Buongiorno,
una persona, che possiede il requisito professionale da estetista e partita iva (generica), è venuta al SUAP a chiedere se era possibile esercitare la professione presso altri negozi di estetica a chiamata, SENZA AFFITTO DI POLTRONA e senza avere una sede fissa.
In pratica andrebbe nel negozio a chiamata, farebbe la prestazione al cliente ed a fine mese rimetterebbe la fattura al negozio come prestazione professionale.
Credo che questo tipo di attività, in questa forma non si possa fare, giusto? Deve come minimo avere l'affitto di una parte del negozio, poltrona, cabina, ecc....
Grazie,
luciano
Da un punto di vista amministrativo non vedo problemi. Il soggetto non rimette direttamente fattura al cliente ma al titolare dell'esercizio che la ospita. In quato caso non deve fare SCIA.
Sta svolgendo una prestazione conto terzi. E' come se una sera un titolare di un bar chiamasse un barman acrobatico per divertire i clienti. Il barman acrobatico non potrebbe andare lì e rimettere fattura al titolare?
I problemi, secondo me, nascono se il soggetto elude qualche normativa fiscale o del lavoro. In ogni caso non è un problema tuo.
Sulla questione però ci sono diversi dubbi a riguardo. Leggendo qui e li riferimenti a normative, sembra che la professione di estetista non sia di Libero professionista ma più che altro come artigiano. Non è possibile però inserire ed inquadrare come ambulante perché è vietato. Quindi nella tua situazione bisognerebbe studiare bene la cosa.
Non sempre l'attività è artigianale, anche qualora fosse svolta da ditta individuale.
La sig.ra Rossi può aprire un'attività di estetica anche senza il requisito professionale ed assumere o servirsi della Sig.ra Bianchi che invece lo possiede.
L'attività sarà inquadrata come piccola impresa "normale" e non come artigiana.
Si ma in quel caso se assume comunque dovrà avere un locale a norma credo, se invece si "serve" l'altra persona come dovrà inquadrarsi sapendo che non può essere ambulante?
riferimento id:26078ambulante è su area pubblica. Sarà una lavoratrice autonoma che opera presoo tizio e caio. Non è possibile vietare nulla che non sia esplicitamente vietato da una legge (fatte salve le necessarie condizioni igienico sanitarie ecc.)
riferimento id:26078Ho chiamato una persona della CNA, in quanto esperto in materia. Mi ha detto che non si può fare in questa forma ma dovrà: o essere assunta, oppure avere un affitto di poltrona, cabina, ecc.... e potrà anche avere n. affitti di poltrona in più locali.
Tornerebbe il fatto che questa persona, non avendo una sede e non potendo svolgere la professione in forma "itinerante" ha una partiti iva generica (anche se ha il requisito professionale) e quando faceva le prestazioni nelle strutture, rimetteva fattura come "prestazione professionale" e non come estetista, perché non poteva.
In pratica era venuta al SUAP, su indicazione del commercialista, per "sanare la cosa con una SCIA", ma a mio avviso impossibile.
Grazie.
luciano
Per me le ipotesi sono due:
Il soggetto è inquadrabile come un collaboratore occasionale e come tale è assimilabile a un dipendente dell'azienda (quindi niente SCIA). Se viola la normativa fiscale o del lavoro seguiranno gli interventi del caso.
Il soggetto fa la SCIA come esercente al domicilio o presso apposita sede. Rammenta che [i]l'attività di estetista può essere svolta presso il domicilio dell'esercente ovvero presso apposita sede designata dal committente in locali che rispondano ai requisiti previsti dal regolamento comunale di cui all'articolo 5[/i].
"Ambulante" vuol dire su area pubblica, in quasto caso non c'entra.
Concordo con le valutazioni di MARIO ..... le strade sono queste due ed il divieto di svolgimento dell'attività in forma itinerante riguarda solo le aree pubbliche.
riferimento id:26078Comunque ci sono molte tipologie di professioni che si devono "Arrabattare" per trovare un inquadramento...
riferimento id:26078