CORTE DEI CONTI
DELIBERA 9 marzo 2015
[b]Linee guida e relativi questionari per gli organi di revisione economico finanziaria degli enti locali per l'attuazione dell'articolo 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Rendiconto della gestione 2014. (Delibera n. 13/SEZAUT/2015/INPR). (15A02727) [/b]
(GU n.87 del 15-4-2015 - Suppl. Ordinario n. 18)
LA CORTE DEI CONTI
nella Sezione delle Autonomie
Nell'Adunanza del 9 marzo 2015;
Visto l'art. 100, comma 2 della Costituzione;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato
con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e le successive
modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il
testo unico delle leggi sugli enti locali (TUEL) e successive
modificazioni;
Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131;
Visto l'art. 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005,
n. 266 (legge finanziaria per il 2006);
Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come integrato
e corretto dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;
Visto il decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla
legge 7 dicembre 2012, n. 213 e successive modificazioni;
Visto, in particolare, l'art. 148-bis, comma 3, del TUEL, cosi'
come introdotto dalla lettera e), del comma 1 dell'art. 3, decreto
legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012,
n. 213;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' 2014);
Visto il regolamento per l'organizzazione delle funzioni di
controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni Riunite con
la deliberazione n. 14 del 16 giugno 2000, come dalle stesse
modificato con le deliberazioni n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17
dicembre 2004, e da ultimo, ai sensi dell'art. 3, comma 62, della
legge 24 dicembre 2007, n. 244, dal Consiglio di Presidenza con la
deliberazione n. 229/CP/2008 del 19 giugno 2008;
Vista la nota n. 184 del 2 marzo 2015, con la quale il Presidente
della Corte ha convocato la Sezione delle autonomie;
Viste le note n. 1118 e n. 1119 del 3 marzo 2015, con le quali il
Presidente della Sezione delle autonomie ha invitato all'adunanza
odierna il Presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
ed il Presidente dell'Unione Province d'Italia;
Uditi nell'odierna seduta, i rappresentanti dell'Associazione
Nazionale dei Comuni Italiani e dell'Unione Province d'Italia;
Uditi i relatori Consiglieri Rinieri Ferone e Paola Cosa e Primo
Referendario Valeria Franchi;
Delibera
di approvare l'unito documento, che e' parte integrante della
presente deliberazione, riguardante le linee guida, i relativi
questionari allegati (distinti per province, comuni con popolazione
superiore a 5.000 abitanti e comuni con popolazione fino a 5.000
abitanti) e le annesse appendici, cui devono attenersi, ai sensi
dell'art. 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005, n.
266 (legge finanziaria per il 2006), gli organi di revisione
economico-finanziaria degli enti locali nella predisposizione della
relazione sul rendiconto dell'esercizio 2014.
La presente deliberazione sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Cosi' deliberato in Roma, nell'adunanza del 9 marzo 2015.
Il Presidente: Squitieri
I relatori: Ferone - Cosa - Franchi
Depositata in segreteria il 31 marzo 2015
Il dirigente: Prozzo
Allegato
LINEE GUIDA E RELATIVI QUESTIONARI PER GLI ORGANI DI REVISIONE
ECONOMICO FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI PER L'ATTUAZIONE
DELL'ARTICOLO 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005,
N. 266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2014.
La funzione di orientamento affidata, al fine di assicurare la
tutela dell'unita' economica della Repubblica ed il coordinamento
della finanza pubblica, alla Corte dei conti dall'art. 1, commi 166 e
seguenti della legge finanziaria per il 2006 (come modificati
dall'art. 148-bis, comma 3, del d.lgs. n. 267/2000, introdotto dal
d.l. 10 ottobre 2012, n. 174) risulta ancor piu' rafforzata dall'art.
30 della legge 30 ottobre 2014, n. 161 (legge europea bis).
Tale disposizione, infatti, al fine di assicurare la rispondenza
dei dati di bilancio alla normativa contabile ed ai principi della
sana gestione finanziaria, attribuisce rilevanza comunitaria
all'anzidetta funzione di orientamento, esercitata dalla Sezione
delle autonomie, tramite l'adozione delle Linee guida e
l'individuazione di metodologie comuni alle quali devono attenersi
gli organismi di controllo interno nonche' gli organi di revisione
contabile degli enti locali, potenziandone, al contempo, strumenti
conoscitivi e possibilita' di acquisizione dei dati.
