Data: 2015-04-16 06:48:46

Corte dei Conti - G.U. 15/4/2015 - Questionari per enti territoriali e del SSN


CORTE DEI CONTI
DELIBERA 9 marzo 2015
[b]Linee guida e  relativi  questionari  per  gli  organi  di  revisione economico  finanziaria  degli  enti  locali  per    l'attuazione dell'articolo 1, commi 166 e seguenti della legge 23  dicembre  2005, n.  266.  Rendiconto  della  gestione    2014.    (Delibera    n. 13/SEZAUT/2015/INPR). (15A02727) [/b]
(GU n.87 del 15-4-2015 - Suppl. Ordinario n. 18)

                        LA CORTE DEI CONTI
                    nella Sezione delle Autonomie

  Nell'Adunanza del 9 marzo 2015;
  Visto l'art. 100, comma 2 della Costituzione;
  Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
  Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei  conti,  approvato
con  regio  decreto  12  luglio  1934,  n.  1214,  e  le  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
  Visto il decreto legislativo 18 agosto  2000,  n.  267  recante  il
testo unico  delle  leggi  sugli  enti  locali  (TUEL)  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131;
  Visto l'art. 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre  2005,
n. 266 (legge finanziaria per il 2006);
  Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come integrato
e corretto dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;
  Visto il decreto-legge 10 ottobre 2012, n.  174,  convertito  dalla
legge 7 dicembre 2012, n. 213 e successive modificazioni;
  Visto, in particolare, l'art. 148-bis, comma  3,  del  TUEL,  cosi'
come introdotto dalla lettera e), del comma 1  dell'art.  3,  decreto
legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012,
n. 213;
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' 2014);
  Visto  il  regolamento  per  l'organizzazione  delle  funzioni  di
controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni Riunite  con
la deliberazione  n.  14  del  16  giugno  2000,  come  dalle  stesse
modificato con le deliberazioni n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del  17
dicembre 2004, e da ultimo, ai sensi dell'art.  3,  comma  62,  della
legge 24 dicembre 2007, n. 244, dal Consiglio di  Presidenza  con  la
deliberazione n. 229/CP/2008 del 19 giugno 2008;
  Vista la nota n. 184 del 2 marzo 2015, con la quale  il  Presidente
della Corte ha convocato la Sezione delle autonomie;
  Viste le note n. 1118 e n. 1119 del 3 marzo 2015, con le  quali  il
Presidente della Sezione delle  autonomie  ha  invitato  all'adunanza
odierna il Presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
ed il Presidente dell'Unione Province d'Italia;
  Uditi  nell'odierna  seduta,  i  rappresentanti  dell'Associazione
Nazionale dei Comuni Italiani e dell'Unione Province d'Italia;
  Uditi i relatori Consiglieri Rinieri Ferone e Paola  Cosa  e  Primo
Referendario Valeria Franchi;

                              Delibera

  di approvare l'unito  documento,  che  e'  parte  integrante  della
presente  deliberazione,  riguardante  le  linee  guida,  i  relativi
questionari allegati (distinti per province, comuni  con  popolazione
superiore a 5.000 abitanti e comuni  con  popolazione  fino  a  5.000
abitanti) e le annesse appendici,  cui  devono  attenersi,  ai  sensi
dell'art. 1, commi 166 e seguenti della legge 23  dicembre  2005,  n.
266  (legge  finanziaria  per  il  2006),  gli  organi  di  revisione
economico-finanziaria degli enti locali nella  predisposizione  della
relazione sul rendiconto dell'esercizio 2014.
  La presente deliberazione sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
  Cosi' deliberato in Roma, nell'adunanza del 9 marzo 2015.

                                            Il Presidente: Squitieri
I relatori: Ferone - Cosa - Franchi
  Depositata in segreteria il 31 marzo 2015
Il dirigente: Prozzo
                                                            Allegato

LINEE GUIDA E  RELATIVI  QUESTIONARI  PER  GLI  ORGANI  DI  REVISIONE
  ECONOMICO  FINANZIARIA  DEGLI  ENTI  LOCALI  PER  L'ATTUAZIONE
  DELL'ARTICOLO 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005,
  N. 266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2014.

