Bilancio 2015 di Consiglio di Stato e TAR
CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
COMUNICATO
[color=red][b]Bilancio di previsione, per l'anno 2015, del Consiglio di Stato e dei
Tribunali amministrativi regionali [/b][/color](15A02721)
(GU n.84 del 11-4-2015)
L'anno 2014, il giorno 19 del mese di dicembre alle ore 9,30 si
e' riunito, in prima seduta, a seguito di regolare convocazione, il
Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, costituito
con decreto del Presidente della Repubblica 23 settembre 2013.
Sono presenti:
sig. Presidente del Consiglio di Stato Giorgio Giovannini -
Presidente;
sig. professor avv. Giovanni Guzzetta - componente;
sig. professor avv. Giuseppe Conte - componente;
sig. professor avv. Pierluigi Mantini - componente;
sig. Consigliere di Stato Manfredo Atzeni - componente;
sig. Presidente di sezione del Consiglio di Stato Carmine Volpe -
componente;
sig. Consigliere di Stato Ermanno De Francisco - componente;
sig. Consigliere di Stato Paolo La Rosa - componente;
sig.ra Consigliere di tribunale amministrativo regionale
Giuseppina Adamo - componente;
sig. Consigliere di tribunale amministrativo regionale Giovanni
Tulumello - componente;
sig. Consigliere di tribunale amministrativo regionale
Michelangelo Francavilla - componente;
sig. Consigliere di tribunale amministrativo regionale Sergio
Zeuli - componente;
sig.ra Primo ref. di tribunale amministrativo regionale Concetta
Plantamura - componente.
E' presente il Consigliere di T.A.R. Daniele Dongiovanni,
segretario del Consiglio di presidenza della giustizia
amministrativa, il Primo ref. Marina Perrelli, magistrato addetto
all'Ufficio servizi del Consiglio di Presidenza.
Sono presenti, inoltre, i Consiglieri di Stato Hadrian Simonetti
e Carlo Schilardi, il referendario Silvia Coppari, componenti
supplenti del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa,
debitamente convocati.
Sono presenti, altresi', il Consigliere di Stato Oberdan
Forlenza, segretario generale della Giustizia amministrativa e il
Consigliere di Stato Raffaele Greco, segretario delegato per il
Consiglio di Stato.
Sono assenti giustificati la prof.ssa D'Amico, il Presidente di
T.A.R. Linda Sandulli ed il consigliere di T.A.R. Bruno Lelli.
E' assente ad inizio seduta il prof. Giuseppe Conte.
E' presente la dott.ssa Elena D'Angelo, dirigente dell'Ufficio
servizi del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa.
(Omissis).
Si passa alla trattazione dell'ottavo punto della seduta pubblica
(bilancio di previsione 2015).
(Omissis).
Il Presidente Giovannini mette ai voti la proposta della
commissione che e' quella di approvare il bilancio di previsione per
l'anno 2015.
Esito della votazione:
favorevoli: 7 (Giovannini, Atzeni, La Rosa, Adamo, Zeuli, Conte,
Guzzetta);
contrari: (0);
astenuti: 4 (Volpe, De Francisco, Francavilla, Coppari).
Votanti: 11 (assenti D'Amico, Mantini, Plantamura, Tulumello;
Coppari sostituisce Sandulli).
Letto ed approvato.
(Omissis).
Non essendovi altro da deliberare, il Presidente Giovannini alle
ore 18,50 dichiara chiusa la seduta.
Il Presidente
Giovannini
Guzzetta
Il Segretario
Dongiovanni
Perrelli
Allegato
NOTE PRELIMINARI AL BILANCIO
DI PREVISIONE 2015
1. Il bilancio di previsione del Consiglio di Stato e dei
tribunali amministrativi regionali per l'esercizio finanziario 2015
e' predisposto ai sensi degli articoli 3, 4 e 5 del regolamento di
autonomia finanziaria di cui al decreto del Presidente del Consiglio
di presidenza della giustizia amministrativa in data 6 febbraio 2012
e successive modificazioni ed integrazioni, che ha debitamente
assunto a punto di riferimento la legge 31 dicembre 2009, n. 196
(Legge quadro di contabilita' e finanza pubblica). Ai sensi dell'art.
