Una ditta A, già da qualche anno, è subentrata a seguito di contratto di affitto di azienda ad una ditta B per la gestione di un Esercizio di Somministrazione (BAR). Ultimamente, all'interno del locale, sono i corso dei lavori per ampliare la superficie di somministrazione ed aggiungere anche l'attività di pizzeria. Quello che vorrebbero fare le due ditte è il seguente iter:
- le due ditte effettuano una risoluzione del contratto di affitto e la ditta di B presenta Comunicazione di subingresso per reintestarsi l'attività
- la ditta B presenta la pratica per ampliamento dell'attività
- le ditte A e B fanno un nuovo contratto di affitto di azienda che comprende sia la parte di BAR che la parte di Pizzeria, in quanto la ditta B vuole che nell'atto notarile sia contenuto anche la nuova attività di pizzeria e la ditta A presenta nuova comunicazione di subingresso.
E' un iter corretto?
Se si:
- dal momento che comunque la ditta B formalmente non eserciterà mai l'attività, è sufficiente che presenti la Comunicazione di subingresso per risoluzione dell'affitto prima e la SCIA amministrativa dell'ampliamento (con nuova planimetria e relazione) poi, oppure dovrà presentare anche le relative Notifiche Sanitarie?
- siccome il nuovo subentro della ditta A avverrebbe subito dopo, come facciamo per le verifiche sulla pratica dell'ampliamento? Cioè: se dovessero essere riscontrate delle irregolarità, ci possono essere conseguenze anche per la validità del subentro?
Oppure può esserci un modo più semplice, con meno passaggi, per arrivare a quello che vorrebbero le due ditte?
Non vedo perché fare le procedure amministrative di re-intestazione e subingresso. Le aziende saranno libere di riscrivere un contratto di affitto di azienda senza che si renda necessario ri-comunicare un nuovo subingresso. Se trattasi “ampliamento” sarà presentata SCIA ex art. 43 della LR 28/05 + notifica sanitaria, se si tratta solo di modifiche rilevanti, solo la notifica sanitaria. Ciò può essere fatto dall’affittuario.