituto,  sono  pervenute    successivamente    alla    chiusura
dell'esercizio o devono ancora pervenire.

Anche per il 2014, sui capitoli destinati agli emolumenti  accessori,
il "pagato" per lavoro straordinario, comprensivo  dei  compensi  per
lavoro  notturno  e  festivo  (cap.  260),  e'  relativo  al  periodo
gennaio/ottobre e quello per l'indennita' spettante ai  centralinisti
non vedenti (cap. 262) si  riferisce,  a  sua  volta,  ai  primi  tre
trimestri  dell'anno;  pertanto  le  somme  rimaste  da  pagare  sono
relative alle liquidazioni dovute per il restante periodo, alle quali
non si e' potuto dar corso stante l'obbligo di rispettare  i  termini
di chiusura d'esercizio fissati con circolare della RGS n. 25 del  28
ottobre 2014.

Per quel che riguarda il capitolo 261, l'intero stanziamento relativo
al Fondo Unico di Amministrazione (FUA), al netto della somma  pagata
a titolo di versamento obbligatorio in conto entrate Tesoro (art. 67,
comma 5, del d.l. 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito  nella  dalla
legge  6  agosto  2008,  n.  133),  e'  stato  impegnato  al  termine
dell'esercizio. La somma resta inutilizzata sulla  scia  dei  ritardi
accumulati nell'ambito del triennio di  negoziazione  2012/2013/2014.
Solo nel corso del primo  trimestre  2014  sono  stati  sottoscritti,
infatti, i relativi accordi  definitivi,  pervenendosi  all'auspicato
risultato del riallineamento dei tempi  della  contrattazione  con  i
pertinenti periodi temporali di riferimento.

Le risorse allocate sul capitolo 491 sono destinate  alla  formazione
del  personale  amministrativo.  Al  riguardo  va  rilevato  che  lo
stanziamento in questione e' stato impegnato per  l'83%  (pari  ad  €
545.000 circa), con corrispondenti pagamenti vicini all'81 %  (per  €
442.000 circa). Il relativo programma formativo e'  stato  articolato
fra le diverse tipologie di  aree  corrispondenti  alle  funzioni  ed
all'attivita' disimpegnate dall'Istituto: area del  controllo,  della
giurisdizione e dell'amministrazione attiva.

Per la funzione di controllo si e' proceduto  alla  realizzazione  di
sette edizioni del corso "Le nuove attivita' di controllo della Corte
dei conti dopo il decreto legge  174/2012",  destinato  al  personale
assegnato alle Segreterie delle Sezioni regionali di  controllo,  che
hanno riguardato diverse sedi dell'Istituto (Roma, Milano,  Napoli  e
Palermo),  individuate  tenendo  conto  dell'area  geografica  di
provenienza dei discenti. Questo tipo di formazione ha raggiunto, nel
corso del 2014, 303 unita'  di  personale.  Inoltre,  in  materia  di
"Armonizzazione dei sistemi contabili  e  degli  schemi  di  bilancio
delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma  degli
articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42",  si  e'  tenuto  un
primo seminario al quale hanno partecipato n. 17 unita' di personale.

Per quel che riguarda l'area della giurisdizione si  e'  concluso  il
piano di formazione iniziato nel 2013 con l'ultimo modulo  del  corso
"I conti giudiziali" rivolto a 40 unita' di personale e ne sono state
attivate altre due edizioni per complessive n. 79 unita'.

Infine, per quanto attiene  alle  iniziative  rientranti  nell'ambito
dell'amministrazione attiva, a seguito  dell'adozione  del  Piano  di
prevenzione della corruzione (7),  particolare  attenzione  e'  stata
riservata alla formazione in materia di trasparenza,  anticorruzione,
etica e rispetto dei codici di comportamento indirizzata a  tutto  il
personale dirigenziale ed amministrativo e, nell'ambito della  stessa
materia, peculiare cura e' stata rivolta, attraverso l'erogazione  di
corsi  specifici,  alle  unita'  che  svolgono  attivita'  ritenute
"sensibili", quali quelle contrattuali, di prevenzione  e  sicurezza,
di reclutamento e progressione di carriera del personale.

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(7) D.P. n. 4 del 28 gennaio 2014
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Nell'esposizione del percorso formativo seguito si inseriscono  anche
le iniziative adottate nell'ambito Comitato Unico di Garanzia  (CUG),
con particolare attenzione al Mobbing  ed  alla  "Comunicazione",  e,
piu' in generale le iniziative dirette all'obiettivo di migliorare il
benessere dei lavoratori.

L'impegno formativo ha riguardato, altresi', in special  modo,  oltre
ai corsi di lingua inglese, le seguenti materie:

a) biblioteca;

b) rapporto di lavoro;

c) trattamento economico;

d) controllo di gestione;

e) contratti pubblici;

f) contenzioso;

g) sicurezza aziendale;

h) procedure relative al cerimoniale.

Anche  per  quel  che  riguarda  la  formazione  del  personale
amministrativo si ricorda che sul relativo capitolo di  spesa,  oltre
ai compensi per docenze, gravano le spese di viaggio dei  discenti  e
dei docenti.

