Una ditta che ha aperto lo spaccio interno per i dipendenti mi chiede se possono accedervi anche parenti e affini dei dipendenti stessi, debitamente controllati e accompagnati.
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Una ditta che ha aperto lo spaccio interno per i dipendenti mi chiede se possono accedervi anche parenti e affini dei dipendenti stessi, debitamente controllati e accompagnati.
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A mio avviso non vi sono ostacoli all'ammissione di soggetti diversi dai dipendenti purchè legati a questi da specifici rapporti di parentela, affinità o amicizia.
La norma prevede che l'attività "deve essere effettuata in locali non aperti al pubblico, che non abbiano accesso dalla pubblica via", quindi escludendo l'OFFERTA AL PUBBLICO INDIFFERENZIATO, non quello selezionato.