Data: 2015-06-15 20:24:52

DIRETTIVA antincendio boschivo per la stagione estiva 2015

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
COMUNICATO
[color=red][b]Attivita'  antincendio  boschivo  per  la  stagione  estiva  2015.
Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu'
efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi
conseguenti. (15A04639) [/b][/color]
(GU n.136 del 15-6-2015)



                                  Al Presidente della regione Abruzzo

                              Al Presidente della regione Basilicata

                                Al Presidente della regione Calabria

                                Al Presidente della regione Campania

                          Al Presidente della regione Emilia-Romagna

                    Al Presidente della regione Friuli Venezia Giulia

                                    Al Presidente della regione Lazio

                                  Al Presidente della regione Liguria

                                Al Presidente della regione Lombardia

                                  Al Presidente della regione Marche

                                  Al Presidente della regione Molise

                                Al Presidente della regione Piemonte

                                  Al Presidente della regione Puglia

                                Al Presidente della regione Sardegna

                                Al Presidente della regione Siciliana

                                  Al Presidente della regione Toscana

                                  Al Presidente della regione Umbria

                            Al Presidente della regione Valle d'Aosta

                                  Al Presidente della regione Veneto

                    Al Presidente della provincia Autonoma di Bolzano

                    Al Presidente della provincia Autonoma di Trento

                              e, p.c.


Al Sottosegretario di Stato del Ministero per gli affari regionali  e
                                                        le autonomie