- CdR 4 - Direzione Generale Sistemi informativi automatizzati

Il CdR gestisce tre capitoli di spesa, di cui due di  parte  corrente
(431 - 437) ed uno di parte capitale (700). Al termine dell'esercizio
risulta  impegnato  quasi  il  100%  dello  stanziamento  complessivo
iniziale, anche se tale percentuale  e'  comprensiva  di  residui  di
stanziamento provenienti  dal  capitolo  700  per  un  importo  di  €
15.780.883. A fronte  del  totale  impegnato  sono  stati  effettuati
pagamenti per circa il 21%. Le economie pari ad € 8.211 rappresentano
una percentuale risibile rispetto allo stanziamento  complessivo.  Si
conferma quindi il medesimo andamento degli esercizi precedenti.

Preliminarmente va osservato che nel  corso  dell'anno  la  DGSia  ha
proseguito nell'opera di revisione delle procedure di spesa, al  fine
di ridurre la formazione dei residui passivi  di  bilancio,  fenomeno
particolarmente significativo in questo settore. Il relativo accumulo
e'  da  collegarsi,  come  ripetutamente  segnalato  nel  corso  dei
precedenti esercizi, alle  peculiari  caratteristiche  dei  contratti
aventi ad oggetto servizi informatici che si articolano, per lo piu',
su diverse annualita'.

In concreto, poiche'  si  verificavano  dei  disallineamenti  fra  le
risorse  finanziarie  assegnate  al  singolo  progetto  e  quelle
effettivamente  utilizzate,  sin  dall'esercizio  2012  la  DGSia  ha
individuato quale atto giustificativo dell'impegno di spesa il  Piano
c.d. "IT",  ossia  il  documento,  approvato  con  provvedimento  del
Responsabile della spesa, nel quale sono periodicamente  definite  le
iniziative, da attivare  nel  corso  dell'esercizio  di  riferimento,
concordate fra Amministrazione e Sogei. Questa procedura consente  un
migliore monitoraggio della spesa.

Tuttavia,  dall'analisi  dell'andamento  dell'attivita'  realizzata,
rispetto  alle  previsioni  definitive  relative  alle  spese  per
investimenti per lo sviluppo del sistema informativo  (cap.  700)  si
evidenziano differimenti  e,  quindi,  mancati  utilizzi  dei  fondi,
dovuti, in quantita' assai significativa, ai  ritardi,  assolutamente
non prevedibili, nell'aggiudicazione delle gare gestite dalla  Sogei,
competente per la predisposizione  della  documentazione  di  gara  e
dalla Consip in qualita' di stazione appaltante,  che  si  presentano
sempre piu' ampi e generalizzati, destando particolare preoccupazione
per le patologie gestionali e contabili che  da  essi  si  originano,
senza che questo Istituto abbia alcuna possibilita' di  impedirli  o,
quanto meno, di contenerli. Tali ritardi, il cui incremento e la  cui
cronicizzazione si sono verificati in particolare verso la fine dello
scorso anno, in coincidenza della ristrutturazione organizzativa  tra
le due societa' partecipate, sono dovuti ai cambiamenti organizzativi
intervenuti in Sogei e Consip, all'oggettiva difficolta' strutturale,
evidenziata da Consip, di  portare  a  compimento  con  tempestivita'
l'ampia mole  di  lavoro  ad  essa  affidata,  oltreche'  alle  tante
incombenze da ricollegare al codice degli appalti e alla presenza  di
frequenti ricorsi.

Quanto sopra esposto fa si' che  l'Amministrazione  si  trovi  spesso
costretta a sopperire ai ritardi limitando la spesa alle esigenze  di
mera  continuita'  dell'attivita'  ordinaria,  appena  sufficiente  a
garantire  il  corretto  funzionamento  dei  sistemi  operativi  in
gestione.  Peraltro,  gia'  i  residui  di  stanziamento  del  2013
risentivano in  parte  di  questo  fenomeno,  che  si  e'  accentuato
sensibilmente nel corso dell'esercizio in esame, e si annuncia  ancor
piu' dirompente a partire dall'anno 2015 in corso.

Altro elemento  di  riflessione  con  riguardo  alle  difficolta'  di
pianificazione della spesa  nel  settore  informatico  e'  costituito
dalle rilevanti e spesso urgenti richieste  di  informatizzazione  di
procedure  provenienti  dai  responsabili  delle  diverse  funzioni
istituzionali,  anche  in  conseguenza  dei  molteplici  interventi
normativi che indirettamente modificano le aree di  intervento  e  le
modalita' di impostazione delle attivita', per la cui attuazione,  al
fine di raggiungere la soluzione piu' valida, sono necessari  onerosi
e imprevedibili studi di fattibilita',  la  cui  effettuazione  viene
talora a concentrarsi al termine dell'esercizio finanziario.

