DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 maggio 2015
[color=red][b]Conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei ministri per
l'anno 2014. (15A04544) [/b][/color]
(GU n.137 del 16-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 30)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri a norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2003, n. 343 recante
«Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
303 sull'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a
norma dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196 recante «Legge di
contabilita' e finanza pubblica»;
Visto il proprio decreto in data 22 novembre 2010, concernente la
disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza
del Consiglio dei ministri ed, in particolare, l'art. 13, relativo
alla procedura di approvazione del conto finanziario;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
di stabilita' 2014)»;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 148 recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio
pluriennale per il triennio 2014-2016»;
Visto il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei
ministri per l'anno 2014, approvato in data 20 dicembre 2013;
Visti i decreti di variazione al bilancio 2014 intervenuti durante
l'esercizio;
Visto il decreto accertamento residui (D.A.R.) afferenti al
bilancio 2014;
Decreta:
E' approvato il conto finanziario della Presidenza del Consiglio
dei ministri per l'anno 2014, quale risulta dal testo allegato al
presente decreto.
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara'
trasmesso ai Presidenti delle Camere e al Presidente della Corte di
conti nonche' al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 27 maggio 2015
p. Il Presidente del Consiglio dei ministri
Il Sottosegretario di Stato
De Vincenti
RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL CONTO FINANZIARIO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico
SEZIONE I - PARTE GENERALE
Parte di provvedimento in formato grafico
SEZIONE II - CENTRI DI RESPONSABILITA' - MISSIONI E PROGRAMMI
Parte di provvedimento in formato grafico
PROSPETTI CONTABILI
Parte di provvedimento in formato grafico
CONTO FINANZIARIO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico
[img width=300 height=121]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSyimKvgE6szPpakqYnnITiEg2z50KRoCQtcbpEk2Orshcrmx_S[/img]
[color=red][b]CORTE DEI CONTI
DECRETO 26 maggio 2015
Approvazione del Conto finanziario relativo all'esercizio 2014.[/b][/color]
(15A04389)
(GU n.137 del 16-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 31)
IL PRESIDENTE
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente disposizioni in
materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, ed in
particolare l'art. 4;
Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
Visto il decreto presidenziale n. 60/2001 con il quale sono stati
approvati i nuovi modelli dello schema del bilancio di previsione e
del conto finanziario della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 24
del regolamento di autonomia finanziaria, deliberato dalle Sezioni
riunite della stessa Corte nell'adunanza del 14 dicembre 2000
(deliberazione n. 1/DEL/2001);
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;
Visto il regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli
uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e
di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla
deliberazione delle Sezioni riunite in data 26 gennaio 2010
(Deliberazione n. 1/DEL/2010);
Vista la legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
Vista la legge 7 aprile 2011, n. 39;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge
15 luglio 2011, n. 111;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge
7 agosto 2012, n. 135;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia
finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni riunite
della Corte stessa nell'adunanza del 30 luglio 2012 (Deliberazione n.
1/DEL/2012) ed adottato dal Consiglio di presidenza nell'adunanza del
2-3 ottobre 2012 con deliberazione n. 136;
Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, contenente "Disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge di stabilita' 2014);
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 148, contenente "Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio
pluriennale per il triennio 2014 - 2016;
Visto il decreto presidenziale n. 68 del 30 dicembre 2013 che
approva il bilancio di previsione della Corte dei conti per
l'esercizio finanziario 2014;
Visto il decreto presidenziale n. 43 del 29 ottobre 2014, di
approvazione dell'assestamento al bilancio di previsione 2014;
Visto lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2014 e la
relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del bilancio
e contabilita' della Direzione generale programmazione e bilancio;
Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 30
aprile 2015 nella quale viene espresso parere favorevole in ordine
alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le
scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione
finanziaria;
Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 6 maggio
2015;
Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n. 104 del 19
maggio 2015;
Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso
lo schema del conto finanziario, completo della relazione e dei
pareri acquisiti;
Decreta:
E' approvato, ai sensi dell'art. 35, comma 3, del Regolamento di
autonomia finanziaria, il conto finanziario della gestione della
Corte dei conti per l'anno 2014.
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara'
inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2015, ai
Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica,
nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso
al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 26 maggio 2015
Il presidente: Squitieri
Allegato
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO
SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA'
CONTO CONSUNTIVO
Esercizio finanziario 2014
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2014
(art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria)
(art. 32, comma 2, del Regolamento di autonomia finanziaria)
1. Premessa
Come richiesto dall'articolo 4, comma 1, del Regolamento di autonomia
finanziaria, il bilancio di previsione della Corte dei conti, per
l'esercizio finanziario 2014, e' stato redatto in termini di
competenza e di cassa. Uguale impostazione viene, pertanto, adottata
anche per lo schema del conto consuntivo.
In coerenza con i principi riformatori della vigente legge di
contabilita' di Stato (1) applicabili, laddove compatibili, anche
alla Corte dei conti, organo a rilevanza costituzionale, lo stesso
Regolamento, nell'individuare una sola missione di "Tutela delle
finanze pubbliche", articola entrambi i documenti contabili in
programmi, corrispondenti ad aree omogenee di attivita', affidati a
quattro centri di responsabilita', che coincidono con le
sottoelencate strutture organizzative:
-------
(1) Legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificata dalla legge 7
aprile 2011, n. 39
-------
a) Segretariato generale
b) Direzione generale gestione affari generali
c) Direzione generale gestione risorse umane e formazione
d) Direzione generale sistemi informativi automatizzati.
Ciascun CdR e' titolare di un programma, attraverso il quale tende
all'ottimale svolgimento dell'attivita' di supporto alle funzioni
istituzionali, nonche' a quelle di amministrazione attiva. In questo
tipo di organizzazione, tutti i CdR sono impegnati nella migliore
attuazione di programmi trasversali, preordinati alla realizzazione
dell'unica missione della Corte dei conti.
2. Conto finanziario
Prima di passare all'esame specifico del conto finanziario 2014, si
sottolinea che quest'ultimo e' redatto in coerenza con l'impostazione
data al corrispondente bilancio di previsione (2), nel quale le
entrate, a seconda della loro provenienza, sono distinte per
categorie e le spese sono ripartite fra i quattro centri di
responsabilita'.
-------
(2) D.P. n. 68 del 30 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U. del 14
gennaio 2014, S.O. n. 5
-------
In allegato al conto, come per gli esercizi precedenti, e' prodotta
la Tabella n. 1, dimostrativa della ripartizione della spesa per
funzioni-obiettivo di primo e secondo livello, laddove per
funzioni-obiettivo di primo livello si intendono quelle di indirizzo
politico-amministrativo, di controllo, di giurisdizione e quelle
concernenti i servizi generali, mentre per quanto attiene al secondo
livello ci si riferisce a quelle di governo dell'Istituto,
all'attivita' di controllo in sede centrale, all'attivita' di
controllo in sede regionale, all'attivita' giudicante centrale,
all'attivita' giudicante regionale, all'attivita' requirente
centrale, all'attivita' requirente regionale, alla gestione delle
risorse umane e all'acquisizione e gestione delle risorse
strumentali.
La Tabella n. 2 prodotta in allegato contiene, invece, il riepilogo
delle spese distinte fra spese rimodulabili, non rimodulabili e per
investimenti, con la rappresentazione grafica del relativo andamento
nell'ultimo quadriennio.
- Gestione di competenza
Nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle
Finanze, per l'esercizio finanziario 2014, sono iscritti i due
capitoli relativi al fabbisogno per spese di funzionamento della
Corte dei conti: il capitolo 2160 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese
di funzionamento della Corte dei conti", concernente spese
rimodulabili, con uno stanziamento di € 43.994.971, ed il capitolo
2162 (4.1.1.)(1.1.1.), denominato "Spese di natura obbligatoria della
Corte dei conti", concernente spese non rimodulabili, con uno
stanziamento di € 237.214.857. L'iniziale stanziamento e' stato,
pertanto, complessivamente quantificato in € 281.209.828. Gia'
dall'inizio dell'anno, tuttavia, si sono succedute variazioni in
diminuzione che, al termine dell'esercizio, ammontano ad € 6.853.829,
e definitivamente quantificano il finanziamento attribuito dal MEF in
complessivi € 274.355 .999. 3
-------
(3) DM 34776/2014: - € 2.337.008 sul cap. 2160 DM 55652/2014: - €
3.145.000 sul cap. 2160 DM 74873/2014: - € 6.076 sul cap. 2160 DM
98946/2014: - € 1.376.576 sul cap. 2160 DM 90575/2014 + € 10.831 sul
cap. 2162
-------
Come previsto dall'art. 6, comma 1, del sopracitato Regolamento di
autonomia finanziaria, nell'ultimo trimestre dell'anno si e'
provveduto all'assestamento per la gestione finanziaria 2014 (4). La
manovra in questione pari a complessivi € 12.150.836, si e' resa
necessaria per recepire, sui capitoli di entrata, le variazioni
avvenute nel corso della prima parte dell'esercizio, anche a seguito
dell'accertamento dell'esatto importo dell'avanzo di amministrazione
per il 2013 e, sui capitoli di spesa, per adeguare gli stanziamenti
alle documentate richieste di fondi inoltrate dai titolari dei centri
di responsabilita' che ne hanno fatto richiesta.