Il controllo degli equilibri finanziari e della sana gestione
delle risorse degli enti locali deve poter offrire un valido supporto
al corretto funzionamento dell'intero sistema di finanza pubblica,
anche attraverso i contributi di analisi e di conoscenza forniti
dalle relazioni predisposte sulla base delle Linee guida.
Occorre in questa sede ribadire quanto gia' chiarito in occasione
della delibera di programma dell'attivita' di controllo della Sezione
delle autonomie per il 2015 (cfr. delibera n. 1/SEZAUT/2015/INPR) a
proposito della necessita' di coordinare opportunamente gli schemi di
relazione al rendiconto 2014 con gli altri strumenti di controllo di
cui dispongono le Sezioni regionali, al fine di rendere piu' efficace
l'esercizio delle funzioni a loro istituzionalmente intestate. Queste
ultime potranno attingere alle informazioni necessarie, al fine di
realizzare i riscontri di regolarita' contabile e finanziaria in modo
omogeneo e funzionale alla realizzazione dei controlli di competenza
sul ciclo di bilancio degli enti locali.
Le Linee guida, che la Sezione delle autonomie anche per il
corrente anno e' chiamata ad approvare per la verifica del rispetto
degli obiettivi annuali posti dal Patto di stabilita' interno,
dell'osservanza dei vincoli in materia di indebitamento, nonche'
della salvaguardia degli equilibri economico-finanziari degli enti,
intervengono in un momento cruciale per la contabilita' degli enti
territoriali. A far data dal 1 gennaio 2015, infatti, e' stato
avviato gradualmente a regime il processo di riforma delle regole e
dei sistemi contabili, introdotto dal d.lgs. n. 118/2011,
successivamente modificato ed integrato dal d.lgs. n. 126/2014.
L'attuazione del processo di armonizzazione dei bilanci degli
enti territoriali rappresenta un'importante occasione di verifica
delle modalita' di raccordo fra le attivita' di indirizzo e
coordinamento affidate alla Sezione delle autonomie e la costante
azione di vigilanza ed impulso al superamento delle difficolta'
operative degli enti affidata alle Sezioni regionali di controllo.
Queste ultime sono chiamate, com'e' noto, a monitorare in modo
sistematico la corretta attuazione della riforma, la cui integrale
applicazione risulta di fondamentale importanza per il conseguimento
delle finalita' di trasparenza e veridicita' dei conti pubblici.
In tale direzione si muove la delibera di indirizzo, da ultimo,
adottata dalla Sezione delle autonomie (cfr. delibera n.
4/SEZAUT/INPR/2015) per fornire agli enti (Regioni ed Enti locali)
uno strumento di orientamento in vista del corretto svolgimento degli
adempimenti propedeutici alla realizzazione del bilancio armonizzato,
con particolare riferimento alle operazioni di riaccertamento
straordinario dei residui attivi e passivi, nonche' alla
determinazione del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di
dubbia esigibilita'. Primi utili elementi informativi in merito alle
anzidette attivita' saranno raccolti attraverso la delibera di Giunta
di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ex art.
3, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. (da inviare completa dei
prospetti allegati)
Il succedersi, nel corso dell'anno 2014, di provvedimenti
normativi intervenuti sia con finalita' di manovra finanziaria che di
modifiche istituzionali, ha determinato un quadro di riferimento per
gli operatori quanto mai complesso ed articolato. Di talche', le
Linee guida, nell'intento di svolgere, oltre alla funzione
istituzionale di supporto alla verifica degli equilibri di bilancio
anche una funzione di ausilio alla lettura del quadro normativo di
riferimento, sono state aggiornate alla luce delle disposizioni
intervenute.
L'aggiornamento ha riguardato, fra l'altro, le disposizioni
contenute nella legge di stabilita' per il 2014 (legge 27 dicembre
2013, n. 147), nel d.l. 6 marzo 2014, n. 16 e nel d.l. 24 giugno
2014, n. 66 in materia, in particolare, di equilibri di bilancio di
parte corrente, di riduzioni della spesa corrente e specificatamente
della spesa per il personale, nonche' in materia di limiti
all'indebitamento e di strumenti derivati.
Analogamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, le presenti
Linee guida risultano articolate in tre distinti questionari
riguardanti rispettivamente: le province, i comuni con popolazione
superiore ai 5000 abitanti ed i comuni con popolazione fino a 5000
abitanti (alla data del 31 dicembre 2012). Ciascun questionario
risulta, a sua volta, articolato in piu' Sezioni, che seguono una
parte introduttiva contenente "domande preliminari", finalizzate a
scrutinare alcuni aspetti per cosi' dire sensibili della gestione
considerata.
Nell'ambito delle domande preliminari, come gia' accaduto lo
scorso anno, e' contenuto il rinvio alle appendici "A" e "B1". Tali
appendici concernono rispettivamente quesiti in merito all'esercizio
provvisorio 2014 e domande rivolte specificatamente agli enti in
sperimentazione a far data dal 1° gennaio 2014, individuati dal DM 15
novembre 2013, per effetto dell'art. 9 del d.l. n. 102/2013, che ha
prorogato l'entrata in vigore della riforma al 1 gennaio 2015,
prolungando di un ulteriore esercizio la fase di sperimentazione.
Per quanto riguarda l'appendice "A" occorre rammentare che, anche
per l'esercizio 2014, caratterizzato dal consueto differimento del
termine per l'approvazione del bilancio di previsione, nonche' da una
generale condizione di precarieta' degli assetti regolativi del
sistema di finanziamento degli enti locali, ricollegabile, in
particolare, alle molteplici innovazioni nei criteri del prelievo
fiscale immobiliare, la Sezione, con delibera n. 18/SEZAUT/2014/INPR,
ha stabilito di "soprassedere" all'adozione dei questionari annessi
alle Linee Guida EE. LL. al bilancio di previsione 2014 e di fare
rinvio, per la raccolta dei dati previsionali, alla sede delle Linee
guida relative al rendiconto 2014.
Proprio con riferimento alla gestione dell'esercizio provvisorio,
nell'apposita appendice "A", sono contenuti quesiti riguardanti
alcuni specifici aspetti evidenziati nella citata delibera che ha
fornito utili indicazioni per indirizzare gli enti, nonostante il
protrarsi dell'esercizio provvisorio, ad una sana gestione
finanziaria, basata sull'adozione di strumenti anche provvisori di
programmazione finanziaria ed operativa, nonche' improntata a criteri
prudenziali, atti a salvaguardare la permanenza, in corso
d'esercizio, degli equilibri di bilancio e delle condizioni per il
rispetto del Patto di stabilita', nonche' dei vincoli alla spesa
corrente.
In particolare, i quesiti contenuti nell'appendice riguardano: la
salvaguardia degli equilibri di bilancio, la coerenza della gestione
con l'obiettivo programmatico del Patto di stabilita' e con gli altri
vincoli di finanza pubblica, l'osservanza dei limiti imposti alle
voci di spesa corrente e le modalita' con le quali sono state
affrontate le situazioni debitorie fuori bilancio.
L'appendice "B1", dedicata, come precisato sopra, agli enti che
hanno aderito alla sperimentazione dal 1° gennaio 2014, contiene
quesiti diretti, in particolare, alla verifica dell'ottemperanza data
agli adempimenti previsti per il terzo anno di sperimentazione
dall'art. 36 (ora art. 78) del d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e
ricalcano il percorso istruttorio seguito lo scorso anno,
scandagliando, in particolare, il riaccertamento straordinario dei
residui attivi e passivi, l'individuazione del fondo pluriennale
vincolato e la quantificazione del fondo crediti di dubbia
esigibilita' nonche' le modalita' di regolarizzazione delle eventuali
anticipazioni di tesoreria.
Per quanto riguarda, altresi', l'articolazione in Sezioni della
struttura dei questionari, occorre evidenziare che essa segue una
logica espositiva che, nonostante le modifiche ed integrazioni
annualmente apportate, ricalca sostanzialmente gli ambiti della
verifica affidata dai commi 166 e seguenti della legge finanziaria
per il 2006 ai revisori degli enti locali nella predisposizione delle
relazioni sul rendiconto.
La prima Sezione e' finalizzata ad analizzare i risultati della
gestione sia di competenza che di cassa, nonche' la gestione dei
residui con riferimento all'ultimo triennio. Approfondimenti
specifici sono dedicati alla salvaguardia degli equilibri di
bilancio, alla verifica dei vincoli ed ai debiti fuori bilancio.