                    Al Presidente dell'Unione delle province italiane

        Al Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
    Come noto, la normativa vigente  attribuisce  al  Presidente  del
Consiglio  dei  ministri  il  compito  di  individuare  i  tempi  di
svolgimento delle attivita' antincendio boschivo nel  periodo  estivo
che, per la prossima stagione, avranno inizio il  15  giugno  2015  e
termineranno il 30 settembre 2015.
    Nonostante nelle ultime due stagioni estive il numero di  incendi
e l'estensione delle superfici percorse dal fuoco siano stati  tra  i
piu' bassi degli ultimi 40 anni, le situazioni che si sono verificate
hanno comunque messo in evidenza  la  necessita'  di  un  continuo  e
sinergico  raccordo  fra  tutte  le  risorse,  regionali  e  statali,
disponibili sul territorio nell'ambito del Servizio  Nazionale  della
Protezione Civile.
    Infatti, le attivita' di contrasto  agli  incendi,  che  sono  di
piena responsabilita' regionale, trovano la loro  migliore  efficacia
in un adeguato e pronto  impiego  delle  squadre  di  spegnimento  da
terra, indispensabili e determinanti nella lotta  attiva,  supportato
dall'impiego dei mezzi aerei, regionali ed eventualmente statali, per
le situazioni piu' gravi  e  di  difficile  gestione.  Questa  e'  la
corretta impostazione strategica  della  lotta  attiva  agli  incendi
boschivi, la cui efficacia e' stata ulteriormente verificata dopo  la
notevole riduzione degli assetti della flotta aerea di Stato, operata
a partire dalla campagna estiva antincendio boschivo del 2013.
    Si richiama l'attenzione sul fatto che,  anche  per  la  prossima
campagna estiva, sara' disponibile una flotta  aerea  antincendio  di
Stato con un numero di velivoli in linea con  quello  delle  stagioni
estive  degli  ultimi  due  anni:  con  ogni  probabilita'  saranno
disponibili per l'estate del 2015, allo  stato  attuale,  i  velivoli
Canadair  CL-415,  gli  elicotteri  Erickson  S-64F  e  alcuni  altri
elicotteri, rendendosi comunque necessario  proseguire  nello  sforzo
comune e sinergico  per  ottimizzarne  l'impiego,  innanzitutto,  con
quello delle flotte aeree antincendio regionali.
    Alla luce di quanto delineato,  risulta  evidente  l'opportunita'
che le Regioni, nella programmazione delle attivita' di lotta attiva,
provvedano ad incrementare e innovare le strategie di  impiego  delle
proprie risorse, sia aeree che terrestri,  anche  mettendo  a  fattor
comune,  in  particolar  modo  con  le  Regioni  limitrofe,  i  mezzi
disponibili ed integrando la composizione delle flotte  con  velivoli
che abbiano caratteristiche di impiego differenziate.
    In tale contesto, assumono rilevanza ancora maggiore le attivita'
di prevenzione e di monitoraggio continuo del territorio, in modo  da
consentire un tempestivo e piu' efficace primo  intervento  di  lotta
attiva.
    E' importante ricordare  che  le  attivita'  investigative  e  di
ricerca, condotte dalle autorita' competenti in materia, e consentire
di  individuare  gli  autori  degli  incendi:  cio'  anche  ai  fini
preventivi e della necessaria collaborazione che le  SS.LL.  vorranno
fornire alle autorita' competenti.
    Le SS.LL.  vorranno  altresi'  proseguire  nella  promozione,  ai
diversi livelli territoriali, della diffusione tra i cittadini  della
cultura di protezione civile e delle corrette norme di  comportamento
per la salvaguardia dell'ambiente, evidenziando le gravi  conseguenze
derivanti dagli incendi boschivi.
    Si coglie l'occasione per ribadire  che,  anche  quest'anno,  sul
sito istituzionale del Dipartimento della  protezione  civile,  sara'
reso disponibile un  riepilogo  degli  assetti  regionali  e  statali
dedicati alle attivita' antincendio boschivo. Si invitano, quindi, le
SS.LL. a volere verificare che  le  proprie  strutture  abbiano  gia'
provveduto  all'invio  delle  informazioni  richieste,  secondo  le
modalita' gia' comunicate dallo stesso Dipartimento.
    Alla luce della disamina del fenomeno  incendi  in  Italia  negli
ultimi  anni,  si  rivolgono  infine  alle  SS.LL.  le  allegate
raccomandazioni, parte integrante della presente  comunicazione,  per
un  piu'  efficace  contrasto  agli  incendi  boschivi  e  ai  rischi
conseguenti per la stagione estiva 2015; in proposito si  confida  in
una attenzione tempestiva e puntuale, anche con il concorso di  tutte
le diverse componenti istituzionali chiamate ad intervenire a diverso
titolo,  al  fine  di  garantire  il  coordinamento  della  risposta
organizzativa ed operativa.
      Roma, 11 giugno 2015

                          p. Il Presidente del Consiglio dei ministri
                                Il Sottosegretario di Stato         
                                        De Vincenti                 
                                                            Allegato

ATTIVITA'  ANTINCENDIO  BOSCHIVO  PER  LA  STAGIONE  ESTIVA  2015.
RACCOMANDAZIONI PER UN PIU' EFFICACE CONTRASTO AGLI INCENDI BOSCHIVI,
              DI INTERFACCIA ED AI RISCHI CONSEGUENTI