-------
(4) D.P. n. 43 del 29 ottobre 2014
-------
Anche per il 2014, la linea di indirizzo strategico adottata
dall'amministrazione nell'utilizzo delle risorse e' stata quella di
un'oculata iscrizione in bilancio dei fondi disponibili.
Nella Tabella n. 2, relativa alla ripartizione della spesa, e'
evidenziato che il 78% delle risorse risulta essere assegnato ai
capitoli destinati a spese non rimodulabili, il 12% circa a quelli
relativi alle spese rimodulabili ed il restante 10% circa alle spese
per investimenti.
A corredo del conto consuntivo e' predisposta la Tabella n. 3,
dimostrativa di consistenti avanzi di amministrazione maturati
nell'ultimo quinquennio che, come piu' volte evidenziato nel corso
delle precedenti note illustrative, sono da porre in relazione, per
lo piu', ai cospicui finanziamenti ricevuti nel triennio 2009/2011 in
prossimita' della chiusura dell'esercizio, che, negli anni successivi
hanno avuto un andamento decrescente. La disponibilita' di un
soddisfacente avanzo, se da un lato ha consentito e tuttora consente
di compensare la riduzione delle risorse iniziali, dall'altro
permette di pianificare nel tempo i molteplici interventi di
ristrutturazione straordinaria e di riqualificazione per i dovuti
lavori di recupero e messa a norma dei locali e degli impianti in uso
sull'intero territorio nazionale, come nel caso dello storico Palazzo
dei Camerlenghi, a Venezia, e dello stabile di via Papareschi, che in
un prossimo futuro ospitera' gli archivi centrali dell'Istituto. E
cio' mentre i Responsabili amministrativi dei centri di spesa, in
coerenza con le prescrizioni della legge di stabilita' e con la
normativa di contenimento, anche nel 2014, hanno ispirato la loro
condotta ad una seria politica di rigore, pur nell'ambito
dell'autonomia contabile riconosciuta alla Corte, limitando quanto
piu' possibile, i relativi fabbisogni ordinari.
- Gestione delle entrate
Il totale delle entrate accertate a consuntivo ammonta ad €
331.817.766 (come da schema del conto finanziario per il 2014 - Parte
I - Entrate). Le somme riscosse sono pari ad € 331.000.619,
comprensive dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio precedente
accertato in € 54.487.844, mentre quelle rimaste da riscuotere ad €
817.147.
Quest'ultimo importo e' costituito da € 10.831, quale rimanenza dello
stanziamento finale totale dei capitoli 2160 e 2162, da € 224.003,
quale rimanenza di somme affluite per entrate diverse, da € 574.964,
quale rimborso da ricevere per le competenze anticipate dalla Corte
dei conti ai consiglieri di nomina regionale e da € 7.349, per
residue somme da introitare a titolo di fondo perequativo.
In relazione alle spese (Parte II dello schema), le somme impegnate
ammontano ad € 301.902.462, quelle pagate ad € 213.358.092, quelle
rimaste da pagare ad € 88.544.370; di conseguenza, le economie di
gestione risultano pari ad € 34.115.202.
La quantificazione dell'avanzo di amministrazione per l'anno in corso
deriva dall'avanzo di competenza di € 29.915.304, al quale vanno
sommate le riduzioni di impegni di anni precedenti ed i residui
perenti al 31 dicembre 2014, per un importo complessivo pari ad €
27.558.351, e detratta la somma di € 942.959 quale minore
accertamento dei residui attivi.
L'avanzo di amministrazione, al termine dell'esercizio 2014, risulta,
pertanto, definitivamente accertato in € 56.530.696.
3. Analisi delle singole poste del bilancio di competenza
Sono riportati di seguito i fatti piu' rilevanti della gestione delle
entrate e delle spese con riguardo alla ripartizione delle risorse
per centri di responsabilita'.
- Parte I - Entrate
Cap. 110 - Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti,
finanziato dai due capitoli 2160 e 2162 iscritti nello stato di
previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, prevede uno
stanziamento iniziale di € 281.209.828.
Sul capitolo 2162 (spese non rimodulabili), nel corso dell'anno, e'
stata operata una riduzione di € 2.337.008 della quale si era dato
conto in occasione dell'assestamento al bilancio 2014. A fronte,
pertanto, di una previsione definitiva di € 278.872.820, con decreti
del MEF-RGS successivi alla manovra di assestamento, sono state
apportate ulteriori riduzioni sul medesimo capitolo 2160 (spese
rimodulabili) per complessivi € 4.527.652 ed un lieve incremento sul
capitolo 2162 (spese non rimodulabili) per € 10.831.
Conseguentemente le entrate accertate a fine esercizio ammontano ad €
274.355.999.
Cap. 120 - L'importo accertato a titolo di entrate eventuali e
diverse risulta pari ad € 1.712.111 (Tabella n. 4), con una
maggiorazione rispetto alla previsione definitiva di € 412.111. La
somma riscossa, di € 1.488.108, rappresenta l'87% circa dell'intero
accertamento del capitolo.
Si precisa che tale importo si riferisce alle somme effettivamente
trasferite sul conto acceso presso la Tesoreria centrale della Banca
d'Italia a favore della Corte e la differenza con le entrate
accertate determina, per l'esercizio finanziario in esame, una somma
rimasta da riscuotere di € 224.003.
Cap. 124 - Per l'esercizio 2014 e' stato ripristinato il capitolo
(precedentemente soppresso) sul quale affluiscono le entrate
provenienti dal finanziamento OLAF della Commissione Europea per il
progetto "Hercule II" sottoscritto al termine del 2013. La previsione
iniziale di finanziamento di € 57.000 ha subito, nel corso
dell'esecuzione del programma, una riduzione fino all'accertamento
definitivo della somma di € 32.952,36. La Commissione Europea ha
provveduto a versare un acconto di € 28.489,17 gia' nell'esercizio
2013, immediatamente dopo la sottoscrizione dell'accordo. Detto
importo, nella temporanea assenza del pertinente capitolo, nel
suddetto esercizio e' stato registrato fra le entrate eventuali e
diverse, mentre la parte residua di € 4.463,19, nel corso del 2014,
e' stata versata a saldo del dovuto e riportata in bilancio nel
capitolo di competenza.
Cap. 125 - Al capitolo affluiscono le entrate relative ai rimborsi
delle competenze spettanti ai Consiglieri di nomina regionale,
anticipate dalla Corte dei conti. Le modalita' ed i tempi di rimborso
sono definite attraverso convenzioni di volta in volta stipulate con
le Regioni interessate. Trattandosi di rimborsi per spese anticipate,
le entrate accertate sono state quantificate in coerenza con la
previsione del corrispondente capitolo di spesa (cap. 204) ed
ammontano ad € 1.250.000; le somme riscosse sono pari ad € 675.036,
per una differenza da riscuotere di € 574.964.
Cap. 126 - Tale capitolo di entrata si riferisce ai corrispondenti
versamenti che affluiscono al conto di Tesoreria intestato alla Corte
relativo alle quote di compensi corrisposti ai magistrati per la loro
partecipazione a Collegi arbitrali. L'iniziale assegnazione, gia'
prudenzialmente quantificata in € 50.000, si e' rivelata comunque
notevolmente superiore all'importo delle somme effettivamente
accertate, pari ad € 7.349, interamente rimaste da riscuotere. La
riduzione, alquanto ingente rispetto alla previsione definitiva, e'
diretta conseguenza dell'intervenuta normativa che ha disposto il
divieto per i magistrati di essere titolari di incarichi nei collegi
arbitrali, fatto salvo il completamento di quelli gia' in essere.
Cap. 130 - L'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario
precedente, inizialmente previsto in € 40.000.000, e' quantificato in
€ 54.487.844, come gia' illustrato in occasione della manovra di
assestamento del bilancio di previsione.
L'ammontare definitivo delle risorse finanziarie accertate e'
determinato, pertanto, in € 331.817.766.
