Lo Strumento Urbanistico del Comune, riporta le destinazioni d’uso principali e la loro articolazione funzionale; per quanto riferito alla destinazione d’uso commerciale, le funzioni compatibili sono:
commercio al minuto, artigianato di servizio, pubblici esercizi senza ricettività, somministrazione di alimenti e bevande, sale giochi, locali per pubblico spettacolo, palestre private.
La nostra domanda è quale attività possa essere ricompresa nell’artigianato di servizio, e nello specifico una friggitoria.
Lo Strumento Urbanistico del Comune, riporta le destinazioni d’uso principali e la loro articolazione funzionale; per quanto riferito alla destinazione d’uso commerciale, le funzioni compatibili sono:
commercio al minuto, artigianato di servizio, pubblici esercizi senza ricettività, somministrazione di alimenti e bevande, sale giochi, locali per pubblico spettacolo, palestre private.
La nostra domanda è quale attività possa essere ricompresa nell’artigianato di servizio, e nello specifico una friggitoria.
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Non esiste una definizione normativa di ARTIGIANATO DI SERVIZIO nè esiste una qualificazione da parte della giurisprudenza.
La definizione la si rinviene di solito nei REGOLAMENTI EDILIZI comunali.
la migliore che ho trovato in rete è quella del Comune di Langhirano:
A.1.5.1.1 Definizione di Artigianato di Servizio (pag 10)
http://www.comunelanghirano.it/urbancenter/RUE/RUE%20Allegato%20B.pdf
A mio avviso vi rientra comunque sempre la friggitoria artigiana (c.d. artigianato di servizio alimentare)
Buongiorno
Nella visura camerale le palestre sono considerate ATTIVITA' ARTIGIANALI. Nel mio comune tali palestre sono considerate servizi sportivi al coperto e contrastano quindi con la destinazione artigianale. Ma si puo cambiare destinazione ad una attività prescindendo dalla visura camerale?
Grazie
Buongiorno
Nella visura camerale le palestre sono considerate ATTIVITA' ARTIGIANALI. Nel mio comune tali palestre sono considerate servizi sportivi al coperto e contrastano quindi con la destinazione artigianale. Ma si puo cambiare destinazione ad una attività prescindendo dalla visura camerale?
Grazie
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STAI PARLANDO DI DUE COSE DIVERSE.
La visura camerale ti dice la CLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLA ATTIVITA' in base ai codici "ATECO". Le palestre rientrano nella classificazione delle attività artigianali.
La visura camerale niente dice e niente può dire sulla DESTINAZIONE D'USO necessaria per aprire una palestra. Questa è rimessa allo strumento urbanistico.
Quindi se il Comune prevede detta destinazione ... quella artigianale NON VA BENE
Ormai le palestre hanno superfici maggiori di 500 mq. I locali possono essere artigianali, direzionali o commerciali magari senza superficie di vendita ?
Nel caso specifico i mq 1000 necessari per la nuova palestra si ottengono fondendo due unita' esistenti e adiacenti di cui una e' artigianale e l'altra commerciale. Occorre un cambio di destinazione d'uso?
Ormai le palestre hanno superfici maggiori di 500 mq. I locali possono essere artigianali, direzionali o commerciali magari senza superficie di vendita ?
Nel caso specifico i mq 1000 necessari per la nuova palestra si ottengono fondendo due unita' esistenti e adiacenti di cui una e' artigianale e l'altra commerciale. Occorre un cambio di destinazione d'uso?
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In Toscana, con el modifiche alla legge regionale in materia edilizia, quel che conta è la SUPERFICIE PREVALENTE. Cioè occorre avere il 50%+1 della superficie COMPATIBILE (es. artigianale) ed il resto della superficie può rimanere di altra destinazione.
Quindi in caso di fusione di due unità occorre verificare quale rimane prevalente e quale destinazione richiede il Comune.