L'esame approfondito dei capitoli di spesa evidenzia che il  capitolo
437 e' stato impegnato quasi interamente, a fronte di  un  pagato  di
circa il 46%. Per il capitolo 700 l'impegno effettivo di €  9.674.856
e'  pari  al  38%  della  disponibilita'  al  netto  dei  residui  di
stanziamento. Su tale ultima somma si riscontra  una  percentuale  di
pagato di circa il 12%.  L'andamento  dei  pagamenti  e'  dovuto,  in
parte, al ritardo con il quale le  ditte  interessate  presentano  le
proprie  fatture  e,  in  parte,  alle  obbligazioni  derivanti  dai
contratti di sviluppo e manutenzione dei sistemi informativi,  per  i
quali  le  spese  dell'ultimo  trimestre  vengono  fisiologicamente
liquidate al c/residui dell'anno successivo.

Gli interventi di maggiore rilevanza, che non esauriscono l'attivita'
complessivamente svolta nel corso dell'anno, sono stati i seguenti:

1. Svolgimento di attivita' mirata  ad  accreditare  l'Istituto  come
leader della corretta gestione  delle  strutture  di  erogazione  dei
servizi IT, per pervenire alla riduzione del numero dei  data  center
pubblici. L'obiettivo dell'Amministrazione  e'  quello  di  ricercare
ulteriori  forme  di  cooperazione  e  collaborazione  con  altre
Istituzioni finalizzate a realizzare i suddetti piani  di  riduzione,
gestire e definire l'esistente convenzione con il CNEL, attraverso la
realizzazione del progetto esecutivo di inclusione  del  data  center
del medesimo.

Per queste ultime attivita' il principale vincolo e' risultato quello
temporale, stante l'iter di approvazione della riforma costituzionale
che prevede la soppressione del CNEL.

Sono state portate a completamento le attivita' che hanno  consentito
di far accedere l'utenza del Consiglio stesso ai propri  servizi  ICT
tramite le infrastrutture della Corte; di conseguire  lo  spostamento
nel data center  Cdc  delle  strutture  fisiche  previste  dal  piano
iniziale; di pianificare, conseguentemente, lo spegnimento definitivo
del data center della sede di via Lubin.

Tale iniziativa viene considerata  di  apertura  alla  definizione  e
stipula di ulteriori convenzioni; il che  presuppone  l'avvio  di  un
progetto di delocalizzazione del data center  di  via  Baiamonti  con
Sogei e l'incremento  delle  collaborazioni  con  l'AgID,  la  stessa
Sogei, le Universita' e le altre istituzioni  sui  fondamentali  temi
legati alla  sicurezza  informatica  ed  alla  difesa  delle  proprie
infrastrutture IT.

2. Realizzazione di un unico Sistema informativo di  Controllo  della
Finanza pubblica,  gestionale  e  conoscitivo,  che  includa  i  dati
relativi alla finanza statale, locale e previdenziale, nonche' quelli
inerenti ai  bilanci  dei  principali  enti  pubblici  cui  lo  Stato
contribuisce in via ordinaria.

Nell'ambito della  finanza  territoriale  e'  in  corso  la  completa
realizzazione dei sistemi previsti dal d.l. n.  174/2012  (convertito
con legge n. 213/2012) quale, in particolare,  il  sistema  unificato
per la finanza territoriale e  lo  sviluppo  del  nuovo  sistema  per
l'acquisizione dei questionari per i collegi dei  revisori  contabili
delle Regioni.

- Il sistema  SIRTel  (Sistema  Informativo  per  la  Rendicontazione
Telematica), e' stato adattato alla normativa vigente ed il Data mart
di Finanza Locale, all'interno  del  sistema  conoscitivo,  e'  stato
conseguentemente adeguato per far fronte a tali modifiche. Ha  avuto,
cosi', avvio l'acquisizione  della  rendicontazione  contabile  degli
Enti Locali sul sistema SIRTel, nel rispetto del calendario  indicato
nella Delibera n. 8/2014 della stessa Sezione.

- Nell'ambito del SIQuEL (Sistema informativo questionari degli  enti
locali) e' stato rilasciato in esercizio il questionario afferente al
consuntivo 2013 per tutti gli enti locali, ad  esclusione  di  quelli
delle Regioni a statuto speciale della Valle d'Aosta e Friuli Venezia
Giulia, mentre i questionari del 2014 sono in corso di analisi  e  la
loro realizzazione e' stata differita al 2015.

Sono stati organizzati incontri formativi per  le  sezioni  regionali
del Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige.

-  Per  quanto  concerne  le  Regioni,  coerentemente  con  quanto
programmato, e' stato rilasciato in esercizio il  sistema  rinominato
ConTe (Contabilita' Territoriale) per l'acquisizione  telematica  dei
questionari allegati alle linee guida delle Regioni. Il sistema ConTe
propone agli organi di revisione economico-finanziaria delle  Regioni
nuovi schemi di relazione sui consuntivi  regionali,  strutturati  in
questionari che consentono la compilazione on-line ed  il  successivo
invio alla Corte dei conti, utilizzando un modello analogo  a  quello
gia' collaudato per gli enti locali (SIQuEL). E' stata  conclusa  con
successo presso la  Sezione  regionale  di  controllo  Lombardia  una
specifica attivita' formativa a distanza sulle nuove funzionalita'.