    La funzione di orientamento affidata, al fine  di  assicurare  la
tutela dell'unita' economica della  Repubblica  ed  il  coordinamento
della finanza pubblica, alla Corte dei conti dall'art. 1, commi 166 e
seguenti  della  legge  finanziaria  per  il  2006  (come  modificati
dall'art. 148-bis, comma 3, del d.lgs. n.  267/2000,  introdotto  dal
d.l. 10 ottobre 2012, n. 174) risulta ancor piu' rafforzata dall'art.
30 della legge 30 ottobre 2014, n. 161 (legge europea bis).
    Tale disposizione, infatti, al fine di assicurare la  rispondenza
dei dati di bilancio alla normativa contabile ed  ai  principi  della
sana  gestione  finanziaria,  attribuisce  rilevanza  comunitaria
all'anzidetta funzione  di  orientamento,  esercitata  dalla  Sezione
delle  autonomie,  tramite  l'adozione  delle  Linee  guida  e
l'individuazione di metodologie comuni alle  quali  devono  attenersi
gli organismi di controllo interno nonche' gli  organi  di  revisione
contabile degli enti locali, potenziandone,  al  contempo,  strumenti
conoscitivi e possibilita' di acquisizione dei dati.
    Il controllo degli equilibri finanziari  e  della  sana  gestione
delle risorse degli enti locali deve poter offrire un valido supporto
al corretto funzionamento dell'intero sistema  di  finanza  pubblica,
anche attraverso i contributi di  analisi  e  di  conoscenza  forniti
dalle relazioni predisposte sulla base delle Linee guida.
    Occorre in questa sede ribadire quanto gia' chiarito in occasione
della delibera di programma dell'attivita' di controllo della Sezione
delle autonomie per il 2015 (cfr. delibera n.  1/SEZAUT/2015/INPR)  a
proposito della necessita' di coordinare opportunamente gli schemi di
relazione al rendiconto 2014 con gli altri strumenti di controllo  di
cui dispongono le Sezioni regionali, al fine di rendere piu' efficace
l'esercizio delle funzioni a loro istituzionalmente intestate. Queste
ultime potranno attingere alle informazioni necessarie,  al  fine  di
realizzare i riscontri di regolarita' contabile e finanziaria in modo
omogeneo e funzionale alla realizzazione dei controlli di  competenza
sul ciclo di bilancio degli enti locali.
    Le Linee guida, che la  Sezione  delle  autonomie  anche  per  il
corrente anno e' chiamata ad approvare per la verifica  del  rispetto
degli obiettivi  annuali  posti  dal  Patto  di  stabilita'  interno,
dell'osservanza dei vincoli  in  materia  di  indebitamento,  nonche'
della salvaguardia degli equilibri economico-finanziari  degli  enti,
intervengono in un momento cruciale per la  contabilita'  degli  enti
territoriali. A far data  dal  1  gennaio  2015,  infatti,  e'  stato
avviato gradualmente a regime il processo di riforma delle  regole  e
dei  sistemi  contabili,  introdotto  dal  d.lgs.  n.  118/2011,
successivamente modificato ed integrato dal d.lgs. n. 126/2014.
    L'attuazione del processo di  armonizzazione  dei  bilanci  degli
enti territoriali rappresenta  un'importante  occasione  di  verifica
delle  modalita'  di  raccordo  fra  le  attivita'  di  indirizzo  e
coordinamento affidate alla Sezione delle  autonomie  e  la  costante
azione di vigilanza  ed  impulso  al  superamento  delle  difficolta'
operative degli enti affidata alle Sezioni  regionali  di  controllo.
Queste ultime sono  chiamate,  com'e'  noto,  a  monitorare  in  modo
sistematico la corretta attuazione della riforma,  la  cui  integrale
applicazione risulta di fondamentale importanza per il  conseguimento
delle finalita' di trasparenza e veridicita' dei conti pubblici.
    In tale direzione si muove la delibera di indirizzo,  da  ultimo,
