Data: 2015-05-25 08:31:48

Ordinanza divieto prosecuzione attività: revoca o nuova Scia?

Abbiamo emesso poco tempo fa un'ordinanza di divieto prosecuzione attività e annullamento effetti della Scia per un'azienda agricola che produce latte. Il problema era la mancanza del certificato di agibilità della stalla (dopo mesi e mesi di dilazioni concesse per sanare la questione).

Adesso, visto che Asl minaccia di imporre lo spostamento del bestiame e i clienti iniziano a non voler ritirare il latte, pare che finalmente si siano mossi e abbiano conformato la situazione alle norme urbanistiche.

Andranno quindi a presentare una nuova Scia di inizio attività.

Asl sostiene che il Suap debba revocare a quel punto l'ordinanza emessa di divieto prosecuzione attività. Io sostengo invece che, essendo quell'ordinanza specificatamente collegata alla Scia presentata all'epoca, non possa essere revocata e che la presentazione della nuova Scia darà di fatto titolo per poter ricominciare regolarmente l'attività (sino ad eventuali nostri controlli).

Chi ha ragione?

Grazie.

Emiliano.

riferimento id:26956

Data: 2015-05-25 13:00:42

Re:Ordinanza divieto prosecuzione attività: revoca o nuova Scia?

Premesso che la responsabilità del procedimento è in capo al SUAP non all'ASL. Avendo ordinato all'imprenditore l'annullamento degli effetti della SCIA è necessario che l'azienda, ora che ha i requisiti, ne presenti una nuova.
In realtà il SUAP, essendo di fronte ad una situazione di possibile conformazione, la regola era l'ordine di adeguamento perchè il divieto di prosecuzione è legittimo solo ove l'attività non sia motivatamente ed oggettivamente conformabile.

riferimento id:26956

Data: 2015-05-26 06:52:08

Re:Ordinanza divieto prosecuzione attività: revoca o nuova Scia?


Premesso che la responsabilità del procedimento è in capo al SUAP non all'ASL. Avendo ordinato all'imprenditore l'annullamento degli effetti della SCIA è necessario che l'azienda, ora che ha i requisiti, ne presenti una nuova.
In realtà il SUAP, essendo di fronte ad una situazione di possibile conformazione, la regola era l'ordine di adeguamento perchè il divieto di prosecuzione è legittimo solo ove l'attività non sia motivatamente ed oggettivamente conformabile.
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Infatti la ditta presenterà nuova Scia.

L'ordine di adeguamento è stato dato, con la concessione di diversi mesi per la conformazione dell'attività. L'ordinanza è arrivata dopo che la ditta non ha provveduto alla conformazione, sforando di ulteriori mesi i tempi concessi. A quel punto non si poteva più far finta di nulla (parliamo di circa 6 mesi per terminare lavori che avrebbero potuto fare in qualche settimana).

Sono ben conscio che il responsabile del procedimento è il Suap, quindi proprio per questo ho chiesto se la mia posizione era quella più appropriata.

Grazie della risposta.

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