Sono stati organizzati  corsi  di  addestramento  sui  Data  mart  di
finanza locale e statale destinati  ai  magistrati  della  Corte  dei
conti,  che  hanno  consentito  di  acquisire  una  panoramica  delle
possibilita' di fruizione del patrimonio informativo  costituito  dai
dati contabili delle  pubbliche  amministrazioni  e  degli  organismi
partecipati necessari alle attivita' di referto e controllo.

- Il sistema  SICE,  nella  parte  "gestionale",  consente  una  piu'
moderna ed efficace interazione tra la Sezione e  gli  enti  da  essa
controllati. Nel 2014 e' stata realizzata una  prima  implementazione
del sistema conclusasi con il collaudo e la  messa  in  esercizio  di
tali nuove funzionalita'.

-  Nell'ambito  della  finanza  statale  e'  in  continua  evoluzione
l'attivita' di ulteriore integrazione con le  aree  della  Ragioneria
Generale dello Stato e della Banca d'Italia.

I sistemi informativi SICR (Sistema Informativo Controllo e  Referto)
e SiCoFiP  (Sistema  Conoscitivo  di  Finanza  Pubblica)  sono  stati
concepiti per consentire la realizzazione di un efficace  Sistema  di
Controllo della Finanza Pubblica. Il SICR e' un  sistema  informativo
integrato con quelli della RGS e della Banca d'Italia,  ed  e'  stato
progettato e realizzato per seguire le fasi di formazione, gestione e
consuntivazione del bilancio dello Stato ed assicurare, in  generale,
il controllo sull'esecuzione dello stesso.

3. Realizzazione del reale passaggio dalla carta al digitale.

Il  processo  di  dematerializzazione  vede  tutta  l'Amministrazione
impegnata su numerosi fronti paralleli, molti dei quali legati ad una
capillare  diffusione  dei  sistemi  di  collaborazione  e  gestione
documentali  recentemente  introdotti.  Questi  prevedono  una  loro
crescente autonoma utilizzazione, contando sulla  facilita'  d'uso  e
sulla portabilita' degli strumenti messi a disposizione.

A tal fine sono state avviate numerose iniziative di formazione per i
magistrati con lo scopo di  mettere  a  loro  disposizione  tutte  le
potenzialita'  dei  sistemi  ed  aumentare,  conseguentemente,  la
possibilita' di collaborazione tra gli stessi.

Siti specializzati e micro applicazioni sono ormai presenti in  tutte
le aree istituzionali e coinvolgono personale di tutte le  sedi,  sia
centrali che regionali. Ne e' un esempio il sistema SiReCo realizzato
per l'acquisizione  e  la  gestione  dei  conti  giudiziali.  Il  suo
utilizzo consente l'automatizzazione della registrazione degli agenti
contabili tenuti al deposito del conto e,  contestualmente,  alimenta
una banca dati  degli  stessi  agenti,  permettendo  l'autenticazione
degli Enti e delle Ragionerie e l'inoltro in forma digitale dei conti
giudiziali  comprensivi  degli  allegati,  attraverso  un  modello
contabile di riferimento. L'insieme di tali  operazioni  consente  di
acquisire i conti giudiziali nei sistemi informativi della Corte  dei
conti, rendendoli disponibili per le successive attivita' di  analisi
e monitoraggio. Tutto cio' permette di realizzare la duplice esigenza
di rendere meno gravosa la fase di invio del conto e  l'attivita'  di
analisi e monitoraggio dei dati contabili, nonche'  di  risolvere  il
problema logistico legato al deposito  e  alla  gestione  pluriennale
della voluminosa documentazione inviata.

La soluzione realizzata e' stata sperimentata presso le sedi pilota -
Sezione Giurisdizionale per il Veneto e Sezione  Giurisdizionale  per
l'Abruzzo - e, da novembre 2014, e' iniziata la fase di  divulgazione
graduale  del  sistema  a  tutte  le  restanti  Sezioni,  tramite
l'erogazione di un piano formativo per gli utenti interni alla  Corte
dei conti.

Contestualmente,  nel  pieno  rispetto  degli  interventi  volti  al
contenimento della spesa, e' in  corso  di  esecuzione  il  piano  di
diffusione  e  sviluppo  di  micro  applicazioni  volto  anche  al
rinnovamento e riduzione di quelle esistenti ed alla  dismissione  di
programmi basati su tecnologie obsolete.

4. Sviluppo della sicurezza IT per  la  salvaguardia  del  patrimonio
informativo dei sistemi dell'Istituto.

La crescita esponenziale dei servizi ICT erogati  dalla  Corte  e  la
centralita' crescente degli stessi in tutti i processi  istituzionali
rende sempre piu'  importante  porre  in  atto  adeguati  sistemi  di
salvaguardia del proprio patrimonio  informativo,  andando  oltre  la
semplice adesione a quanto previsto dal CAD in termine  di  sicurezza
dei sistemi informativi della P.A.