adottata  dalla  Sezione  delle  autonomie  (cfr.  delibera  n.
4/SEZAUT/INPR/2015) per fornire agli enti (Regioni  ed  Enti  locali)
uno strumento di orientamento in vista del corretto svolgimento degli
adempimenti propedeutici alla realizzazione del bilancio armonizzato,
con  particolare  riferimento  alle  operazioni  di  riaccertamento
straordinario  dei  residui  attivi  e  passivi,  nonche'  alla
determinazione del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di
dubbia esigibilita'. Primi utili elementi informativi in merito  alle
anzidette attivita' saranno raccolti attraverso la delibera di Giunta
di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ex  art.
3, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. (da inviare completa  dei
prospetti allegati)
    Il  succedersi,  nel  corso  dell'anno  2014,  di  provvedimenti
normativi intervenuti sia con finalita' di manovra finanziaria che di
modifiche istituzionali, ha determinato un quadro di riferimento  per
gli operatori quanto mai complesso  ed  articolato.  Di  talche',  le
Linee  guida,  nell'intento  di  svolgere,  oltre  alla  funzione
istituzionale di supporto alla verifica degli equilibri  di  bilancio
anche una funzione di ausilio alla lettura del  quadro  normativo  di
riferimento, sono  state  aggiornate  alla  luce  delle  disposizioni
intervenute.
    L'aggiornamento  ha  riguardato,  fra  l'altro,  le  disposizioni
contenute nella legge di stabilita' per il 2014  (legge  27  dicembre
2013, n. 147), nel d.l. 6 marzo 2014, n. 16  e  nel  d.l.  24  giugno
2014, n. 66 in materia, in particolare, di equilibri di  bilancio  di
parte corrente, di riduzioni della spesa corrente e  specificatamente
della  spesa  per  il  personale,  nonche'  in  materia  di  limiti
all'indebitamento e di strumenti derivati.
    Analogamente a quanto avvenuto negli  ultimi  anni,  le  presenti
Linee  guida  risultano  articolate  in  tre  distinti  questionari
riguardanti rispettivamente: le province, i  comuni  con  popolazione
superiore ai 5000 abitanti ed i comuni con popolazione  fino  a  5000
abitanti (alla data  del  31  dicembre  2012).  Ciascun  questionario
risulta, a sua volta, articolato in piu'  Sezioni,  che  seguono  una
parte introduttiva contenente "domande  preliminari",  finalizzate  a
scrutinare alcuni aspetti per cosi'  dire  sensibili  della  gestione
considerata.
    Nell'ambito delle domande  preliminari,  come  gia'  accaduto  lo
scorso anno, e' contenuto il rinvio alle appendici "A" e  "B1".  Tali
appendici concernono rispettivamente quesiti in merito  all'esercizio
provvisorio 2014 e domande  rivolte  specificatamente  agli  enti  in
sperimentazione a far data dal 1° gennaio 2014, individuati dal DM 15
novembre 2013, per effetto dell'art. 9 del d.l. n. 102/2013,  che  ha
prorogato l'entrata in  vigore  della  riforma  al  1  gennaio  2015,
prolungando di un ulteriore esercizio la fase di sperimentazione.
    Per quanto riguarda l'appendice "A" occorre rammentare che, anche
per l'esercizio 2014, caratterizzato dal  consueto  differimento  del
termine per l'approvazione del bilancio di previsione, nonche' da una
generale condizione  di  precarieta'  degli  assetti  regolativi  del
sistema  di  finanziamento  degli  enti  locali,  ricollegabile,  in
particolare, alle molteplici innovazioni  nei  criteri  del  prelievo
fiscale immobiliare, la Sezione, con delibera n. 18/SEZAUT/2014/INPR,
ha stabilito di "soprassedere" all'adozione dei  questionari  annessi
alle Linee Guida EE. LL. al bilancio di previsione  2014  e  di  fare
rinvio, per la raccolta dei dati previsionali, alla sede delle  Linee
