Un’Associazione locale che gestisce i musei del Comune per finanziare le attività museali intende “aprire” un fondo, che otterrà in comodato gratuito da un privato, dove venderà oggetti provenienti da “svuota cantine”.
Saranno aperti in poche occasioni da qui fino ad inizio autunno e fuori dal fondo apporranno un cartello con indicato il nome dell’Associazione e la dicitura “il ricavato verrà riutilizzato per la manutenzione dei musei”.
Secondo voi è il caso di far loro dichiarare un temporary shop oppure non occorre presentare alcunchè?
Un’Associazione locale che gestisce i musei del Comune per finanziare le attività museali intende “aprire” un fondo, che otterrà in comodato gratuito da un privato, dove venderà oggetti provenienti da “svuota cantine”.
Saranno aperti in poche occasioni da qui fino ad inizio autunno e fuori dal fondo apporranno un cartello con indicato il nome dell’Associazione e la dicitura “il ricavato verrà riutilizzato per la manutenzione dei musei”.
Secondo voi è il caso di far loro dichiarare un temporary shop oppure non occorre presentare alcunchè?
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Non essendovi commercio (manca l'acquisto da fornitori e la vendita in quanto si chiedono donazioni) non ritengo necessario alcun adempimento.
Se vogliono possono fare una comunicazione in cui descrivono l'attività ... BASTA!