41 del citato regolamento e' acquisito il parere del Collegio dei
revisori che, con verbale n. 18 dell'11 dicembre 2014, ha espresso
parere favorevole in merito all'approvazione del bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 2015.
Anche per il 2015 permane la struttura articolata per centri di
responsabilita' amministrativa e per unita' previsionali di base per
la formulazione del bilancio gestionale che ha come obiettivo
primario quello di rendere diretta la relazione tra risorse stanziate
ed azioni perseguite. La proiezione triennale dei conti di previsione
risente del suo carattere di transitorieta' pur innestando una logica
di bilancio per programmi, ognuno dei quali espone gia', in modo
distinto ed aggregato, le spese correnti, per il personale, per
l'informatica, per beni e servizi e in conto capitale. All'interno di
ogni aggregato le spese sono suddivise in capitoli, ai fini della
gestione e della rendicontazione (allegato 1).
Nell'allegato A e' esposta la classificazione della spesa per
programmi, introdotta con la circolare del Ministro dell'economia e
delle finanze del 5 giugno 2007, n. 21, e parte integrante della
riforma della finanza e della contabilita' pubblica di cui alla
citata legge n. 196/2009. Nel detto allegato sono esposte, in
sintesi, le risorse preventivate per il finanziamento dei tre
programmi individuati (attivita' di governo, affari generali e
servizi amministrativi - CDR 1, programma 1; giustizia amministrativa
di primo grado - CDR 2, programma 3; giustizia amministrativa di
secondo grado e funzione consultiva - CDR 3, programma 2) per la
realizzazione della missione «giustizia amministrativa», utilizzando
la struttura per macroaggregati di spesa (funzionamento, interventi,
investimenti), con l'indicazione dei centri di responsabilita'
amministrativa a cui affidare la gestione delle risorse finalizzate
alla realizzazione di ogni programma.
Nel prospetto (A1) vengono esposte le spese rimodulabili, che
tengono conto dei tagli imposti dal decreto-legge n. 78/2010 e dalle
disposizioni recate dal decreto-legge n. 95/2012 (art. 8, commi 3 e
4) integrato dal decreto-legge n. 66/2014, nonche' le spese non
rimodulabili o comunque inderogabili e non comprimibili.
Infine, nell'allegato B viene rappresentata la spesa
disarticolata in capitoli, denominati ma privi di numerazione,
secondo la struttura per programmi e per centri di responsabilita'
amministrativa.
La previsione degli stanziamenti e' determinata previo esame
delle situazioni contrattuali ed accertamento dell'inesistenza di
debiti fuori bilancio da parte delle strutture della Giustizia
amministrativa.
2. Le entrate del bilancio della giustizia amministrativa sono
classificate in categorie in base alla loro provenienza.
A) Le entrate assommano complessivamente ad euro 235.743.766,00 e
sono articolate in ragione della loro natura.
Entrate provenienti dal bilancio dello Stato.
Le principali entrate provenienti dal disegno di legge di
bilancio per il triennio 2015-2017 sono pari a complessivi
177.928.065,00 di cui euro 157.014.958,00 previsti per spese di
natura obbligatoria ed euro 20.913.107,00 a copertura delle spese per
il funzionamento della Giustizia amministrativa.
Tra i fondi provenienti dal bilancio dello Stato e' stata
allocata la somma di euro 30.000.000,00, a titolo di introito
derivante da quota parte del contributo unificato versato ai sensi
dell'art. 1, comma 309, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e
successive modificazioni ed integrazioni, e dell'art. 37 del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni ed
integrazioni. Detta previsione viene formulata sulla base delle somme
gia' affluite, nel periodo novembre 2013-ottobre 2014, al pertinente
capitolo n. 3321 dello stato di previsione dell'entrata del Ministero
dell'economia e delle finanze.