a) Attivita' di previsione e prevenzione:
    • favorire e garantire un adeguato scambio di informazioni fra le
varie strutture locali, regionali e statuali impiegate a vario titolo
nelle attivita' AIB ed a quelle conseguenti di protezione civile;
    •  utilizzare  le  informazioni  disponibili  presso  i  Centri
Funzionali  Decentrati,  oltre  che  nella  fase  di  monitoraggio  e
sorveglianza  delle  condizioni  meteo,  anche  nelle  attivita'  di
previsione delle condizioni di rischio incendi boschivi  e  favorire,
qualora non presente,  la  produzione  di  uno  specifico  bollettino
incendi cosi' come previsto dal D.M. 20 dicembre 2001. Allo scopo  si
rammenta che, il Dipartimento  della  Protezione  Civile  continua  a
supportare  lo  sviluppo  e  l'aggiornamento  del  proprio  modello
previsionale che e' disponibile per i  Centri  Funzionali  Decentrati
dal 2011;
    • incentivare e sensibilizzare Enti e Societa' che gestiscono  le
infrastrutture,  affinche'  attuino  i  necessari  interventi  di
manutenzione  mirati  alla  riduzione  delle  condizioni  favorevoli
all'innesco  ed  alla  propagazione  degli  incendi,  indicando  come
prioritari  gli  interventi  nelle  fasce  perimetrali  delle  zone
antropizzate, delle infrastrutture strategiche e della rete viaria  e
ferroviaria;
    • supportare e promuovere presso le Amministrazioni  comunali  le
attivita'  di  prevenzione  indiretta,  indicando  come  prioritaria
l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli  percorsi
dal fuoco, cosi' come previsto dall'articolo 10, comma 2 della  legge
n. 353 del 2000, strumento necessario per l'applicazione dei  vincoli
dettati dalla predetta legge. Allo scopo, si rammenta  che  il  Corpo
Forestale dello Stato, per le proprie attivita' di istituto, effettua
i rilievi delle aree percorse dal  fuoco,  rendendole  fruibili  alle
Amministrazioni comunali  attraverso  il  Sistema  Informativo  della
Montagna;
    • definire con le Prefetture - Uffici Territoriali di Governo  ed
i Comuni a maggior rischio l'eventuale  attivita'  di  controllo  del
territorio da parte delle  Forze  dell'ordine,  anche  attraverso  la
definizione di specifiche procedure  di  comunicazione  tra  le  Sale
Operative cosi' da attivare, in particolare nelle aree e nei  periodi
a maggior rischio, un efficace  dispositivo  deterrente,  anche  solo
potenziale, delle possibili cause di innesco;
    • favorire e promuovere ogni azione necessaria  a  potenziare  ed
ottimizzare  l'organizzazione  ed  il  coordinamento  del  personale
appartenente  alle  organizzazioni  di  volontariato,  riconosciute
secondo la  vigente  normativa,  ed  impiegate,  ai  diversi  livelli
territoriali, nelle attivita' di sorveglianza, vigilanza  e  presidio
del territorio, nelle aree e nei periodi di maggior rischio;
    • stabilire, ai sensi dell'articolo 7, comma 6,  della  legge  n.
353 del 2000, anche sulla scorta delle  positive  esperienze  in  tal
senso adottate in alcune realta' italiane,  forme  di  incentivazione
per il personale stagionale  utilizzato,  strettamente  correlate  ai
risultati ottenuti in termini di riduzione delle  aree  percorse  dal
fuoco.
b) Attivita' di pianificazione ai  sensi  della  legge  quadro  sugli
incendi boschivi:
    • provvedere alla revisione annuale del Piano  regionale  per  la
programmazione delle attivita' di  previsione,  prevenzione  e  lotta
attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'articolo 3,  comma  3,
della legge n. 353 del 2000, redatto secondo le linee guida di cui al
D.M. 20 dicembre  2001,  evidenziando  inoltre  le  procedure  ed  il
modello di intervento da adottare anche in situazioni  complesse  che
possono interessare sia le aree boscate che quelle di  interfaccia  e
che possono richiedere l'impiego di  forze  facenti  capo  a  diversi
soggetti;
    • assicurare il  fondamentale  raccordo  tra  il  suddetto  Piano
regionale ed i Piani per i Parchi e le Riserve Naturali dello  Stato,
predisposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, ai sensi dall'articolo 8, della legge n. 353 del 2000;
    • definire, con le societa' di gestione o gli  enti  interessati,
un  adeguato  modello  di  intervento  per  le  aree  particolarmente
sensibili  agli  incendi  come  viabilita'  principale  ed  altre
infrastrutture strategiche che, in caso di evento, possa  limitare  i
rischi per l'incolumita' pubblica e privata.
c) Attivita' di pianificazione di protezione civile:
    • sollecitare e  sostenere  i  Sindaci  nella  predisposizione  e
nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali  di  protezione
civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento  al
rischio di incendi di interfaccia, oltreche' nella definizione  delle
procedure di allertamento del sistema locale  di  protezione  civile,
nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli  di  rischio
di incendi di interfaccia e  nelle  attivita'  di  informazione  alla
popolazione. Stante la peculiarita' del periodo estivo, si raccomanda
altresi'  la  promozione  dell'elaborazione  di  specifici  piani  di
emergenza per gli insediamenti,  le  infrastrutture  e  gli  impianti
turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boscate;
    • provvedere,  ove  possibile,  alla  definizione  di  specifiche
intese ed accordi tra Regioni e Province Autonome,  anche  limitrofe,
nell'ambito delle quali trovare un'appropriata e  coordinata  sintesi
delle  iniziative  volte  ad  assicurare  una  pronta  ed  efficace
cooperazione e condivisione di uomini e  mezzi,  in  particolare  del
volontariato, nonche' di mezzi aerei da  destinare  ad  attivita'  di
vigilanza e di lotta attiva agli incendi boschivi,  sia  in  caso  di
eventi particolarmente intensi  sia  durante  i  periodi  ritenuti  a
maggior rischio.
d) Attivita' di lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e
di gestione dell'emergenza
    • adeguare i dispositivi regionali antincendio,  di  fondamentale
importanza nella prima risposta  e  nel  contenimento  degli  incendi
boschivi e di interfaccia, al regime degli eventi che interessano  il
territorio regionale, anche eventualmente modulandoli e potenziandoli
sia con forze di terra che aeree;
    • formare costantemente  gli  operatori  antincendio  boschivo  a
tutti i livelli, cosi' da  implementare  al  meglio  le  tecniche  di
spegnimento ed aumentare la sicurezza degli operatori stessi;
    • porre il massimo sforzo nel  diversificare  con  mezzi  ad  ala
rotante e ad ala fissa la flotta regionale; tale concetto e' piu' che
mai attuale vista l'effettiva  composizione  della  flotta  aerea  di
Stato, sia in termini  di  assetti  disponibili  sia  in  termini  di
tipologia;
    • assicurare la piena integrazione procedurale e operativa con le
amministrazioni  statali,  centrali  e  periferiche,  in  relazione
all'impiego  sia  di  risorse  strumentali  sia  di  conoscenze
specialistiche,  valutando,  altresi',  il  ricorso  ad  accordi  per
l'utilizzo di figure professionali adeguate alle esigenze  operative,
ove non presenti nella struttura regionale o provinciale;
    • garantire, altresi', l'indispensabile presenza, di un  adeguato
numero di direttori/responsabili  delle  operazioni  di  spegnimento,
dotati di professionalita'  e  profilo  di  responsabilita'  tali  da
consentire l'ottimale coordinamento  delle  attivita'  delle  squadre
medesime con quelle dei mezzi aerei;
    • garantire  un  costante  collegamento  tra  le  Sale  Operative
Unificate Permanenti (SOUP), di cui all'articolo 7,  della  legge  n.
353 del 2000, e le Sale operative  regionali  di  protezione  civile,
laddove non  gia'  integrate,  nonche'  il  necessario  e  permanente
raccordo con il Centro Operativo Aereo Unificato  (COAU)  e  la  Sala
Situazione Italia del Dipartimento della protezione civile, ai  fini,
rispettivamente, della richiesta di concorso  aereo  e  del  costante