- Parte II - Spese
Nel 2014 le richieste di fabbisogno finanziario avanzate dai titolari
dei quattro centri di responsabilita' sono state interamente accolte
in fase di previsione di bilancio. Lo stanziamento dei fondi da parte
del MEF, infatti, tenuto conto delle disponibilita' costituite
dall'avanzo di amministrazione, si presentava adeguato alle esigenze
manifestate, in piu' occasioni, dai vertici dell'Amministrazione
circa la necessita' di disporre di finanziamenti coerenti con la
posizione che la Corte dei conti occupa nel panorama istituzionale
del Paese. Posizione, peraltro, confermata e ancor piu' rafforzata
dal legislatore con il decreto legge 17 ottobre 2012, n. 174,
convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213, che ha notevolmente
ampliato l'ambito della funzione di controllo intestata all'Istituto,
fino a ricomprenderne le spese dei governi regionali e locali,
nonche' dei rispettivi gruppi consiliari, completando cosi' il
disegno riformatore iniziato nei primi anni '90 e riconoscendo
definitivamente alla Corte dei conti il ruolo di garante imparziale
dell'intero pubblico erario.
Si procede a descrivere nel prosieguo le fasi piu' rilevanti
nell'utilizzazione delle risorse finanziarie assegnate a ciascun
Centro di Responsabilita', sottolineando alcuni degli aspetti piu'
significativi dell'intera gestione.
- CdR 1 - Segretariato Generale
Le risorse a disposizione di questo Centro di Responsabilita', la cui
competenza abbraccia il funzionamento degli organi di governo
dell'Istituto (Presidenza, Consiglio di presidenza e Segretariato
generale), nonche' le risorse da destinare al trattamento economico
ed alla formazione del personale di magistratura, sono state
impegnate per circa l'82%. Le economie ammontano complessivamente ad
€ 26.664.871, mentre le somme pagate, a fronte degli impegni assunti,
sono di poco superiori al 78%.
E' da porre in evidenza, a corredo dei dati ora esposti che
nell'ambito di questo CdR sono iscritti due fondi: il capitolo 602 -
fondo di riserva - con una dotazione di € 14.964.986 ed il capitolo
603 - fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi perenti
- con una dotazione di € 10.875.144. La previsione iniziale relativa
a quest'ultimo capitolo di € 6.000.000 (cosi' quantificata in
attuazione dell'art. 9, comma 2, del Regolamento di autonomia
finanziaria) e' stata incrementata per complessivi € 4.875.144. Tale
importo deriva dalla somma algebrica della variazione positiva
effettuata con la manovra di assestamento e delle variazioni negative
correlate alle richieste di reiscrizione dei residui passivi perenti
inoltrate dai titolari dei CdR interessati.
Di conseguenza le economie di gestione ammontano, al netto dei due
Fondi, ad € 824.741. Rimanenze significative si riscontrano in
corrispondenza dei capitoli 101 (-14% rispetto allo stanziamento
iniziale) 152 (- 19% circa) e 421 (- 96% circa) relativi,
rispettivamente, ai compensi di diretta collaborazione, ai gettoni di
presenza e alle indennita' di missione ai componenti del Consiglio di
presidenza ed alle spese per l'organizzazione di convegni, congressi
ecc.
Lo stanziamento del capitolo 411 risulta interamente impegnato. E',
tuttavia, da evidenziare in proposito che, al fine di raggiungere una
gestione piu' efficiente e, nel contempo, piu' economica
relativamente all'attivita' di formazione per i magistrati, per il
2015 si e' proceduto all'accorpamento di tale capitolo di spesa con
quello gestito dal Seminario di formazione permanente facendo
confluire tutte le risorse nel capitolo 423.
Per quel che riguarda i capitoli 201, 202 e 203, relativi al
trattamento economico fondamentale del personale di magistratura, si
precisa che nel corso dell'anno non si e' proceduto ad assunzioni,
mentre si registrano n. 26 cessazioni dal servizio a diverso titolo.
Dall'esame dell'andamento della spesa per stipendi ed oneri accessori
le somme stanziate risultano impegnate al 100%.
E', tuttavia, da evidenziare che, sia per il capitolo 152 (gettoni di
presenza), che per il capitolo 201 (stipendi), gli impegni registrati
sono comprensivi dei risparmi conseguiti in applicazione della
normativa sui tetti stipendiali5, nella considerazione che gli
importi eccedenti vengano versati al Tesoro dello Stato con le
modalita' indicate nelle circolari applicative emanate dalla PCM -
Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 8 del 3 agosto 2012) e dal
MEF - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (n. 30 del
22 ottobre 2012). Da ultimo si precisa che fra gli impegni assunti
sono contabilizzate, in via prudenziale, anche le somme relative a
contenziosi in via di definizione.
-------
(5) articolo 23-ter del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214 e modificato dall'articolo 13 del d.l.
24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89
-------
Lo stanziamento del capitolo 423 e' stato quasi totalmente impegnato
ed i relativi pagamenti presentano una percentuale di impiego molto
contenuta (circa il 7%) in relazione agli stati d'avanzamento dei
progetti formativi. Come gia' illustrato nei precedenti esercizi
finanziari, va al riguardo ribadito che, l'andamento della spesa e'
strettamente collegato ai programmi formativi del Seminario, che si
sviluppano per lo piu' nell'arco di un triennio. Nel corso del 2014
e' continuata regolarmente l'erogazione dell'attivita' in questione,
in coerenza con il programma di formazione 2013 e con quello relativo
all'anno accademico 2014/2015.
Fra le iniziative piu' significative si segnalano:
- incontro di studio di carattere tecnico-pratico in tema di conti
giudiziali svolto nelle due giornate del 13 e 14 gennaio 2014, dal
quale e' scaturito il progetto formativo specialistico in materia di
conti giudiziali;
- corso per i magistrati di nuova nomina (20 neoreferendari e 5
consiglieri di nomina governativa);
- corso di formazione sui contratti pubblici per il personale di
magistratura aperto ai magistrati del controllo e della
giurisdizione;
- corso di formazione in materia di conti giudiziali diretto ai
magistrati dell'area giurisdizione, procura e controllo;
- corso di addestramento professionale (dieci edizioni) erogato con
la collaborazione della DGSia per migliorare il livello di utilizzo
dei due principali applicativi (ConosCo e SharePoint) in uso presso
l'istituto;
- corsi di contabilita' economica;
- corso specialistico sulla Valutazione d'azienda.
Sui capitoli 411 e 423, come gia' evidenziato in precedenti
relazioni, oltre ai compensi per docenze, gravano anche le spese di
viaggio del personale discente e docente.
Si ribadisce, infine, quanto gia' detto in corrispondenza del
capitolo 411 circa la modifica realizzata, per l'esercizio 2015,
nella gestione della formazione del personale di magistratura.
- CdR 2 - Direzione Generale gestione affari generali
Le risorse finanziarie assegnate sono finalizzate al funzionamento
degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione
all'acquisizione di beni e servizi.
I fondi complessivamente impegnati, comprensivi dei residui di
stanziamento (6) di € 2.474.747, sono pari ad € 21.843.656, circa il
79% dello stanziamento definitivo riferito ai vari capitoli del CdR,
con una percentuale di somme pagate che sfiora circa il 72%. Le
economie pari ad € 5.908.760 rappresentano poco piu' del 21% del
totale assegnato al CdR.
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(6) Articolo 36, comma 2, R.D. n. 2440/1923
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Di seguito si procede all'analisi di alcuni capitoli di spesa fra i
piu' significativi per l'esercizio in esame.
Una illustrazione particolare meritano le attivita' connesse alla
razionalizzazione degli spazi e alla loro ricollocazione presso altri
stabili che, nella loro complessita', comportano la contemporanea
ripercussione degli oneri su svariati capitoli di spesa.
Le risorse disponibili sul capitolo 443 hanno permesso di garantire
il necessario buon andamento delle attivita' degli uffici ubicati
nella capitale, pur consentendo, al tempo stesso, una consistente
economia rispetto ai fondi stanziati (€ 604.958). Le somme rimaste da
pagare, pari ad € 279.551, si riferiscono prevalentemente a fatture
pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio.
Su tale capitolo sono state imputate le somme necessarie al
trasferimento del personale dalla sede di via Talli a quella
dell'Edificio Montezemolo. Con tale operazione si e' pervenuti alla
ricollocazione degli Uffici di controllo ed alla conseguente
restituzione all'Agenzia del Demanio degli spazi resi liberi. Presso
l'edificio di via Talli continuera' ad operare il Centro unico per la
fotoriproduzione e la stampa, fino alla conclusione dei lavori di
riqualificazione dell'edificio di via dei Papareschi.
Sul capitolo 445 l'impegno per le spese di manutenzione, riparazione
ed adattamento dei locali e dei relativi impianti e' pari a circa
l'85% dello stanziamento definitivo, con economie, per il restante
15%, realizzate soprattutto grazie all'adesione alla convenzione
Consip, concernente l'erogazione dei servizi attraverso il facility
management, con il quale si ottengono, ad un piu' ridotto costo, una
serie di servizi manutentivi in precedenza articolati su un maggior
numero di contratti.