Nell'ambito delle entrate provenienti dal bilancio dello Stato
viene allocata altresi' la quota di euro 240.000,00, pari al 50%
dell'ammontare dei versamenti che si prevede affluiranno, nel corso
dell'anno 2015, a titolo di fondo perequativo e previdenziale del
personale di magistratura (art. 61, comma 9, del decreto-legge n.
112/2008, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133).
Le entrate eventuali e diverse.
Sono state preventivate in euro 890.000,00 di cui:
euro 240.000,00 quale residua quota delle somme che si prevede
affluiranno al fondo perequativo e previdenziale del personale di
magistratura (ex art. 8 della legge 6 luglio 2002, n. 137);
euro 650.000,00 provenienti sia dai versamenti che il Consiglio
della Giustizia amministrativa della Regione siciliana effettua per
il collocamento fuori ruolo di tre Consiglieri di Stato, sia da
rimborsi dovuti dagli enti ove prestano servizio, in posizione di
comando, alcune unita' di personale della Giustizia amministrativa.
Avanzo di amministrazione.
In ragione del mancato afflusso, nel corso del 2014, di entrate
provenienti a titolo di contributo unificato, e considerati i tagli
operati dalle diverse manovre finanziarie ed in particolare dal
decreto-legge n. 4/2014 e dal decreto-legge n. 66/2014, non si
prevede per il 2015 di conseguire l'avanzo di amministrazione 2014.
Pertanto, nel pertinente capitolo di entrata viene allocata la sola
somma relativa all'ammontare dei residui passivi caduti in perenzione
amministrativa negli esercizi pregressi.
B) Le spese correnti, nell'ambito dei programmi, sono articolate
in macroaggregati ove sono allocati stanziamenti per complessivi euro
235.743.766,00. Tra le spese correnti la previsione per il
funzionamento (personale, informatica e beni e servizi) registra una
complessiva contrazione (rispetto alla previsione assestata 2014)
pari a circa il 2%.
Personale.
A fronte di trasferimenti, da DLB per il triennio 2015-2017, pari
ad euro 157.014.958,00, per le spese di personale (di magistratura ed
amministrativo) viene stanziata la somma complessiva di euro
166.332.818,00 (assestato 2014, euro 172.330.882,43) che tiene conto
dei risparmi derivanti sia dalle cessazioni dal servizio a vario
titolo previste, sia dall'applicazione dell'art. 23-ter del
decreto-legge n. 201/2011 e dell'art. 1, comma 489 della legge n.
147/2013, norme che disciplinano, rispettivamente, il cosiddetto
tetto retributivo e il limite al cumulo del trattamento economico e
pensionistico.
Informatica.
Vengono previste risorse complessivamente inferiori a quelle
stanziate nel 2014 per i servizi di sicurezza reti, consultazione
banche dati, licenze applicative NSIGA, protocollo, antivirus, ecc.
Si e' assicurata, tuttavia, la copertura dei costi scaturenti da
attivita' di supporto all'implementazione dei sistemi connessi alla
firma digitale e alle infrastrutture necessarie per l'avvio del
processo amministrativo telematico.
Beni e servizi.
Gli stanziamenti per spese derivanti dall'acquisto di beni e
servizi nonche' per l'esecuzione di lavori assommano a complessivi
euro 28.739.367,00 e sono inferiori alle previsioni deliberate, con
riferimento alle medesime voci di spesa, per l'esercizio 2014.
Con particolare riferimento ai capitoli per locazioni e per
l'esercizio di mezzi di trasporto e buoni taxi, gli stanziamenti sono
determinati alla luce delle prescrizioni recate dal decreto-legge n.