aggiornamento sulla situazione a livello  regionale  delle  emergenze
derivanti  dagli  incendi  di  interfaccia.  In  proposito  e'
indispensabile  che  il  COAU  abbia  immediata,  piena  e  costante
visibilita' dell'impiego tattico degli assetti regionali al  fine  di
poter far intervenire le risorse strategiche aeree statali  ove  piu'
necessario in ogni momento. Cio' al fine di  evitare  diseconomie  in
continui  spostamenti  attraverso  la  Penisola  e  di  rendere  piu'
tempestivo ed efficace l'intervento;
    • assicurare, cosi' come previsto dall'articolo 7 comma 3,  della
legge n. 353  del  2000,  un  adeguato  assetto  della  propria  SOUP
prevedendone un'operativita' di  tipo  continuativo  nei  periodi  di
maggior rischio  di  incendio  boschivo,  ed  integrando  le  proprie
strutture con quelle del Corpo Nazionale dei Vigili  del  Fuoco,  del
Corpo Forestale dello Stato  e  dei  Corpi  Forestali  Regionali  e/o
Provinciali,  nonche',  ove  necessario,  con  personale  delle
organizzazioni di  volontariato  riconosciute,  delle  Forze  Armate,
delle  Forze  dell'ordine  e  delle  altre  componenti  e  strutture
operative di cui alla legge n. 225 del 1992;
    • valutare la possibilita' di definire gemellaggi tra Regioni,  e
tra Regioni e Province Autonome, per l'attivita' di lotta attiva agli
incendi boschivi, intesi  non  solo  come  scambio  di  esperienze  e
conoscenze tra strutture ed operatori ma, soprattutto, come strumento
di potenziamento del dispositivo di intervento. Il Dipartimento della
protezione civile assicurera' il proprio supporto alle iniziative  di
gemellaggi tra  le  Regioni  che  coinvolgono  le  organizzazioni  di
volontariato, nei limiti dei fondi disponibili;
    •  assicurare  la  diffusione  e  la  puntuale  attuazione  delle
«Disposizioni e procedure per il concorso della  flotta  aerea  dello
Stato  nella  lotta  attiva  agli  incendi  boschivi»,  emanate  dal
Dipartimento della protezione civile, onde  garantire  la  prontezza,
l'efficacia e la tempestivita' degli  interventi,  nonche'  l'impiego
ottimale dei mezzi aerei rispetto alle tipologie di evento;
    •  provvedere  alla  razionalizzazione  delle  richieste  di
spegnimento indirizzate al COAU  del  Dipartimento  della  protezione
civile, per situazioni di reale necessita' rispetto all'attivita'  di
contrasto a terra;
    •  promuovere  un'attivita'  di  sensibilizzazione  presso  gli
aeroclub presenti sul territorio affinche', nell'ambito delle normali
attivita' di  volo  e  di  addestramento,  i  piloti  svolgano  anche
attivita' di avvistamento, segnalando prontamente eventuali  principi
di incendio boschivo all'Ente preposto  alla  gestione  del  traffico
aereo;
    • adottare tutte le misure necessarie,  compresa  l'attivita'  di
segnalazione all'Ente nazionale per l'aviazione civile ai sensi dell'
art.  712  del  Codice  della  Navigazione,  affinche'  impianti,
costruzioni ed opere che possono  costituire  ostacolo  per  il  volo
degli aeromobili antincendio ed intralcio alle loro attivita',  siano
provvisti di segnali, incrementando in tal modo la sicurezza dei voli
della flotta aerea antincendio;
    • ampliare  per  quanto  possibile  la  disponibilita'  di  fonti
idriche idonee  al  prelievo  di  acqua  da  parte  degli  aeromobili
impiegati  in  AIB;  fornire  il  continuo  aggiornamento  delle
informazioni,  con  particolare  riferimento  alla  presenza  anche
temporanea di ostacoli e pericoli per  la  navigazione  aerea  ed  al
carico d'acqua;
    • definire opportune intese con le Capitanerie di Porto  sia  per
identificare e garantire aree a ridosso delle  coste  idonee  per  il
pescaggio dell'acqua a  mare  da  parte  dei  mezzi  aerei,  tali  da
consentire  anche  la  sicurezza  per  le  attivita'  di  pesca  e
balneazione, sia per assicurare l'eventuale intervento da mare per il
soccorso alle popolazioni qualora minacciate da incendi prossimi alla
linea di costa.


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