- Nell'ottica di organizzare un controllo sistematico sulle varie attività che debbono risultare concretamente sorvegliabili (ex d.M. 564/92), chiedevo di conoscere se esiste una sorta di verbale di ispezione amministrativa, già in uso ad altre Amministrazioni oppure se il tutto si sostanzia in una verifica al termine della quale il locale risulta o non risulta sorvegliabile.
- Per quanto attiene alla Regione Toscana, ho già avuto modo di leggere alcuni pareri che ritengono sostanzialmente superato il criterio della "sorvegliabilità", nell'ambito delle attività disciplinate dal Codice del Commercio: allo stato attuale, si condivide tale impostazione o, diversamente, si ritiene comunque sorvegliabile il p.e. dove si somministrano alimenti/bevande?
- Infine e venendo ad un caso concreto, un ristorante, utilizza la superficie di una [i]corte privata scoperta[/i], per la somministrazione. A tale corte privata scoperta, si accede, anche, dall'unica porta di accesso di una civile abitazione, che risulta comunque, chiusa e quindi non accessibile a chi non vi abita, oltre che identificata come luogo di privata dimora. Dalla corte, è poi potenzialmente possibile accedere alla pubblica via, tramite un androne condominiale. Tenuto conto che l'accesso all'abitazione privata, non è da considerare accesso comune e che allo stesso accesso non si accede direttamente dalla strada ma, eventualmente, dalla corte scoperta (se la porta di ingresso non fosse chiusa a chiave), la corte scoperta privata può essere comunque considerara "area sorvegliabile"?
- Nell'ottica di organizzare un controllo sistematico sulle varie attività che debbono risultare concretamente sorvegliabili (ex d.M. 564/92), chiedevo di conoscere se esiste una sorta di verbale di ispezione amministrativa, già in uso ad altre Amministrazioni oppure se il tutto si sostanzia in una verifica al termine della quale il locale risulta o non risulta sorvegliabile.
[color=red]Io farei riferimento ad uno dei due modelli che ti allego
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- Per quanto attiene alla Regione Toscana, ho già avuto modo di leggere alcuni pareri che ritengono sostanzialmente superato il criterio della "sorvegliabilità", nell'ambito delle attività disciplinate dal Codice del Commercio: allo stato attuale, si condivide tale impostazione o, diversamente, si ritiene comunque sorvegliabile il p.e. dove si somministrano alimenti/bevande?
[color=red]FORMALMENTE la norma è in vigore ... anche se non dedicherei risorse umane eccessive per un simile controllo.
E' come se mi chiedessi: ma nella scia di vicinato devo verificare la verificità dell'autocertificazione circa la residenza? FORMALMENTE sì ... ma non mi metterei a fare sistematicamente questi controlli.
Se vi sono SOSPETTI, ESPOSTI o RANDOM ... allora sì ....
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- Infine e venendo ad un caso concreto, un ristorante, utilizza la superficie di una corte privata scoperta, per la somministrazione. A tale corte privata scoperta, si accede, anche, dall'unica porta di accesso di una civile abitazione, che risulta comunque, chiusa e quindi non accessibile a chi non vi abita, oltre che identificata come luogo di privata dimora. Dalla corte, è poi potenzialmente possibile accedere alla pubblica via, tramite un androne condominiale. Tenuto conto che l'accesso all'abitazione privata, non è da considerare accesso comune e che allo stesso accesso non si accede direttamente dalla strada ma, eventualmente, dalla corte scoperta (se la porta di ingresso non fosse chiusa a chiave), la corte scoperta privata può essere comunque considerara "area sorvegliabile"?
[color=red]La situazione non è conforme ai criteri di sorvegliabilità ma è CONFORMABILE anche con cartellonistica di DIVIETO DI ACCESSO all'androne condominiale .....[/color]