Ai sensi del reg. 852/2004, del d.lgs. 59/2010 e come specificato nella Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3637/C del 2010, il servizio di gestione dei fontanelli ( impianti che erogano acqua potabile trattata destinata al consumo umano ) è da considerarsi attività commerciale, qualora l'erogazione dell'acqua avvenga previo pagamento. Tale attività rientra nella categoria del vending ( vendita tramite distributori automatici ), secondo quanto ulteriormente specificato nel manuale GHP dei distributori automatici convalidato dal Ministero della Salute.
Dallo studio della normativa vigente di riferimento si evince che per la fattispecie in esame non sia stata ancora tracciata una procedura operativa e non siano stati ancora specificati gli adempimenti a carico del proprietario/gestore. In particolare, le legge demanda la regolamentazione all'autorità locale.
Oltre alla SCIA alimentare, che sembra ad oggi essere l'unico protocollo di riferimento, qual'è l'iter che l'azienda/gestore del fontanello deve seguire per un corretto svolgimento della suddetta attività?
Quali sono i dati richiesti e i requisiti che l'azienda/gestore deve possedere per svolgere il servizio?
Qualora fosse sufficiente la SCIA alimentare, il destinatario della notifica di inizio attività sarebbe il comune in cui viene installato il fontanello, il comune in cui ha sede legale l'azienda o l'A.S.L.?
Qualora fosse necessario, quali informazioni o dati devono essere comunicati/trasmessi alla Camera di Commercio di riferimento?
Come ho già avuto modo di indicare in analogo quesito a mio avviso siamo FUORI dalla disciplina del commercio in quanto colui che gestisce il fontanello (sia esso il Comune o l'azienda erogatrice) NON FA COMMERCIO, non acquistando il prodotto all'ingrosso ma fa solo VENDITA.
E alla sola vendita non si applica la disciplina "commerciale".
Resta ferma la notifica sanitaria al Comune nel quale si trova l'azienda alimentare (a mio avviso la sede legale dell'impresa).