Il capitolo 446, a sua volta, viene utilizzato per il pagamento delle
spese telefoniche che fanno registrare impegni per complessivi €
432.500 e pagamenti per € 326.514, con
una percentuale di utilizzo, rispetto all'intero stanziamento, del
93% e di pagamento rispetto all'impegnato del 75% circa.
Particolare importanza, in proposito, nell'ambito delle iniziative di
contenimento della spesa, assume il progetto VoiP realizzato in
collaborazione con la DGSia che, in fase di prima applicazione, ha
consentito l'avvio dell'installazione dei telefoni IP nelle sedi di
Roma. In tale ambito si e' proceduto alla sostituzione di tutte le
centrali telefoniche sull'intero territorio nazionale. Il progetto
sta proseguendo in via sperimentale nelle more della sostituzione
della originaria convenzione Consip, che ha costituito oggetto di
annullamento per effetto di apposita pronuncia del giudice
amministrativo.
Per l'esercizio 2014, inoltre, sono state progressivamente dismesse
le apparecchiature fax, in applicazione della normativa di settore
contenuta nel decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito nella
legge 9 agosto 2013, n. 98, di modifica ed integrazione al Codice
dell'Amministrazione Digitale (CAD). A tal proposito, la modifica
della natura della spesa ha comportato, sul capitolo in questione,
l'imputazione dei soli oneri di gestione delle linee telefoniche,
mentre le restanti somme sono state allocate su altri capitoli
gestiti dal CdR 4.
Gli stanziamenti del capitolo 450 vengono utilizzati per far fronte
alle spese relative all'utilizzo ed alla manutenzione dei mezzi di
trasporto. L'importo impegnato ammonta ad € 105.255, con una
percentuale di utilizzo del 65%, mentre risulta un pagato per €
87.486, pari a circa l'83%.
La piena applicazione del piano di riduzione del parco
automobilistico, nel rispetto delle disposizioni in materia, ha
conseguito l'obiettivo previsto di far rientrare la spesa per
l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di
autovetture, nonche' per l'acquisto di buoni taxi, entro il limite
massimo del 50% di quella sostenuta nel corso del 2011.
Sul capitolo 451 relativo alle spese postali si registra un impegno
pari ad € 272.553, che rappresenta circa il 64% dello stanziamento,
con un totale di somme pagate di circa il 95% e conseguenti economie
pari ad € 155.447.
Per quel che riguarda, invece, il capitolo 454 relativo a spese per
interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa che le
risorse disponibili sono state utilizzate per € 459.733, con una
percentuale rispetto allo stanziamento definitivo di circa il 66%, e
pagate per € 217.233, pari a circa il 47% dell'impegnato. L'ammontare
delle economie realizzate su tale capitolo di spesa e' quantificato
in € 240.267.
Relativamente al capitolo 461 si evidenzia che le somme per fitti ed
oneri accessori delle sedi regionali sono state quasi interamente
impegnate, con un pagato rispetto
all'impegnato di circa il 95%. Le esigue economie di € 667 confermano
l'esatta previsione del fabbisogno sul relativo capitolo.
Le risorse stanziate sul capitolo 550, pari ad € 1.500.000, sono
destinate ad interventi per il benessere del personale. E' stata
ultimata l'indagine di customer satisfaction riferita al Servizio di
assistenza sanitaria integrativa. Dall'analisi dei dati raccolti,
l'Amministrazione non ha riscontrato la sussistenza di presupposti
utili alla prosecuzione del servizio. Conseguentemente lo
stanziamento 2014 rappresenta quasi interamente economia di
esercizio.
Per quanto riguarda le risorse relative ai capitoli 740 e 760, queste
si riferiscono all'acquisto di mobili ed arredi, rispettivamente, per
le sedi centrali e regionali. Anche per il 2014 sono stati rispettati
i vincoli di spesa previsti dal comma 141 dell'articolo 1 della legge
24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' 2013). Le forniture,
nei limiti stabiliti, sono state effettuate attraverso il ricorso
alla convenzione Consip. La spesa complessiva, comprensiva anche dei
complementi d'arredo, e' pari ad € 306.526. Per contro i capitoli 742
e 762, istituiti nell'ambito dello schema di bilancio di previsione
per il 2014, per effetto dello sdoppiamento dei sopracitati capitoli
(740 e 760), si riferiscono alle spese per attrezzature ed
apparecchiature non informatiche. Complessivamente le somme impegnate
ammontano ad € 295.738.
Da ultimo sul capitolo 790, a fronte di un impegno effettivo di €
1.969.144 per spese di ristrutturazione e manutenzione straordinaria
degli edifici della Corte, calcolato sulla previsione definitiva al
netto dei residui di stanziamento (€ 2.274.747), si riscontra una
percentuale di pagato di poco superiore all'84%.
Per le sedi regionali si evidenzia la sede di Venezia, presso la
quale il competente Provveditorato ha aggiudicato definitivamente la
gara relativa ai lavori di recupero e messa a norma dei locali e
degli impianti dello storico Palazzo dei Camerlenghi. Il progetto
esecutivo, aggiornato secondo le indicazioni suggerite dalla
Soprintendenza e dall'Amministrazione, e' stato approvato dal
Comitato Tecnico Amministrativo (CTA). I lavori sono iniziati nel
corso del 2014 e termineranno, presumibilmente, entro l'esercizio
2016.
Va, ancora, rappresentato che il Provveditorato alle OO.PP. per il
Piemonte e la Valle d'Aosta ha aggiudicato l'appalto relativo ai
lavori di riqualificazione, recupero conservativo, ristrutturazione
straordinaria e messa a norma della porzione immobiliare demaniale di
Torino (Archivio deposito ex Gallettificio militare di via Modena),
che
l'Agenzia del Demanio ha assegnato in uso governativo alla Corte con
relativa consegna dei lavori.
- CdR 3 - Direzione Generale gestione risorse umane e formazione
Il CdR gestisce le risorse necessarie alla corresponsione del
trattamento economico fondamentale ed accessorio a favore del
personale contrattualizzato e del correlato versamento degli oneri
contributivi ed erariali, gravanti sugli stessi, nonche' alla
erogazione delle attivita' formative destinate allo stesso personale.
I responsabili dei servizi appartenenti alla Direzione generale in
questione hanno impegnato piu' del 98% delle somme disponibili e
pagato poco piu' dell'80% del totale. Le economie rappresentano uno
scarso 2% dello stanziamento complessivo, attestandosi ad €
1.533.360.
Relativamente ai capitoli 251 - 252 - 253, sui quali trovano
imputazione le retribuzioni del personale amministrativo, gli impegni
assunti si riferiscono al ripianamento dovuto dalla Corte alla Banca
d'Italia, a titolo di rimborso, per l'anticipazione dei trattamenti
stipendiali corrisposti per i mesi da gennaio a novembre 2014,
nonche' per le spese sostenute per i trattamenti fissi ed accessori
dei comandi in, successivamente richiesti, a titolo di rimborso,
dalle Amministrazioni centrali dello Stato.
Infatti, come gia' precisato in precedenti analoghe relazioni, i
trattamenti stipendiali fissi (che si riferiscono anche ai
corrispondenti capitoli di spesa del personale di magistratura)
vengono erogati attraverso la procedura, interamente informatizzata
(Cdc-SPT-BKI), che consente di accreditare gli emolumenti
direttamente ai beneficiari attraverso le modalita' interbancarie
messe a disposizione da Banca d'Italia.
Nel corso dell'esercizio 2014 l'Amministrazione, nel rispetto della
normativa sul turn over, ha proceduto all'assunzione di tutti i
vincitori del concorso a 18 posti di area III - F1 indetto con D.S. 5
luglio 2012 ed all'immissione nel ruolo della Corte, per mobilita',
di n. 31 dipendenti, ai sensi dell'art. 30, comma 2 bis, del decreto
legislativo n. 165/2001. Inoltre si e' anche provveduto
all'assunzione di un dipendente in ottemperanza ad apposita sentenza
del Giudice del lavoro.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso dell'esercizio sono cessate dal
servizio, a vario titolo, n. 49 unita' di personale.
Come per l'anno precedente, quindi, le somme rimaste da pagare si
riferiscono al ripianamento dei conti relativi allo stipendio di
dicembre ed alla XIII mensilita', ai correlati versamenti per
ritenute IRPEF e pertinenti addizionali, ai contributi previdenziali,
nonche' ai rimborsi a favore delle Amministrazioni del comparto
Stato, le cui richieste relative al loro personale comandato presso
l'Istituto, sono pervenute successivamente alla chiusura
dell'esercizio o devono ancora pervenire.