In tale direzione la Corte ha realizzato un proprio sito di  disaster
recovery presso la sede MEF de  "La  Rustica"  ed  ha  introdotto  un
sistema di business  continuity  per  il  proprio  sistema  di  posta
elettronica e per le pagine statiche del sito istituzionale.

La  crescita  costante  degli  attacchi  informatici,  sempre  piu'
sofisticati, ha reso indispensabile il potenziamento dei  sistemi  di
difesa ed il loro costante  aggiornamento.  L'Istituto  si  e'  fatto
promotore, anche in questo ambito, di un progetto  di  collaborazione
con l'AgID, l'Universita' "La Sapienza" ed altre  organizzazioni  per
la realizzazione di un sistema comune di difesa ed ha aderito  ad  un
progetto condiviso con Sogei per l'attuazione di un unico sistema  di
protezione informatica.

- Parte III - Gestione dei residui

- Residui attivi

Per quel che riguarda la gestione dei residui attivi, si precisa  che
le risorse relative  al  finanziamento  dovuto  dal  MEF  sono  state
interamente riscosse. Il minore accertamento di  €  1.213.893  e'  la
conseguenza  dei  tagli  disposti  sugli  stanziamenti  messi  a
disposizione della Corte dei conti.

Sul capitolo 120, fra  le  entrate  eventuali,  risultano  introitate
anche somme relative al rimborso delle spese  condominiali,  relative
ad anni pregressi, anticipate dall'Amministrazione per l'immobile  di
Palermo, che e'  a  totale  carico  della  Regione  Sicilia.  Analoga
procedura, adottata per  la  locazione  dello  stesso  immobile,  che
vedeva i rimborsi confluire  sull'apposito  capitolo  122,  e'  stata
modificata dal  2012  trasferendo  alla  Regione  stessa  l'onere  di
provvedere direttamente alla spesa.

Sul capitolo 125 affluiscono le somme dovute alla Corte dei conti,  a
titolo di rimborso, da parte delle Regioni per gli  oneri  anticipati
per  competenze  fisse  ed  accessorie  ai  Consiglieri  di  nomina
regionale,  di  cui  all'articolo  7  della  legge  n.  131/2003.  Si
riscontra, in proposito, un maggiore accertamento pari ad € 93.484.

Le somme rimaste  da  riscuotere  sul  capitolo  126,  derivanti  dai
compensi versati ai sensi dell'articolo 61, comma 9, della  legge  n.
133/2008, sono pari ad € 5.485. L'importo risulta  gia'  presente,  a
fine esercizio, sull'apposito capitolo di entrata  del  MEF,  ma  non
ancora riversato sul relativo capitolo di  entrata  della  Corte  dei
conti.

- Residui passivi

In  relazione  alla  gestione  dei  residui  passivi,  si  rileva
un'utilizzazione degli stessi che si attesta  intorno  al  59%  delle
somme  rimaste  da  pagare  negli  esercizi  precedenti.  All'inizio
dell'anno,  infatti,  l'importo  complessivo  dei  predetti  residui
risultava essere di € 109.798.108; considerate le  somme  pagate  nel
corso dell'anno, pari ad € 64.864.719,  le  riduzioni  derivanti  dai
minori  impegni  per  €  1.896.465  e  dai  residui  perenti  per  €
25.661.886, le  somme  rimaste  da  pagare,  pari  ad  €  17.375.038,
corrispondono a circa il 16% dei residui accertati.

A  proposito  del  consistente  importo  rappresentato  dai  residui
perenti, anche per l'esercizio esaminato sono  evidenti  gli  effetti
prodotti dalla legge n. 111/2011, che ha ridotto a due anni i termini
di conservazione dei residui sia  di  parte  corrente  che  in  conto
capitale.

Di seguito si  espongono  alcune  osservazioni  sui  dati  analizzati
relativamente a ciascun Centro di Responsabilita'.

In merito al CdR 1 i pagamenti  effettuati  raggiungono  l'81%  circa
dell'importo accertato. Le somme rimaste da pagare, in generale, sono
di entita' minima ad eccezione di quelle indicate  in  corrispondenza
dei capitoli relativi agli  stipendi  (capp.  201,  202  e  203)  per
effetto delle intervenute norme di riduzione degli stessi  che  hanno
generato rimanenze sulle risorse  impegnate  che  sono  mantenute  in
bilancio in attesa di una completa stabilizzazione delle disposizioni
normative e di eventuali contenziosi, di quelle relative al cap.  423
concernente  la  formazione,  gestito  dal  Seminario  di  formazione
permanente, per il quale la percentuale d'impiego dei residui risulta
abbastanza limitata.

Nel CdR 2 i pagamenti complessivamente effettuati, sia per i capitoli
destinati agli uffici della sede centrale che  di  quelli  regionali,
superano il 16%. Anche in questo caso i  residui  da  liquidare  sono
generalmente di entita' contenuta ad eccezione di quelli imputati  ai
sottoelencati capitoli.

Sul capitolo 443 relativo alle spese di  funzionamento  degli  uffici
centrali, l'importo rimasto da pagare si attesta su  una  percentuale
del  38%.  Il  successivo  capitolo  445,  relativo  alle  spese  per
manutenzione ed adattamento delle sedi, dei locali e  degli  impianti
presenta un pagato di € 1.267.947, mentre per  le  somme  rimaste  da
pagare ci si attesta su € 275.287.

Per il capitolo 790 i fondi sono stati utilizzati  in  minima  parte,
poiche' i lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi  della
Corte,  sia  centrali  che  regionali,  richiedono  tempi  lunghi  di
realizzazione con scadenze contrattuali pluriennali.

Per il CdR 3 si rileva l'impiego dei residui nella misura di circa il
77%. Per quanto riguarda, in particolare, il capitolo 251 si  precisa
che l'importo rimasto da pagare si riferisce  alle  somme  occorrenti
per le liquidazioni dei trattamenti residuali (per  competenze  fisse
ed  accessorie)  del  personale  collocato  a  riposo  negli  anni
precedenti.

Sul capitolo 261 relativo  al  FUA  e'  stato  pagato  quasi  il  63%
dell'intera somma  accertata.  La  somma  pagata  si  riferisce  alle
competenze accessorie  erogate  a  seguito  della  definizione  della
contrattazione decentrata 2012 e ad  un  acconto  sull'indennita'  di
produttivita' collettiva per il 2013.

Per il CdR 4 i residui accertati per € 34.764.438 sono  stati  pagati
in misura superiore al 67%. Restano, quindi, da pagare  €  6.886.927,
con un marginale miglioramento rispetto all'esercizio precedente, nel
quale si erano registrati pagamenti per il 66%.

Per quel che concerne l'ammontare  dei  residui  perenti,  nonche'  i
relativi provvedimenti presidenziali emessi nel corso  dell'anno,  si
rimanda al dettaglio dell'allegata Tabella D.

Riepilogo gestione competenza

A completamento di quanto  illustrato  nella  presente  relazione  si
riporta qui di seguito  la  sintesi  della  gestione  finanziaria  di
competenza dell'esercizio 2014 che si  e'  conclusa  con  i  seguenti
risultati:

Entrate

1) Fondo per il funzionamento della C.d.c. € 274.355.999

Altre entrate € 2.973.923

Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844


Spese

Spese impegnate € 301.902.462

Economie € 34.115.202

L'avanzo di competenza, quale risultato differenziale fra le  entrate
accertate (€  331.817.766)  e  le  spese  impegnate  (€  301.902.462)
ammonta ad € 29.915.304 che, sommato alle riduzioni degli impegni  di
anni precedenti pari ad € 1.896.465, ai residui  perenti  pari  ad  €
25.661.886, ai minori accertamenti delle entrate per € 942.959,

determinano l'avanzo di amministrazione che  risulta  definitivamente
quantificato in € 56.530.696.

4. Bilancio di cassa

Occorre preliminarmente evidenziare che il Regolamento  di  autonomia
finanziaria ha introdotto, anche per la Corte dei conti, l'obbligo di
adottare, accanto al bilancio di competenza, un bilancio di cassa.

Pertanto, dall'esercizio finanziario 2013, si  e'  redatto  il  primo
bilancio di previsione di cassa, anche se abitualmente  in  occasione
della redazione del conto consuntivo si e' da sempre  provveduto,  in
parte,  ad  esporre  i  dati  relativi  alla  cassa  attraverso  la
presentazione del dettaglio, per ciascun capitolo  di  entrata  e  di
spesa, delle somme riscosse e di quelle pagate.

Con riferimento piu' specifico al rendiconto di cassa 2014, di cui al
relativo schema (quadro riepilogativo e  allegato  tecnico),  questo,
coerentemente con le scritture contabili risultanti dal sistema SIRGS
(Sistema integrato Cdc/RGS/BKI), dal  SICR,  nonche'  dai  saldi  dei
conti intestati alla Corte  dei  conti  accesi  presso  la  Tesoreria
centrale,  ne  rappresenta  la  relativa  dotazione  costituita,  per
ciascun  capitolo,  dallo  stanziamento  iniziale,  piu'/meno  le
variazioni a qualsiasi titolo avvenute in corso d'anno e  l'ammontare
dei residui provenienti dagli esercizi precedenti.

Per quanto concerne le entrate occorre precisare  che,  nel  relativo
schema, vengono esposte come incassate tutte le somme  effettivamente
affluite sul conto di tesoreria intestato all'Istituto. La differenza
tra  il  previsto  da  incassare  e  l'incassato  effettivo  e'  data
unicamente  dagli  eventi  positivi  o  negativi  non  prevedibili
all'inizio dell'anno, ma accertabili solo in sede di consuntivo.

Per le spese si evidenziano, invece, come per l'esercizio precedente,
due diverse

tipologie di scostamenti  fra  i  pagamenti  emessi  ed  i  pagamenti
realmente effettuati:

- sui capitoli relativi a competenze fisse ed accessorie a favore del
personale, nei

quali risultano ritenute pagate, ma non ancora versate ai  rispettivi
enti creditori;

- sui capitoli relativi all'acquisizione di beni e servizi effettuati
attraverso ordini di

accreditamento, sui quali risultano le riduzioni di fine anno.

Riepilogo gestione di cassa

Si procede qui di  seguito  all'esposizione  del  riepilogo  generale
relativo al bilancio di cassa 2014:

Somme incassate

Fondo per il funzionamento della Cdc € 274.454.206

Altre entrate € 2.759.991

Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844

Pagamenti

Titoli di pagamento emessi € 280.750.687

Pagamenti effettuati € 278.222.811

Somme rimaste da versare e/o riduzioni OO.AA. € 2.527.876

Pertanto, l'avanzo di cassa e' pari ad € 161.529.002.

Tale dato e' la risultante della consistenza iniziale della cassa  al
1° gennaio 2014,  pari  ad  €  162.537.616,  maggiorata  dalle  somme
incassate, al netto dell'avanzo di amministrazione, che ammontano  ad
€  277.214.197  e  decurtata  dei  pagamenti  effettuati  nel  corso
dell'anno per un importo di € 278.222.811.

5. Patrimonio

Per quanto riguarda l'inventariazione  dei  beni  patrimoniali  e  la
relativa attivita' di verifica della consistenza e movimentazione dei
beni, si sottolinea che il programma informatico  gia'  in  uso,  che
presentava notevoli limitazioni, e' stato progressivamente sostituito
dal nuovo applicativo, utile per facilitare la gestione del materiale
di facile  consumo  e  per  consentire  il  dialogo  con  il  sistema
integrato SICOGE, utilizzato sia per la contabilita' finanziaria  che
per quella economica. Tale sistema, collaudato nel mese  di  dicembre
2013, e' stato gestito, in via sperimentale, per tutto il 2014.

Si commentano di seguito  gli  allegati  al  conto  finanziario  2014
relativi all'inventariazione dei beni.

La Nota illustrativa, che accompagna gli allegati contenenti  i  dati
relativi alla gestione dei beni patrimoniali, ne pone in  rilievo  la
movimentazione nell'esercizio,  anche  per  quanto  attiene  ai  beni
dichiarati "fuori uso" e a quelli  iscritti  nel  registro  dei  beni
durevoli.

La gestione  patrimoniale,  nel  confermare  l'andamento  decrescente
dell'ultimo triennio, fa registrare  un  valore  complessivo  che  si
attesta ad €  11.832.433.  L'importo  dei  beni  acquisiti  nell'anno
ammonta ad € 972.723 ed e' costituito da acquisti per € 961.441, piu'
un aumento a titolo di donazioni pari a € 13.610,  da  uscite  per  €
1.190  dovute  a  dismissioni  per  fuori  uso  ed  €  1.138  per
insussistenze. Pertanto l'asse patrimoniale presente  in  inventario,
come sopra descritto, si attesta su un valore complessivo che risulta
in diminuzione rispetto all'anno precedente di € 278.881.

Si osserva, infine, che gli ammortamenti eseguiti hanno  prodotto  lo
spostamento di n. 2.648 beni dall'inventario  al  registro  dei  beni
durevoli, con un abbattimento contestuale dell'asse patrimoniale pari
ad € 1.251.604.

6. Considerazioni finali

A conclusione di quanto sopra esposto, si passa ora ad  analizzare  i
dati presenti nella Tabella n. 2, nella quale si osserva che le spese
non  rimodulabili  rappresentano  il  78%  dell'intero  stanziamento
impegnato.  Si  precisa    in    proposito    che,    relativamente
all'utilizzazione delle predette risorse, le spese per  il  personale
risultano, come per  i  precedenti  esercizi  finanziari,  prevalenti
rispetto alle altre, con una percentuale che supera il 77% del totale
impegnato.

Le spese rimodulabili  si  attestano  a  circa  il  12%  delle  somme
impegnate nell'anno in esame.

Per quanto riguarda gli  investimenti,  nel  corso  del  2014  si  e'
verificata una inversione di tendenza rispetto agli anni  precedenti,
nei quali  si  era  registrato  una  discreta  riduzione.  Si  passa,
infatti, da un 9% circa del totale impegnato  nel  2013,  ad  un  10%
nell'esercizio in questione.

L'allegata Tabella n. 3 evidenzia, invece, l'andamento della gestione
finanziaria dell'ultimo quinquennio; da tale rappresentazione risulta
che  l'ammontare  delle  risorse  finanziarie  a    disposizione
dell'Istituto subisce un progressivo aumento  dal  2010  al  2012,  a
fronte di una rilevante flessione  per  gli  anni  successivi  e,  in
particolare, per il 2014.

Nel  corso  dell'anno  esaminato,  si  conferma  la  tendenza  gia'
manifestatasi nei quattro esercizi trascorsi ad una  eccedenza  delle
risorse accertate rispetto a quelle impegnate.

Siffatto andamento, che con interventi correttivi si  e'  cercato  di
modificare gia' nei precedenti esercizi, non pare assumere,  in  ogni
caso, aspetti patologici in quanto e' in larga parte da ricondurre  a
due diversi profili: l'uno di origine interna connesso  all'autonomia
riconosciuta dall'ordinamento alla Corte, l'altro esterno  riferibile
alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili  questi,
peraltro, strettamente collegati tra di loro.

Quanto  al  primo  profilo,  e'  da  considerare  che  l'autonomia
finanziaria della Corte, alla cui spesa  contribuisce  lo  Stato  con
fondi ad essa assegnati, consente di poter conservare in bilancio  le
disponibilita', distribuite  e  modulate  nel  proprio  documento  di
previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali secondo gli
indirizzi  da  essa  determinati,  ma  non  impegnate  al  termine
dell'esercizio e, pertanto, di  utilizzarle  per  le  esigenze  degli
esercizi successivi.

Il secondo fattore e', come detto, costituito dal  succedersi,  negli
anni piu' recenti, di  disposizioni  normative  che  pongono  limiti,
diretti o indiretti, alla spesa delle  pubbliche  amministrazioni  in
molti  suoi  settori  di  intervento:  dai  consumi  intermedi,  al
personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare.

Per l'esercizio in esame si riscontra un leggero aumento  dell'avanzo
di amministrazione che  viene  quantificato  in  circa  €  56.531.000
nonostante le significative riduzioni degli  stanziamenti.  L'aumento
e' dovuto, infatti, all'attenta politica di contenimento della  spesa
adottata non solo in attuazione della normativa di settore ma  anche,
e soprattutto, per le scelte gestionali dell'Amministrazione.

Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese
- dello schema allegato, suddivisi per classificazione  economica,  i
valori  degli  impegni  relativi  alle  spese  per  il  personale
(comprendenti emolumenti  fissi  ed  accessori)  si  attestano  ad  €
234.914.017, mentre quelli di parte corrente  per  l'acquisizione  di
beni  e  servizi  (comprendenti  spese  sia  rimodulabili  che  non
rimodulabili) si attestano ad  €  36.328.065;  quelli  in  c/capitale
risultano pari ad € 30.533.869, mentre €  126.511  sono  relativi  ad
interventi ed oneri comuni. Le economie  della  gestione  finanziaria
2014 sono quantificate in € 34.115.202 e vanno ad alimentare l'avanzo
di amministrazione.

Inoltre, per cio' che riguarda gli  importi  indicati  nella  Tabella
n.1, relativi alla distribuzione della spesa per  funzione-obiettivo,
si evidenzia che la maggior parte delle spese (82,16%) sono assorbite
dalle due funzioni istituzionali della giurisdizione e del controllo.
Quest'ultima, che presenta una percentuale  complessiva  del  41,40%,
mostra una proporzione, a  livello  regionale  (compresa  la  Sezione
regionale Lazio), di quasi due  terzi  rispetto  a  quella  centrale.
Analogo  andamento  si  registra  per  le  attivita'  giudicante  e
requirente che, su una percentuale complessiva del 40,76%, a  livello
regionale mostrano una proporzione leggermente superiore  ai  quattro
quinti rispetto a quella centrale.

Un  accenno  particolare  va  fatto  in  ordine  alle  disposizioni
intervenute in materia di  tempestivita'  dei  pagamenti,  introdotte
dall'art.  33  del  d.  lgs.  14  marzo  2013,  n.  33,  modificato
dall'articolo 8 del d.l. 24 aprile  2014,  n.  66,  convertito  dalla
legge 23 giugno 2014, n. 89, a seguito delle quali e'  stato  emanato
il D.P.C.M. 22 settembre 2014 recante  piu'  dettagliate  indicazioni
sulle modalita' di pubblicazione degli  indicatori  di  tempestivita'
dei pagamenti. In ottemperanza alle suddette disposizioni, per l'anno
2015 le scritture saranno  adeguate  a  fornire  piu'  puntuali  dati
associati a precisi indicatori di  tempestivita'  che  verranno,  nel
rispetto della normativa, debitamente pubblicati  con  la  prescritta
cadenza trimestrale. Per quanto riguarda l'esercizio  2014,  si  puo'
comunque affermare che l'amministrazione non  fa  registrare  ritardi
nei pagamenti che sono stati effettuati tutti nei termini  prescritti
dalla norma o dalle clausole contrattuali, salvo  i  casi  che  hanno
richiesto legittime sospensioni dovute alla necessita'  di  acquisire
ulteriori elementi o documentazioni a garanzia della esigibilita' del
credito.

Si dichiara, infine, che la gestione della spesa si e' mantenuta  nei
limiti delle disponibilita' finanziarie e  che  nessuna  gestione  di
fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.

    Il Dirigente generale                  Il dirigente del
        Matilde Farina              Servizio Bilancio e Contabilita'
                                            Angela Pozzuoli

                        Visto, si autorizza
                      Il Segretario generale
                            Fabio Viola

                            -----------

                          CORTE DEI CONTI

                          CONTO FINANZIARIO
                    RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2014


              Parte di provvedimento in formato grafico

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