La seconda Sezione e' riservata agli organismi partecipati e
comprende una serie di quesiti volti ad asseverare l'avvenuto
rispetto da parte degli enti locali degli obblighi che li legano ai
predetti organismi previsti anche dalle disposizioni introdotte dalla
legge di stabilita'. Nell'ultima parte della Sezione e' contenuto il
rinvio all'Appendice "C" dedicata alle informazioni riguardanti
l'anagrafe degli organismi partecipati ed i dati contabili, che
devono essere inseriti tramite le apposite funzionalita' nella banca
dati per gli organismi partecipati.
A tale riguardo, deve evidenziarsi che la suddetta banca dati e'
attualmente in fase di revisione; pertanto, nelle more della piena
operativita' della nuova versione, le informazioni richieste saranno
acquisite seguendo gli schemi presenti nell'attuale banca dati degli
organismi partecipati del SIQuEL.
La terza Sezione ha lo scopo di verificare la sostenibilita'
dell'indebitamento da parte degli enti locali, nonche' l'utilizzo
degli strumenti di finanza derivata, alla luce delle ulteriori
limitazioni poste dalla legge di stabilita' 2014, che ha reso
permanente il divieto di stipula di nuovi contratti nonche' di
operazioni di rinegoziazione dei contratti gia' in essere,
introducendo quello di sottoscrizione di contratti di finanziamento
che includano componenti derivate. Eccezioni al divieto sono
rappresentate dalle estinzioni anticipate e dalle riassegnazioni
nella forma di novazioni soggettive ed, in generale, da quelle
operazioni che non incidono sulle condizioni di rischio in essere e
che consentono di rendere coerenti i derivati con l'indebitamento
sottostante.
La Sezione quarta e' dedicata al Patto di stabilita' interno e
reca gli aggiornamenti della disciplina intervenuti nel corso
dell'esercizio considerato e la Sezione quinta approfondisce la spesa
per il personale nonche' gli adempimenti connessi alla contrattazione
decentrata.
Infine, la Sezione sesta si occupa delle verifiche in materia di
conto economico e conto del patrimonio degli enti locali. A tale
ultimo riguardo, giacche' la struttura del conto economico e del
conto del patrimonio degli enti locali in sperimentazione e'
differente rispetto agli schemi di cui al DPR n. 194/1996, questi
ultimi potranno avvalersi degli schemi redatti sulla base del d.lgs.
n. 118/2011, contenuti nella specifica Appendice "B2", concernente,
altresi', i quadri contabili integrati da specifiche voci che
valorizzano le informazioni introdotte dalla riforma
sull'armonizzazione contabile.
Infine, si fa presente che nella stesura dei questionari, si e'
tenuto debitamente conto dell'esigenza di semplificazione e chiarezza
da piu' parti avvertita, nonche' di esigenze di carattere tecnico ed
in questa ottica si e' cercato di contenere al massimo l'inserimento
di nuove domande e di eliminare, per quanto possibile, le
duplicazioni nelle richieste istruttorie, sopperendo con il ricorso
alle banche dati ufficiali a disposizione della Corte. Pertanto, come
di consueto, i dati gia' noti al sistema saranno automaticamente
precompilati negli appositi quadri del questionario, in modo da
evitare inutili duplicazioni.
Le Sezioni di controllo, aventi sede nelle Regioni a statuto
speciale e nelle Province autonome, ove ne ricorra l'esigenza,
potranno apportare ai questionari adattamenti o integrazioni, che
tengano conto delle peculiarita' della disciplina vigente in materia
di ordinamento degli enti locali, nonche' di finanza e tributi
locali.
QUESTIONARIO PER LE PROVINCIE
Parte di provvedimento in formato grafico
QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5.000 ABITANTI
Parte di provvedimento in formato grafico
QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 5.000 ABITANTI
Parte di provvedimento in formato grafico
APPENDICE A - ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico
APPENDICE B1 - ENTI IN SPERIMENTAZIONE DAL 1° GENNAIO 2014
Parte di provvedimento in formato grafico
APPENDICE B2 - PER GLI ENTI IN SPERIMENTAZIONE
Parte di provvedimento in formato grafico
APPENDICE C - ORGANISMI PARTECIPATI (SCHEMI BANCA DATI - S.I.QU.E.L.)
Parte di provvedimento in formato grafico
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