guida relative al rendiconto 2014.
    Proprio con riferimento alla gestione dell'esercizio provvisorio,
nell'apposita  appendice  "A",  sono  contenuti  quesiti  riguardanti
alcuni specifici aspetti evidenziati nella  citata  delibera  che  ha
fornito utili indicazioni per indirizzare  gli  enti,  nonostante  il
protrarsi  dell'esercizio  provvisorio,  ad  una  sana  gestione
finanziaria, basata sull'adozione di strumenti  anche  provvisori  di
programmazione finanziaria ed operativa, nonche' improntata a criteri
prudenziali,  atti  a  salvaguardare  la  permanenza,  in  corso
d'esercizio, degli equilibri di bilancio e delle  condizioni  per  il
rispetto del Patto di stabilita',  nonche'  dei  vincoli  alla  spesa
corrente.
    In particolare, i quesiti contenuti nell'appendice riguardano: la
salvaguardia degli equilibri di bilancio, la coerenza della  gestione
con l'obiettivo programmatico del Patto di stabilita' e con gli altri
vincoli di finanza pubblica, l'osservanza  dei  limiti  imposti  alle
voci di spesa corrente  e  le  modalita'  con  le  quali  sono  state
affrontate le situazioni debitorie fuori bilancio.
    L'appendice "B1", dedicata, come precisato sopra, agli  enti  che
hanno aderito alla sperimentazione  dal  1°  gennaio  2014,  contiene
quesiti diretti, in particolare, alla verifica dell'ottemperanza data
agli adempimenti  previsti  per  il  terzo  anno  di  sperimentazione
dall'art. 36 (ora art. 78) del  d.lgs.  23  giugno  2011,  n.  118  e
ricalcano  il  percorso  istruttorio  seguito  lo  scorso  anno,
scandagliando, in particolare, il  riaccertamento  straordinario  dei
residui attivi e  passivi,  l'individuazione  del  fondo  pluriennale
vincolato  e  la  quantificazione  del  fondo  crediti  di  dubbia
esigibilita' nonche' le modalita' di regolarizzazione delle eventuali
anticipazioni di tesoreria.
    Per quanto riguarda, altresi', l'articolazione in  Sezioni  della
struttura dei questionari, occorre evidenziare  che  essa  segue  una
logica  espositiva  che,  nonostante  le  modifiche  ed  integrazioni
annualmente  apportate,  ricalca  sostanzialmente  gli  ambiti  della
verifica affidata dai commi 166 e seguenti  della  legge  finanziaria
per il 2006 ai revisori degli enti locali nella predisposizione delle
relazioni sul rendiconto.
    La prima Sezione e' finalizzata ad analizzare i  risultati  della
gestione sia di competenza che di  cassa,  nonche'  la  gestione  dei
residui  con  riferimento  all'ultimo  triennio.  Approfondimenti
specifici  sono  dedicati  alla  salvaguardia  degli  equilibri  di
bilancio, alla verifica dei vincoli ed ai debiti fuori bilancio.
    La seconda Sezione e'  riservata  agli  organismi  partecipati  e
comprende  una  serie  di  quesiti  volti  ad  asseverare  l'avvenuto
rispetto da parte degli enti locali degli obblighi che li  legano  ai
predetti organismi previsti anche dalle disposizioni introdotte dalla
legge di stabilita'. Nell'ultima parte della Sezione e' contenuto  il
rinvio  all'Appendice  "C"  dedicata  alle  informazioni  riguardanti
l'anagrafe degli organismi  partecipati  ed  i  dati  contabili,  che
devono essere inseriti tramite le apposite funzionalita' nella  banca
dati per gli organismi partecipati.
    A tale riguardo, deve evidenziarsi che la suddetta banca dati  e'
attualmente in fase di revisione; pertanto, nelle  more  della  piena
operativita' della nuova versione, le informazioni richieste  saranno
acquisite seguendo gli schemi presenti nell'attuale banca dati  degli
organismi partecipati del SIQuEL.
    La terza Sezione ha lo  scopo  di  verificare  la  sostenibilita'
