Data: 2015-05-20 10:17:13

Circoli privati e Codice del Commercio TOSCANA

Alla luce di quanto previsto dall'art. 48, comma 1, lett. d) Codice del Commercio della Regione Toscana, è corretto assimilare i circoli privati di cui al comma 1 del d.P.R. 235/2001 a quelli di cui al comma 5 del medesimo decreto? In tal senso, coloro i quali intendono gestire un circolo privato ove si somministrano gli alimenti e privati ai soli soci, è o non è più tenuto ad iscriversi al REC? Il citato d.P.R. 235, continua a doversi applicare?

riferimento id:26835

Data: 2015-05-20 17:28:28

Re:Circoli privati e Codice del Commercio TOSCANA

Il DPR 235/2001 prevede sia per i circoli c.d. aderenti che per quelli c.d. non aderenti che se l'attività di somministrazione è affidata in gestione a terzi, questi deve essere iscritto al registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 2 della legge 287/1991.

Questa disposizione è stata superata dal d.lgs. n. 59/2010 allorquando la modifica allo stesso da parte del d.lgs. n. 147/2012 ha eliminato la locuzione: “anche se effettuate nei confronti di una cerchia determinata di persone “ nell’art. 71.
Come poi chiarito anche dal MiSE (vedi risoluzione MiSE n. 8562 del 17/01/2013 e n. 3656 del 12/09/2012) i requisiti professionali (nella vecchia accezione: l’iscrizione al REC) non sono dovuti se la somministrazione/commercio si rivolgono ad un insieme determinato di soggetti, cioè quando la vendita/somministrazione sono effettuate con modalità o in spazi nei quali l’accesso non è consentito liberamente.
Quindi, mai dovuti per i circoli in ogni caso, così come per le mense, per il catering, per le sale da ballo con punto ristoro, ecc.

riferimento id:26835

Data: 2015-05-22 10:39:28

Re:Circoli privati e Codice del Commercio TOSCANA

Grazie!
Puntuale e preciso, come sempre!

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