Anche per il 2014, sui capitoli destinati agli emolumenti accessori,
il "pagato" per lavoro straordinario, comprensivo dei compensi per
lavoro notturno e festivo (cap. 260), e' relativo al periodo
gennaio/ottobre e quello per l'indennita' spettante ai centralinisti
non vedenti (cap. 262) si riferisce, a sua volta, ai primi tre
trimestri dell'anno; pertanto le somme rimaste da pagare sono
relative alle liquidazioni dovute per il restante periodo, alle quali
non si e' potuto dar corso stante l'obbligo di rispettare i termini
di chiusura d'esercizio fissati con circolare della RGS n. 25 del 28
ottobre 2014.
Per quel che riguarda il capitolo 261, l'intero stanziamento relativo
al Fondo Unico di Amministrazione (FUA), al netto della somma pagata
a titolo di versamento obbligatorio in conto entrate Tesoro (art. 67,
comma 5, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133), e' stato impegnato al termine
dell'esercizio. La somma resta inutilizzata sulla scia dei ritardi
accumulati nell'ambito del triennio di negoziazione 2012/2013/2014.
Solo nel corso del primo trimestre 2014 sono stati sottoscritti,
infatti, i relativi accordi definitivi, pervenendosi all'auspicato
risultato del riallineamento dei tempi della contrattazione con i
pertinenti periodi temporali di riferimento.
Le risorse allocate sul capitolo 491 sono destinate alla formazione
del personale amministrativo. Al riguardo va rilevato che lo
stanziamento in questione e' stato impegnato per l'83% (pari ad €
545.000 circa), con corrispondenti pagamenti vicini all'81 % (per €
442.000 circa). Il relativo programma formativo e' stato articolato
fra le diverse tipologie di aree corrispondenti alle funzioni ed
all'attivita' disimpegnate dall'Istituto: area del controllo, della
giurisdizione e dell'amministrazione attiva.
Per la funzione di controllo si e' proceduto alla realizzazione di
sette edizioni del corso "Le nuove attivita' di controllo della Corte
dei conti dopo il decreto legge 174/2012", destinato al personale
assegnato alle Segreterie delle Sezioni regionali di controllo, che
hanno riguardato diverse sedi dell'Istituto (Roma, Milano, Napoli e
Palermo), individuate tenendo conto dell'area geografica di
provenienza dei discenti. Questo tipo di formazione ha raggiunto, nel
corso del 2014, 303 unita' di personale. Inoltre, in materia di
"Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli
articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42", si e' tenuto un
primo seminario al quale hanno partecipato n. 17 unita' di personale.
Per quel che riguarda l'area della giurisdizione si e' concluso il
piano di formazione iniziato nel 2013 con l'ultimo modulo del corso
"I conti giudiziali" rivolto a 40 unita' di personale e ne sono state
attivate altre due edizioni per complessive n. 79 unita'.
Infine, per quanto attiene alle iniziative rientranti nell'ambito
dell'amministrazione attiva, a seguito dell'adozione del Piano di
prevenzione della corruzione (7), particolare attenzione e' stata
riservata alla formazione in materia di trasparenza, anticorruzione,
etica e rispetto dei codici di comportamento indirizzata a tutto il
personale dirigenziale ed amministrativo e, nell'ambito della stessa
materia, peculiare cura e' stata rivolta, attraverso l'erogazione di
corsi specifici, alle unita' che svolgono attivita' ritenute
"sensibili", quali quelle contrattuali, di prevenzione e sicurezza,
di reclutamento e progressione di carriera del personale.
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(7) D.P. n. 4 del 28 gennaio 2014
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Nell'esposizione del percorso formativo seguito si inseriscono anche
le iniziative adottate nell'ambito Comitato Unico di Garanzia (CUG),
con particolare attenzione al Mobbing ed alla "Comunicazione", e,
piu' in generale le iniziative dirette all'obiettivo di migliorare il
benessere dei lavoratori.
L'impegno formativo ha riguardato, altresi', in special modo, oltre
ai corsi di lingua inglese, le seguenti materie:
a) biblioteca;
b) rapporto di lavoro;
c) trattamento economico;
d) controllo di gestione;
e) contratti pubblici;
f) contenzioso;
g) sicurezza aziendale;
h) procedure relative al cerimoniale.
Anche per quel che riguarda la formazione del personale
amministrativo si ricorda che sul relativo capitolo di spesa, oltre
ai compensi per docenze, gravano le spese di viaggio dei discenti e
dei docenti.
- CdR 4 - Direzione Generale Sistemi informativi automatizzati
Il CdR gestisce tre capitoli di spesa, di cui due di parte corrente
(431 - 437) ed uno di parte capitale (700). Al termine dell'esercizio
risulta impegnato quasi il 100% dello stanziamento complessivo
iniziale, anche se tale percentuale e' comprensiva di residui di
stanziamento provenienti dal capitolo 700 per un importo di €
15.780.883. A fronte del totale impegnato sono stati effettuati
pagamenti per circa il 21%. Le economie pari ad € 8.211 rappresentano
una percentuale risibile rispetto allo stanziamento complessivo. Si
conferma quindi il medesimo andamento degli esercizi precedenti.
Preliminarmente va osservato che nel corso dell'anno la DGSia ha
proseguito nell'opera di revisione delle procedure di spesa, al fine
di ridurre la formazione dei residui passivi di bilancio, fenomeno
particolarmente significativo in questo settore. Il relativo accumulo
e' da collegarsi, come ripetutamente segnalato nel corso dei
precedenti esercizi, alle peculiari caratteristiche dei contratti
aventi ad oggetto servizi informatici che si articolano, per lo piu',
su diverse annualita'.
In concreto, poiche' si verificavano dei disallineamenti fra le
risorse finanziarie assegnate al singolo progetto e quelle
effettivamente utilizzate, sin dall'esercizio 2012 la DGSia ha
individuato quale atto giustificativo dell'impegno di spesa il Piano
c.d. "IT", ossia il documento, approvato con provvedimento del
Responsabile della spesa, nel quale sono periodicamente definite le
iniziative, da attivare nel corso dell'esercizio di riferimento,
concordate fra Amministrazione e Sogei. Questa procedura consente un
migliore monitoraggio della spesa.
Tuttavia, dall'analisi dell'andamento dell'attivita' realizzata,
rispetto alle previsioni definitive relative alle spese per
investimenti per lo sviluppo del sistema informativo (cap. 700) si
evidenziano differimenti e, quindi, mancati utilizzi dei fondi,
dovuti, in quantita' assai significativa, ai ritardi, assolutamente
non prevedibili, nell'aggiudicazione delle gare gestite dalla Sogei,
competente per la predisposizione della documentazione di gara e
dalla Consip in qualita' di stazione appaltante, che si presentano
sempre piu' ampi e generalizzati, destando particolare preoccupazione
per le patologie gestionali e contabili che da essi si originano,
senza che questo Istituto abbia alcuna possibilita' di impedirli o,
quanto meno, di contenerli. Tali ritardi, il cui incremento e la cui
cronicizzazione si sono verificati in particolare verso la fine dello
scorso anno, in coincidenza della ristrutturazione organizzativa tra
le due societa' partecipate, sono dovuti ai cambiamenti organizzativi
intervenuti in Sogei e Consip, all'oggettiva difficolta' strutturale,
evidenziata da Consip, di portare a compimento con tempestivita'
l'ampia mole di lavoro ad essa affidata, oltreche' alle tante
incombenze da ricollegare al codice degli appalti e alla presenza di
frequenti ricorsi.
Quanto sopra esposto fa si' che l'Amministrazione si trovi spesso
costretta a sopperire ai ritardi limitando la spesa alle esigenze di
mera continuita' dell'attivita' ordinaria, appena sufficiente a
garantire il corretto funzionamento dei sistemi operativi in
gestione. Peraltro, gia' i residui di stanziamento del 2013
risentivano in parte di questo fenomeno, che si e' accentuato
sensibilmente nel corso dell'esercizio in esame, e si annuncia ancor
piu' dirompente a partire dall'anno 2015 in corso.
Altro elemento di riflessione con riguardo alle difficolta' di
pianificazione della spesa nel settore informatico e' costituito
dalle rilevanti e spesso urgenti richieste di informatizzazione di
procedure provenienti dai responsabili delle diverse funzioni
istituzionali, anche in conseguenza dei molteplici interventi
normativi che indirettamente modificano le aree di intervento e le
modalita' di impostazione delle attivita', per la cui attuazione, al
fine di raggiungere la soluzione piu' valida, sono necessari onerosi
e imprevedibili studi di fattibilita', la cui effettuazione viene
talora a concentrarsi al termine dell'esercizio finanziario.
L'esame approfondito dei capitoli di spesa evidenzia che il capitolo
437 e' stato impegnato quasi interamente, a fronte di un pagato di
circa il 46%. Per il capitolo 700 l'impegno effettivo di € 9.674.856
e' pari al 38% della disponibilita' al netto dei residui di
stanziamento. Su tale ultima somma si riscontra una percentuale di
pagato di circa il 12%. L'andamento dei pagamenti e' dovuto, in
parte, al ritardo con il quale le ditte interessate presentano le
proprie fatture e, in parte, alle obbligazioni derivanti dai
contratti di sviluppo e manutenzione dei sistemi informativi, per i
quali le spese dell'ultimo trimestre vengono fisiologicamente
liquidate al c/residui dell'anno successivo.
