Di seguito inserisco quesito che un collega mi ha inviato questa mattina a cui credo però sia più opportuno che rispondiate voi :o
Buongiorno, scorrendo internet ho letto il suo quesito al Dott. Chiarelli di Omniavis fatto nel 2012, relativo a quanto descritto in oggetto.
Proprio in questi giorni ho ricevuto una richiesta di pubblico intrattenimento in un esercizio di vicinato settore alimentare (un “ pubblico esercizio finto “)......ho negato l’autorizzazione perché l’evento non era collegato ad aventuli inaugurazioni o promozioni di vendita…..ma la domanda che le pongo è questa…in linea di massima entro quali limiti puo’ essere svolto un pubblico intrattenimento con musica dal vivo all’interno di un esercizio di vicinato?
per rispondere punterei l'attenzione sull'art. 124 del Regolamento al TULPS:
C. 1
[i]E' richiesta la licenza dell'autorità di pubblica sicurezza, a termine dell' art. 69 della legge, per i piccoli trattenimenti che si danno al pubblico, anche temporaneamente, in baracche o in locali provvisori, o all'aperto, da commedianti, burattinai, tenitori di giostre, di caroselli, di altalene, bersagli e simili[/i].
C. 2
[s]Sono soggetti alla stessa licenza gli spettacoli di qualsiasi specie che si danno nei pubblici esercizi contemplati dall'art. 86 della legge[/s]
Se l'abrogazione del comma 2 ha dato il via alla possibilità, per i pubblici esercizi, di effettuare gli spettacoli di accompagnamento all'attività principale già abilitata ex art. 86 TULPS (meno male nel 2012 ci siamo accorti che le logiche fasciste di controllo degli spettacoli del 1940 erano un tantino fuori luoghi), con la sussistenza del comma 1 non posso che constatare l'obbligo di ablitazione per il caso che proponi.
Direi, comunque, che se lo spettacolo è sotto le 200 persone può andare in SCIA, dando per scontato che si appliche anche l'art. 80 TULPS