Data: 2011-10-31 11:58:33

Applicabilità art. 42 bis

Buongiorno. Scrivo per alcuni chiarimenti n merito ad una casistica molto vasta, me ne rendo conto, per cui non ho la pretesa di avere una risposta particolarmente esaustiva; tuttavia, credo che i casi in proposito siano molto diffusi e comunque diffusissimi nel mio  territorio, un piccolo Comune della Provincia di Firenze.
Si da il caso che moltissime strade e spazi pubblici del mio comune, siano tutt'oggi di proprietà privata.
Ora, andando un po a spanne, questo si è determinato, fino agli anni '80 per il fatto che venivano rilasciate licenze edilizie "con prescrizioni" o poco più, che imponevano arretramenti o allineamenti di costruzione in funzione dei PdF.
Il caso che sto esaminando, invece, è un caso degli anni '80 disciplinato da una concessione edilizia e da un atto d'obbligo per la esecuzione di opere a scomputo di oneri. Nell'atto d'obbligo il soggetto attuatore si impegnava a cedere l'area su cui doveva essere realizzata una piazza ( a scomputo) all'indomani del collaudo delle OO.UU.  Il collaudo venne effettuato una decina di anni dopo l'esecuzione (Le polizze fidejussorie vennero svincolate e l'immobile viene utilizzato in mancanza di agibilità e abitabilità) . Il Comune a quel punto ha richiesto ai soggetti attuatori di dare seguito agli impegni richiedendo la stipula dell'atto notarile (a cura ed a carico del Concessionario). Il concessionario, che evidentemente ha preferito non definire mai la vicenda, anche perchè questo gli ha consentito un "abuso" della piazza come parcheggio della sua concessionaria di veicoli (non su tutta la piazza) non ha mai perfezionato gli atti e tantomeno ha mai risposto ai solleciti del Comune. Di fronte a questo stallo trentennale abbiamo approntato oggi - d'ufficio - un frazionamento delle aree, dopo il quale intendiamo convocare il soggetto "cedente" di fronte ad un notaio di Ns. fiducia. Il quesito è il seguente: qualora egli confermi con il suo comportamento passivo di non avere intenzione di procedere alla stipula possiamo procedere ex art. 42 bis (legge sugli espropri) dando atto della mancanza di danno oppure dobbiamo procedere per vie ordinarie promuovendo una causa civile?

Ringraziando,
Marco Buzzegoli

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