Il DM 236/89 definisce le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.
Riguardo agli agriturismo (parificati agli alberghi) è riportato che il numero di stanze accessibili in ogni struttura ricettiva deve essere di almeno due fino a 40 o frazione di 40, aumentato di altre due ogni 40 stanze o frazione di 40 in più, oltre al bagno accessible allo stesso piano.
La domanda è: per "stanze" si intendono solo le camere, le camere egli spazi (di solito nelle suite) dove all'occorrenza viene aggiunto il letto o anche le zone a comune accessibili al pubblico ?
La normativa regionale dispone esplicitamente che i locali destinati ad attività agrituristica devono essere in regola con le norme sull’accessibilità e superamento delle barriere architettoniche. Non ci sono eccezioni, tanto è vero che l’obbligo vige anche per le attività di vecchia data che si dovevano adeguare entro il 15/04/2011 (vedi art. 30, comma 5 della LR n. 80/2009) anche con opere provvisionali.
L’obbligo, per le nuove strutture è già insito nella normativa di settore. La legge regionale dispone quello che è già cogente in base alla legge n. 13/89, così come attuata dal DM n. 236/1989.
Gli agriturismi sono assimilati alle strutture ricettive in senso stretto (lo stesso DM n. 236/1989 parla di strutture ricettive e pararicettive - vedi allegato A e descrizione all’art. 5, comma 3).
La legge statale sull’agriturismo (n. 96/2006), ugualmente impone l’adeguamento anche con opere provvisionali. Sul punto vedi anche la LR n. 65/2014 (art. 71, 135 e 136), in particolare le disposizioni sull’edilizia libera.
Detto questo, non posso che confermare che si applica il DM n. 236/1989 con relative definizioni, condizioni ecc. quindi anche le condizioni di numero di camere su totale. Leggendo il DM si comprende che le stanze siano da considerare come "camere". Al punto 5.3 dell'art. 5 si parla di "parti e servizi comuni" e di "stanze" in senso stretto.