95/2012 e dal decreto-legge n. 66/2014. Ulteriore significativa
contrazione registrano le previsioni per spese postali, a seguito
dell'introduzione dell'obbligo di utilizzo della PEC.
L'incremento degli stanziamenti sui capitoli (iscritti nel CDR 1
e CDR 3) concernenti le manutenzioni degli immobili e degli impianti
e' determinato dalla necessita' di eseguire lavori indispensabili per
assicurare la razionalizzazione degli spazi, nonche' il mantenimento
in efficienza e la messa a norma degli immobili demaniali in uso e
dei relativi impianti.
Gli stanziamenti per canoni e consumi energetici si attestano
sulla spesa assestata del 2014. Occorre infatti assicurare
sufficiente disponibilita' di risorse ai capitoli, sia per l'avvio
del processo di fatturazione elettronica (obbligatorio dal marzo 2015
anche per la Giustizia amministrativa), sia per consentire il
pagamento di alcune annualita' pregresse non contabilizzate nell'anno
in cui si e' manifestato il costo. Si e' in attesa di ricevere, da
parte di alcune proprieta', la tardiva rendicontazione delle spese
anticipate; il ritardo, in alcune circostanze, e' imputabile a
contestazioni sollevate dai conduttori (uffici della Giustizia
amministrativa) per eccessiva onerosita' degli addebiti relativi alla
somministrazione di servizi energetici.
Per meglio qualificare la spesa e' stata modificata la
denominazione dei capitoli nn. 1315, 2303, 3315, rispettivamente
iscritti nel CDR 1, CDR 2, CDR 3; la nuova rubricazione «Spese per il
pagamento del servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani e tributi
vari» consentira' il pagamento di oneri relativi anche a tributi
attuali o nuovi di cui all'oggi non e' nota la futura enunciazione.
Oneri comuni.
Il fondo di riserva, iscritto in bilancio per un importo non
superiore al 4% delle spese di parte corrente (art. 4, comma 8 del
citato regolamento di autonomia finanziaria della giustizia
amministrativa), e' preventivato in euro 3.049.906,00.
Sul capitolo n. 1285 «Versamenti all'erario, alle amministrazioni
pubbliche e ad altri soggetti estranei all'amministrazione» iscritto
nel CDR 1, sono allocati i risparmi pari a complessivi euro
1.406.000,00 (arrotondati), di cui euro 412.644,42 derivanti dalle
misure di contenimento della spesa per consumi intermedi
(decreto-legge n. 78/2010) ed euro 993.056,94 pari ai risparmi
previsti per il 2015 in applicazione del cosiddetto limite massimo
retributivo (art. 23-ter, decreto-legge n. 201/2011).
Spese in conto capitale.
Le spese per investimenti hanno subito una generale contrazione
di circa il 15%. Tuttavia, una progettazione puntuale degli
interventi, ha consentito di assicurare le indispensabili attivita'
per mantenere in efficienza le infrastrutture informatiche
(efficientamento e manutenzione dei sistemi informativi della
Giustizia amministrativa).
Sono stanziate altresi' risorse per assicurare tempestivita'
all'esecuzione di lavori, anche a carattere straordinario,
finalizzate alla sicurezza e alla messa a norma delle sedi demaniali
e dei relativi impianti. Per il triennio 2014-2015 non e' ancora
stato varato dal Ministero delle infrastrutture il programma
triennale delle opere pubbliche, ove e' possibile individuare le
opere destinatarie di appositi finanziamenti.
Infine, si e' ritenuto di confermare gli stanziamenti delle
annualita' 2013 e 2014 per l'acquisto di mobili ed arredi, sebbene
dal 2015 non vi sia l'obbligo di osservare il tetto di spesa
prescritto dall'art. 1, comma 141 della legge n. 228/2012.
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Allegato 1
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Allegato A
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Allegato B
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Allegato A1
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