Gli interventi di maggiore rilevanza, che non esauriscono l'attivita'
complessivamente svolta nel corso dell'anno, sono stati i seguenti:
1. Svolgimento di attivita' mirata ad accreditare l'Istituto come
leader della corretta gestione delle strutture di erogazione dei
servizi IT, per pervenire alla riduzione del numero dei data center
pubblici. L'obiettivo dell'Amministrazione e' quello di ricercare
ulteriori forme di cooperazione e collaborazione con altre
Istituzioni finalizzate a realizzare i suddetti piani di riduzione,
gestire e definire l'esistente convenzione con il CNEL, attraverso la
realizzazione del progetto esecutivo di inclusione del data center
del medesimo.
Per queste ultime attivita' il principale vincolo e' risultato quello
temporale, stante l'iter di approvazione della riforma costituzionale
che prevede la soppressione del CNEL.
Sono state portate a completamento le attivita' che hanno consentito
di far accedere l'utenza del Consiglio stesso ai propri servizi ICT
tramite le infrastrutture della Corte; di conseguire lo spostamento
nel data center Cdc delle strutture fisiche previste dal piano
iniziale; di pianificare, conseguentemente, lo spegnimento definitivo
del data center della sede di via Lubin.
Tale iniziativa viene considerata di apertura alla definizione e
stipula di ulteriori convenzioni; il che presuppone l'avvio di un
progetto di delocalizzazione del data center di via Baiamonti con
Sogei e l'incremento delle collaborazioni con l'AgID, la stessa
Sogei, le Universita' e le altre istituzioni sui fondamentali temi
legati alla sicurezza informatica ed alla difesa delle proprie
infrastrutture IT.
2. Realizzazione di un unico Sistema informativo di Controllo della
Finanza pubblica, gestionale e conoscitivo, che includa i dati
relativi alla finanza statale, locale e previdenziale, nonche' quelli
inerenti ai bilanci dei principali enti pubblici cui lo Stato
contribuisce in via ordinaria.
Nell'ambito della finanza territoriale e' in corso la completa
realizzazione dei sistemi previsti dal d.l. n. 174/2012 (convertito
con legge n. 213/2012) quale, in particolare, il sistema unificato
per la finanza territoriale e lo sviluppo del nuovo sistema per
l'acquisizione dei questionari per i collegi dei revisori contabili
delle Regioni.
- Il sistema SIRTel (Sistema Informativo per la Rendicontazione
Telematica), e' stato adattato alla normativa vigente ed il Data mart
di Finanza Locale, all'interno del sistema conoscitivo, e' stato
conseguentemente adeguato per far fronte a tali modifiche. Ha avuto,
cosi', avvio l'acquisizione della rendicontazione contabile degli
Enti Locali sul sistema SIRTel, nel rispetto del calendario indicato
nella Delibera n. 8/2014 della stessa Sezione.
- Nell'ambito del SIQuEL (Sistema informativo questionari degli enti
locali) e' stato rilasciato in esercizio il questionario afferente al
consuntivo 2013 per tutti gli enti locali, ad esclusione di quelli
delle Regioni a statuto speciale della Valle d'Aosta e Friuli Venezia
Giulia, mentre i questionari del 2014 sono in corso di analisi e la
loro realizzazione e' stata differita al 2015.
Sono stati organizzati incontri formativi per le sezioni regionali
del Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige.
- Per quanto concerne le Regioni, coerentemente con quanto
programmato, e' stato rilasciato in esercizio il sistema rinominato
ConTe (Contabilita' Territoriale) per l'acquisizione telematica dei
questionari allegati alle linee guida delle Regioni. Il sistema ConTe
propone agli organi di revisione economico-finanziaria delle Regioni
nuovi schemi di relazione sui consuntivi regionali, strutturati in
questionari che consentono la compilazione on-line ed il successivo
invio alla Corte dei conti, utilizzando un modello analogo a quello
gia' collaudato per gli enti locali (SIQuEL). E' stata conclusa con
successo presso la Sezione regionale di controllo Lombardia una
specifica attivita' formativa a distanza sulle nuove funzionalita'.
Sono stati organizzati corsi di addestramento sui Data mart di
finanza locale e statale destinati ai magistrati della Corte dei
conti, che hanno consentito di acquisire una panoramica delle
possibilita' di fruizione del patrimonio informativo costituito dai
dati contabili delle pubbliche amministrazioni e degli organismi
partecipati necessari alle attivita' di referto e controllo.
- Il sistema SICE, nella parte "gestionale", consente una piu'
moderna ed efficace interazione tra la Sezione e gli enti da essa
controllati. Nel 2014 e' stata realizzata una prima implementazione
del sistema conclusasi con il collaudo e la messa in esercizio di
tali nuove funzionalita'.
- Nell'ambito della finanza statale e' in continua evoluzione
l'attivita' di ulteriore integrazione con le aree della Ragioneria
Generale dello Stato e della Banca d'Italia.
I sistemi informativi SICR (Sistema Informativo Controllo e Referto)
e SiCoFiP (Sistema Conoscitivo di Finanza Pubblica) sono stati
concepiti per consentire la realizzazione di un efficace Sistema di
Controllo della Finanza Pubblica. Il SICR e' un sistema informativo
integrato con quelli della RGS e della Banca d'Italia, ed e' stato
progettato e realizzato per seguire le fasi di formazione, gestione e
consuntivazione del bilancio dello Stato ed assicurare, in generale,
il controllo sull'esecuzione dello stesso.
3. Realizzazione del reale passaggio dalla carta al digitale.
Il processo di dematerializzazione vede tutta l'Amministrazione
impegnata su numerosi fronti paralleli, molti dei quali legati ad una
capillare diffusione dei sistemi di collaborazione e gestione
documentali recentemente introdotti. Questi prevedono una loro
crescente autonoma utilizzazione, contando sulla facilita' d'uso e
sulla portabilita' degli strumenti messi a disposizione.
A tal fine sono state avviate numerose iniziative di formazione per i
magistrati con lo scopo di mettere a loro disposizione tutte le
potenzialita' dei sistemi ed aumentare, conseguentemente, la
possibilita' di collaborazione tra gli stessi.
Siti specializzati e micro applicazioni sono ormai presenti in tutte
le aree istituzionali e coinvolgono personale di tutte le sedi, sia
centrali che regionali. Ne e' un esempio il sistema SiReCo realizzato
per l'acquisizione e la gestione dei conti giudiziali. Il suo
utilizzo consente l'automatizzazione della registrazione degli agenti
contabili tenuti al deposito del conto e, contestualmente, alimenta
una banca dati degli stessi agenti, permettendo l'autenticazione
degli Enti e delle Ragionerie e l'inoltro in forma digitale dei conti
giudiziali comprensivi degli allegati, attraverso un modello
contabile di riferimento. L'insieme di tali operazioni consente di
acquisire i conti giudiziali nei sistemi informativi della Corte dei
conti, rendendoli disponibili per le successive attivita' di analisi
e monitoraggio. Tutto cio' permette di realizzare la duplice esigenza
di rendere meno gravosa la fase di invio del conto e l'attivita' di
analisi e monitoraggio dei dati contabili, nonche' di risolvere il
problema logistico legato al deposito e alla gestione pluriennale
della voluminosa documentazione inviata.
La soluzione realizzata e' stata sperimentata presso le sedi pilota -
Sezione Giurisdizionale per il Veneto e Sezione Giurisdizionale per
l'Abruzzo - e, da novembre 2014, e' iniziata la fase di divulgazione
graduale del sistema a tutte le restanti Sezioni, tramite
l'erogazione di un piano formativo per gli utenti interni alla Corte
dei conti.
Contestualmente, nel pieno rispetto degli interventi volti al
contenimento della spesa, e' in corso di esecuzione il piano di
diffusione e sviluppo di micro applicazioni volto anche al
rinnovamento e riduzione di quelle esistenti ed alla dismissione di
programmi basati su tecnologie obsolete.
4. Sviluppo della sicurezza IT per la salvaguardia del patrimonio
informativo dei sistemi dell'Istituto.
La crescita esponenziale dei servizi ICT erogati dalla Corte e la
centralita' crescente degli stessi in tutti i processi istituzionali
rende sempre piu' importante porre in atto adeguati sistemi di
salvaguardia del proprio patrimonio informativo, andando oltre la
semplice adesione a quanto previsto dal CAD in termine di sicurezza
dei sistemi informativi della P.A.
In tale direzione la Corte ha realizzato un proprio sito di disaster
recovery presso la sede MEF de "La Rustica" ed ha introdotto un
sistema di business continuity per il proprio sistema di posta
elettronica e per le pagine statiche del sito istituzionale.
