Buongiorno,
un’associazione non regolarmente costituita intende organizzare una festa della birra con somministrazione alimenti e bevande e trattenimenti musicali e non.
Avevano pensato di “appoggiarsi” all’Associazione Pro-Loco oppure ad altra regolarmente costituita ma, ambedue, non intendono assumersi la responsabilità dell’evento.
Ne deriva, pertanto, il fatto che un privato intende proporre la manifestazione a suo nome: una persona fisica, quindi.
I modelli di Scia sembrano non prevedere questa possibilità ma, dal punto di vista amministrativo, non vedo preclusioni particolari o forse mi sfuggono…
I requisiti morali occorrono ma il requisito professionale per le temporanee è stato soprresso dal D.L. 5/2012, giusto?
Ovviamente poi ci sarà il risvolto fiscale che, però, non compete a noi illustrarlo. Si rivolgeranno ad un commercialista e valuteranno.
Vi pregherei di fornirmi una vostra opinione in merito ed, eventualmente, evidenziare qualche criticità che a me sta sfuggendo.
Grazie!
In teoria, da un punto di vista amministrativo poco importa quale soggetto svolga l’attività, l’importante è che il soggetto abbia i requisiti personali necessari (vedi imprenditore, organismo no profit, ecc.). Per la somministrazione temporanea sono sufficienti i requisiti morali. La questione è molto più importante da un punto di vista fiscale.
in Toscana, anche in questi casi, vige l'obbligo di presentare la notifica sanitaria ex reg. CE 852/2004.
Detto questo, se una persona fisica si mette a vendere e somministrare bevande riscuotendo un prezzo (anche temporaneamente), allora ritengo che questa debba farlo su una superficie a destinazione d’uso compatibile (commerciale) e assolvendo agli adempimenti fiscali. Concedere suolo pubblico ad una persona fisica affinché questa organizzi una somministrazione temporanea non è opportuno né ragionevole.
Buongiorno,
un’associazione non regolarmente costituita intende organizzare una festa della birra con somministrazione alimenti e bevande e trattenimenti musicali e non.
Avevano pensato di “appoggiarsi” all’Associazione Pro-Loco oppure ad altra regolarmente costituita ma, ambedue, non intendono assumersi la responsabilità dell’evento.
Ne deriva, pertanto, il fatto che un privato intende proporre la manifestazione a suo nome: una persona fisica, quindi.
I modelli di Scia sembrano non prevedere questa possibilità ma, dal punto di vista amministrativo, non vedo preclusioni particolari o forse mi sfuggono…
I requisiti morali occorrono ma il requisito professionale per le temporanee è stato soprresso dal D.L. 5/2012, giusto?
Ovviamente poi ci sarà il risvolto fiscale che, però, non compete a noi illustrarlo. Si rivolgeranno ad un commercialista e valuteranno.
Vi pregherei di fornirmi una vostra opinione in merito ed, eventualmente, evidenziare qualche criticità che a me sta sfuggendo.
Grazie!
[/quote]
In aggiunta a quanto detto da Mario sottolineo come, qualora l'Amministrazione intendesse comunque attivare forme di concessione di aree a privati non organizzati dovrebbe COMUNQUE prevedere procedure SELETTIVE (bando, avviso) per l'assegnazione ai sensi dei principi ricavabili dall'art. 12 L. 241/1990) come enucleati dalla giurisprudenza.
Insomma .... INOPPORTUNO se non in contesti particolari e specifici, ma sempre COLLETTIVI (es. iniziative di SBARACCO o simili in cui i privati vendono la roba che hanno in cantina in un contesto comunque organizzato).