L’organizzazione di un deposito temporaneo dei rifiuti
di Roberto Camisa e Alan Valentino
1. Premessa
Il presente contributo riporta in modo generale le modalità di organizzazione di un deposito temporaneo di rifiuti, analizzando le condizioni di gestione del deposito e alcuni aspetti di dettaglio quali le norme tecniche relative ai contenitori.
In generale, tutte le attività di gestione dei rifiuti devono essere autorizzate: l’unica eccezione è costituita dalla raccolta dei rifiuti effettuata nel rispetto delle precise condizioni previste dalla norma ed identificate come deposito temporaneo dei rifiuti. Questo giustifica l’attenzione prestata per questa fase legata alla produzione dei rifiuti: ogni comportamento difforme da quello stabilito e di seguito descritto comporta pesanti sanzioni.
Per ragioni di semplicità non sono stati presi in considerazione casi particolari, come quelli cheriguardano i rifiuti di manutenzione delle infrastrutture di cui all'art. 230 del D.Lgs 152/2006, quellioriginati dai cantieri e da imprese che operano stabilmente in outsourcing all'interno di stabilimenti diproprietà di terzi, né categorie particolari di rifiuti soggetti a norme speciali (amianto, RAEE, veicolifuori uso, ecc.).
Un capitolo a parte è quello relativo alla gestione dei rifiuti sanitari o a rischio biologico per i quali è prevista una disciplina specifica che non è trattata in questo articolo.
http://lexambiente.it/rifiuti/179/7599-rifiutiorganizzazione-di-un-deposito-temporaneo-.html