La crescita costante degli attacchi informatici, sempre piu'
sofisticati, ha reso indispensabile il potenziamento dei sistemi di
difesa ed il loro costante aggiornamento. L'Istituto si e' fatto
promotore, anche in questo ambito, di un progetto di collaborazione
con l'AgID, l'Universita' "La Sapienza" ed altre organizzazioni per
la realizzazione di un sistema comune di difesa ed ha aderito ad un
progetto condiviso con Sogei per l'attuazione di un unico sistema di
protezione informatica.
- Parte III - Gestione dei residui
- Residui attivi
Per quel che riguarda la gestione dei residui attivi, si precisa che
le risorse relative al finanziamento dovuto dal MEF sono state
interamente riscosse. Il minore accertamento di € 1.213.893 e' la
conseguenza dei tagli disposti sugli stanziamenti messi a
disposizione della Corte dei conti.
Sul capitolo 120, fra le entrate eventuali, risultano introitate
anche somme relative al rimborso delle spese condominiali, relative
ad anni pregressi, anticipate dall'Amministrazione per l'immobile di
Palermo, che e' a totale carico della Regione Sicilia. Analoga
procedura, adottata per la locazione dello stesso immobile, che
vedeva i rimborsi confluire sull'apposito capitolo 122, e' stata
modificata dal 2012 trasferendo alla Regione stessa l'onere di
provvedere direttamente alla spesa.
Sul capitolo 125 affluiscono le somme dovute alla Corte dei conti, a
titolo di rimborso, da parte delle Regioni per gli oneri anticipati
per competenze fisse ed accessorie ai Consiglieri di nomina
regionale, di cui all'articolo 7 della legge n. 131/2003. Si
riscontra, in proposito, un maggiore accertamento pari ad € 93.484.
Le somme rimaste da riscuotere sul capitolo 126, derivanti dai
compensi versati ai sensi dell'articolo 61, comma 9, della legge n.
133/2008, sono pari ad € 5.485. L'importo risulta gia' presente, a
fine esercizio, sull'apposito capitolo di entrata del MEF, ma non
ancora riversato sul relativo capitolo di entrata della Corte dei
conti.
- Residui passivi
In relazione alla gestione dei residui passivi, si rileva
un'utilizzazione degli stessi che si attesta intorno al 59% delle
somme rimaste da pagare negli esercizi precedenti. All'inizio
dell'anno, infatti, l'importo complessivo dei predetti residui
risultava essere di € 109.798.108; considerate le somme pagate nel
corso dell'anno, pari ad € 64.864.719, le riduzioni derivanti dai
minori impegni per € 1.896.465 e dai residui perenti per €
25.661.886, le somme rimaste da pagare, pari ad € 17.375.038,
corrispondono a circa il 16% dei residui accertati.
A proposito del consistente importo rappresentato dai residui
perenti, anche per l'esercizio esaminato sono evidenti gli effetti
prodotti dalla legge n. 111/2011, che ha ridotto a due anni i termini
di conservazione dei residui sia di parte corrente che in conto
capitale.
Di seguito si espongono alcune osservazioni sui dati analizzati
relativamente a ciascun Centro di Responsabilita'.
In merito al CdR 1 i pagamenti effettuati raggiungono l'81% circa
dell'importo accertato. Le somme rimaste da pagare, in generale, sono
di entita' minima ad eccezione di quelle indicate in corrispondenza
dei capitoli relativi agli stipendi (capp. 201, 202 e 203) per
effetto delle intervenute norme di riduzione degli stessi che hanno
generato rimanenze sulle risorse impegnate che sono mantenute in
bilancio in attesa di una completa stabilizzazione delle disposizioni
normative e di eventuali contenziosi, di quelle relative al cap. 423
concernente la formazione, gestito dal Seminario di formazione
permanente, per il quale la percentuale d'impiego dei residui risulta
abbastanza limitata.
Nel CdR 2 i pagamenti complessivamente effettuati, sia per i capitoli
destinati agli uffici della sede centrale che di quelli regionali,
superano il 16%. Anche in questo caso i residui da liquidare sono
generalmente di entita' contenuta ad eccezione di quelli imputati ai
sottoelencati capitoli.
Sul capitolo 443 relativo alle spese di funzionamento degli uffici
centrali, l'importo rimasto da pagare si attesta su una percentuale
del 38%. Il successivo capitolo 445, relativo alle spese per
manutenzione ed adattamento delle sedi, dei locali e degli impianti
presenta un pagato di € 1.267.947, mentre per le somme rimaste da
pagare ci si attesta su € 275.287.
Per il capitolo 790 i fondi sono stati utilizzati in minima parte,
poiche' i lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi della
Corte, sia centrali che regionali, richiedono tempi lunghi di
realizzazione con scadenze contrattuali pluriennali.
Per il CdR 3 si rileva l'impiego dei residui nella misura di circa il
77%. Per quanto riguarda, in particolare, il capitolo 251 si precisa
che l'importo rimasto da pagare si riferisce alle somme occorrenti
per le liquidazioni dei trattamenti residuali (per competenze fisse
ed accessorie) del personale collocato a riposo negli anni
precedenti.
Sul capitolo 261 relativo al FUA e' stato pagato quasi il 63%
dell'intera somma accertata. La somma pagata si riferisce alle
competenze accessorie erogate a seguito della definizione della
contrattazione decentrata 2012 e ad un acconto sull'indennita' di
produttivita' collettiva per il 2013.
Per il CdR 4 i residui accertati per € 34.764.438 sono stati pagati
in misura superiore al 67%. Restano, quindi, da pagare € 6.886.927,
con un marginale miglioramento rispetto all'esercizio precedente, nel
quale si erano registrati pagamenti per il 66%.
Per quel che concerne l'ammontare dei residui perenti, nonche' i
relativi provvedimenti presidenziali emessi nel corso dell'anno, si
rimanda al dettaglio dell'allegata Tabella D.
Riepilogo gestione competenza
A completamento di quanto illustrato nella presente relazione si
riporta qui di seguito la sintesi della gestione finanziaria di
competenza dell'esercizio 2014 che si e' conclusa con i seguenti
risultati:
Entrate
1) Fondo per il funzionamento della C.d.c. € 274.355.999
Altre entrate € 2.973.923
Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844
Spese
Spese impegnate € 301.902.462
Economie € 34.115.202
L'avanzo di competenza, quale risultato differenziale fra le entrate
accertate (€ 331.817.766) e le spese impegnate (€ 301.902.462)
ammonta ad € 29.915.304 che, sommato alle riduzioni degli impegni di
anni precedenti pari ad € 1.896.465, ai residui perenti pari ad €
25.661.886, ai minori accertamenti delle entrate per € 942.959,
determinano l'avanzo di amministrazione che risulta definitivamente
quantificato in € 56.530.696.
4. Bilancio di cassa
Occorre preliminarmente evidenziare che il Regolamento di autonomia
finanziaria ha introdotto, anche per la Corte dei conti, l'obbligo di
adottare, accanto al bilancio di competenza, un bilancio di cassa.
Pertanto, dall'esercizio finanziario 2013, si e' redatto il primo
bilancio di previsione di cassa, anche se abitualmente in occasione
della redazione del conto consuntivo si e' da sempre provveduto, in
parte, ad esporre i dati relativi alla cassa attraverso la
presentazione del dettaglio, per ciascun capitolo di entrata e di
spesa, delle somme riscosse e di quelle pagate.
Con riferimento piu' specifico al rendiconto di cassa 2014, di cui al
relativo schema (quadro riepilogativo e allegato tecnico), questo,
coerentemente con le scritture contabili risultanti dal sistema SIRGS
(Sistema integrato Cdc/RGS/BKI), dal SICR, nonche' dai saldi dei
conti intestati alla Corte dei conti accesi presso la Tesoreria
centrale, ne rappresenta la relativa dotazione costituita, per
ciascun capitolo, dallo stanziamento iniziale, piu'/meno le
variazioni a qualsiasi titolo avvenute in corso d'anno e l'ammontare
dei residui provenienti dagli esercizi precedenti.
Per quanto concerne le entrate occorre precisare che, nel relativo
schema, vengono esposte come incassate tutte le somme effettivamente
affluite sul conto di tesoreria intestato all'Istituto. La differenza
tra il previsto da incassare e l'incassato effettivo e' data
unicamente dagli eventi positivi o negativi non prevedibili
all'inizio dell'anno, ma accertabili solo in sede di consuntivo.
Per le spese si evidenziano, invece, come per l'esercizio precedente,
due diverse
tipologie di scostamenti fra i pagamenti emessi ed i pagamenti
realmente effettuati:
- sui capitoli relativi a competenze fisse ed accessorie a favore del
personale, nei
quali risultano ritenute pagate, ma non ancora versate ai rispettivi
enti creditori;
- sui capitoli relativi all'acquisizione di beni e servizi effettuati
attraverso ordini di
accreditamento, sui quali risultano le riduzioni di fine anno.