dell'indebitamento da parte degli  enti  locali,  nonche'  l'utilizzo
degli strumenti  di  finanza  derivata,  alla  luce  delle  ulteriori
limitazioni poste  dalla  legge  di  stabilita'  2014,  che  ha  reso
permanente il divieto  di  stipula  di  nuovi  contratti  nonche'  di
operazioni  di  rinegoziazione  dei  contratti  gia'  in  essere,
introducendo quello di sottoscrizione di contratti  di  finanziamento
che  includano  componenti  derivate.  Eccezioni  al  divieto  sono
rappresentate dalle  estinzioni  anticipate  e  dalle  riassegnazioni
nella forma di  novazioni  soggettive  ed,  in  generale,  da  quelle
operazioni che non incidono sulle condizioni di rischio in  essere  e
che consentono di rendere coerenti  i  derivati  con  l'indebitamento
sottostante.
    La Sezione quarta e' dedicata al Patto di  stabilita'  interno  e
reca  gli  aggiornamenti  della  disciplina  intervenuti  nel  corso
dell'esercizio considerato e la Sezione quinta approfondisce la spesa
per il personale nonche' gli adempimenti connessi alla contrattazione
decentrata.
    Infine, la Sezione sesta si occupa delle verifiche in materia  di
conto economico e conto del patrimonio  degli  enti  locali.  A  tale
ultimo riguardo, giacche' la struttura  del  conto  economico  e  del
conto  del  patrimonio  degli  enti  locali  in  sperimentazione  e'
differente rispetto agli schemi di cui al  DPR  n.  194/1996,  questi
ultimi potranno avvalersi degli schemi redatti sulla base del  d.lgs.
n. 118/2011, contenuti nella specifica Appendice  "B2",  concernente,
altresi',  i  quadri  contabili  integrati  da  specifiche  voci  che
valorizzano    le    informazioni    introdotte    dalla    riforma
sull'armonizzazione contabile.
    Infine, si fa presente che nella stesura dei questionari,  si  e'
tenuto debitamente conto dell'esigenza di semplificazione e chiarezza
da piu' parti avvertita, nonche' di esigenze di carattere tecnico  ed
in questa ottica si e' cercato di contenere al massimo  l'inserimento
di  nuove  domande  e  di  eliminare,  per  quanto  possibile,  le
duplicazioni nelle richieste istruttorie, sopperendo con  il  ricorso
alle banche dati ufficiali a disposizione della Corte. Pertanto, come
di consueto, i dati gia'  noti  al  sistema  saranno  automaticamente
precompilati negli appositi  quadri  del  questionario,  in  modo  da
evitare inutili duplicazioni.
    Le Sezioni di controllo, aventi  sede  nelle  Regioni  a  statuto
speciale e  nelle  Province  autonome,  ove  ne  ricorra  l'esigenza,
potranno apportare ai questionari  adattamenti  o  integrazioni,  che
tengano conto delle peculiarita' della disciplina vigente in  materia
di ordinamento degli  enti  locali,  nonche'  di  finanza  e  tributi
locali.

                    QUESTIONARIO PER LE PROVINCIE

              Parte di provvedimento in formato grafico

QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5.000 ABITANTI

              Parte di provvedimento in formato grafico

  QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 5.000 ABITANTI

              Parte di provvedimento in formato grafico

        APPENDICE A - ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO 2014

              Parte di provvedimento in formato grafico

    APPENDICE B1 - ENTI IN SPERIMENTAZIONE DAL 1° GENNAIO 2014

              Parte di provvedimento in formato grafico

          APPENDICE B2 - PER GLI ENTI IN SPERIMENTAZIONE

              Parte di provvedimento in formato grafico

APPENDICE C - ORGANISMI PARTECIPATI (SCHEMI BANCA DATI - S.I.QU.E.L.)

              Parte di provvedimento in formato grafico


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