Riepilogo gestione di cassa
Si procede qui di seguito all'esposizione del riepilogo generale
relativo al bilancio di cassa 2014:
Somme incassate
Fondo per il funzionamento della Cdc € 274.454.206
Altre entrate € 2.759.991
Avanzo di amministrazione dell'anno 2013 € 54.487.844
Pagamenti
Titoli di pagamento emessi € 280.750.687
Pagamenti effettuati € 278.222.811
Somme rimaste da versare e/o riduzioni OO.AA. € 2.527.876
Pertanto, l'avanzo di cassa e' pari ad € 161.529.002.
Tale dato e' la risultante della consistenza iniziale della cassa al
1° gennaio 2014, pari ad € 162.537.616, maggiorata dalle somme
incassate, al netto dell'avanzo di amministrazione, che ammontano ad
€ 277.214.197 e decurtata dei pagamenti effettuati nel corso
dell'anno per un importo di € 278.222.811.
5. Patrimonio
Per quanto riguarda l'inventariazione dei beni patrimoniali e la
relativa attivita' di verifica della consistenza e movimentazione dei
beni, si sottolinea che il programma informatico gia' in uso, che
presentava notevoli limitazioni, e' stato progressivamente sostituito
dal nuovo applicativo, utile per facilitare la gestione del materiale
di facile consumo e per consentire il dialogo con il sistema
integrato SICOGE, utilizzato sia per la contabilita' finanziaria che
per quella economica. Tale sistema, collaudato nel mese di dicembre
2013, e' stato gestito, in via sperimentale, per tutto il 2014.
Si commentano di seguito gli allegati al conto finanziario 2014
relativi all'inventariazione dei beni.
La Nota illustrativa, che accompagna gli allegati contenenti i dati
relativi alla gestione dei beni patrimoniali, ne pone in rilievo la
movimentazione nell'esercizio, anche per quanto attiene ai beni
dichiarati "fuori uso" e a quelli iscritti nel registro dei beni
durevoli.
La gestione patrimoniale, nel confermare l'andamento decrescente
dell'ultimo triennio, fa registrare un valore complessivo che si
attesta ad € 11.832.433. L'importo dei beni acquisiti nell'anno
ammonta ad € 972.723 ed e' costituito da acquisti per € 961.441, piu'
un aumento a titolo di donazioni pari a € 13.610, da uscite per €
1.190 dovute a dismissioni per fuori uso ed € 1.138 per
insussistenze. Pertanto l'asse patrimoniale presente in inventario,
come sopra descritto, si attesta su un valore complessivo che risulta
in diminuzione rispetto all'anno precedente di € 278.881.
Si osserva, infine, che gli ammortamenti eseguiti hanno prodotto lo
spostamento di n. 2.648 beni dall'inventario al registro dei beni
durevoli, con un abbattimento contestuale dell'asse patrimoniale pari
ad € 1.251.604.
6. Considerazioni finali
A conclusione di quanto sopra esposto, si passa ora ad analizzare i
dati presenti nella Tabella n. 2, nella quale si osserva che le spese
non rimodulabili rappresentano il 78% dell'intero stanziamento
impegnato. Si precisa in proposito che, relativamente
all'utilizzazione delle predette risorse, le spese per il personale
risultano, come per i precedenti esercizi finanziari, prevalenti
rispetto alle altre, con una percentuale che supera il 77% del totale
impegnato.
Le spese rimodulabili si attestano a circa il 12% delle somme
impegnate nell'anno in esame.
Per quanto riguarda gli investimenti, nel corso del 2014 si e'
verificata una inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti,
nei quali si era registrato una discreta riduzione. Si passa,
infatti, da un 9% circa del totale impegnato nel 2013, ad un 10%
nell'esercizio in questione.
L'allegata Tabella n. 3 evidenzia, invece, l'andamento della gestione
finanziaria dell'ultimo quinquennio; da tale rappresentazione risulta
che l'ammontare delle risorse finanziarie a disposizione
dell'Istituto subisce un progressivo aumento dal 2010 al 2012, a
fronte di una rilevante flessione per gli anni successivi e, in
particolare, per il 2014.
Nel corso dell'anno esaminato, si conferma la tendenza gia'
manifestatasi nei quattro esercizi trascorsi ad una eccedenza delle
risorse accertate rispetto a quelle impegnate.
Siffatto andamento, che con interventi correttivi si e' cercato di
modificare gia' nei precedenti esercizi, non pare assumere, in ogni
caso, aspetti patologici in quanto e' in larga parte da ricondurre a
due diversi profili: l'uno di origine interna connesso all'autonomia
riconosciuta dall'ordinamento alla Corte, l'altro esterno riferibile
alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili questi,
peraltro, strettamente collegati tra di loro.
Quanto al primo profilo, e' da considerare che l'autonomia
finanziaria della Corte, alla cui spesa contribuisce lo Stato con
fondi ad essa assegnati, consente di poter conservare in bilancio le
disponibilita', distribuite e modulate nel proprio documento di
previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali secondo gli
indirizzi da essa determinati, ma non impegnate al termine
dell'esercizio e, pertanto, di utilizzarle per le esigenze degli
esercizi successivi.
Il secondo fattore e', come detto, costituito dal succedersi, negli
anni piu' recenti, di disposizioni normative che pongono limiti,
diretti o indiretti, alla spesa delle pubbliche amministrazioni in
molti suoi settori di intervento: dai consumi intermedi, al
personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare.
Per l'esercizio in esame si riscontra un leggero aumento dell'avanzo
di amministrazione che viene quantificato in circa € 56.531.000
nonostante le significative riduzioni degli stanziamenti. L'aumento
e' dovuto, infatti, all'attenta politica di contenimento della spesa
adottata non solo in attuazione della normativa di settore ma anche,
e soprattutto, per le scelte gestionali dell'Amministrazione.
Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese
- dello schema allegato, suddivisi per classificazione economica, i
valori degli impegni relativi alle spese per il personale
(comprendenti emolumenti fissi ed accessori) si attestano ad €
234.914.017, mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di
beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili che non
rimodulabili) si attestano ad € 36.328.065; quelli in c/capitale
risultano pari ad € 30.533.869, mentre € 126.511 sono relativi ad
interventi ed oneri comuni. Le economie della gestione finanziaria
2014 sono quantificate in € 34.115.202 e vanno ad alimentare l'avanzo
di amministrazione.
Inoltre, per cio' che riguarda gli importi indicati nella Tabella
n.1, relativi alla distribuzione della spesa per funzione-obiettivo,
si evidenzia che la maggior parte delle spese (82,16%) sono assorbite
dalle due funzioni istituzionali della giurisdizione e del controllo.
Quest'ultima, che presenta una percentuale complessiva del 41,40%,
mostra una proporzione, a livello regionale (compresa la Sezione
regionale Lazio), di quasi due terzi rispetto a quella centrale.
Analogo andamento si registra per le attivita' giudicante e
requirente che, su una percentuale complessiva del 40,76%, a livello
regionale mostrano una proporzione leggermente superiore ai quattro
quinti rispetto a quella centrale.
Un accenno particolare va fatto in ordine alle disposizioni
intervenute in materia di tempestivita' dei pagamenti, introdotte
dall'art. 33 del d. lgs. 14 marzo 2013, n. 33, modificato
dall'articolo 8 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla
legge 23 giugno 2014, n. 89, a seguito delle quali e' stato emanato
il D.P.C.M. 22 settembre 2014 recante piu' dettagliate indicazioni
sulle modalita' di pubblicazione degli indicatori di tempestivita'
dei pagamenti. In ottemperanza alle suddette disposizioni, per l'anno
2015 le scritture saranno adeguate a fornire piu' puntuali dati
associati a precisi indicatori di tempestivita' che verranno, nel
rispetto della normativa, debitamente pubblicati con la prescritta
cadenza trimestrale. Per quanto riguarda l'esercizio 2014, si puo'
comunque affermare che l'amministrazione non fa registrare ritardi
nei pagamenti che sono stati effettuati tutti nei termini prescritti
dalla norma o dalle clausole contrattuali, salvo i casi che hanno
richiesto legittime sospensioni dovute alla necessita' di acquisire
ulteriori elementi o documentazioni a garanzia della esigibilita' del
credito.
Si dichiara, infine, che la gestione della spesa si e' mantenuta nei
limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di
fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.
Il Dirigente generale Il dirigente del
Matilde Farina Servizio Bilancio e Contabilita'
Angela Pozzuoli
Visto, si autorizza
Il Segretario generale
Fabio Viola
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CORTE DEI CONTI
CONTO FINANZIARIO
RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico