Data: 2015-03-24 14:18:01

controlli di routine e controlli una tantum

Buongiorno, chiedo cortesemente ancora una volta il vostro aiuto.

Nel caso in cui, a conclusione della prima istruttoria di una SCIA, si debba chiedere all'interessato delle integrazioni, è opportuno avvertirlo fin dall'inizio che, in caso di mancata integrazione nei termini indicati, la stessa comunicazione rappresenta comunicazione di avvio procedimento finalizzata all'inibizione dell'attività e alla rimozione dei suoi effetti, ai sensi dell'art. 19 della legge 241/1990? Altrimenti come si fa a rispettare i termini previsti (60 giorni)?

Nel caso di un controllo una tantum richiesto dalla legge, sia che lo stesso sia effettuato presso il diretto interessato, sia che il dato sia acquisito d'ufficio, si deve comunicare formalmente ai sensi della L. 241 l'avvio di un procedimento all'impresa che è oggetto del controllo?

Grazie fin da ora a chi mi potrà aiutare.

riferimento id:25594

Data: 2015-03-24 19:25:06

Re:controlli di routine e controlli una tantum

Nel caso in cui, a conclusione della prima istruttoria di una SCIA, si debba chiedere all'interessato delle integrazioni, è opportuno avvertirlo fin dall'inizio che, in caso di mancata integrazione nei termini indicati, la stessa comunicazione rappresenta comunicazione di avvio procedimento finalizzata all'inibizione dell'attività e alla rimozione dei suoi effetti, ai sensi dell'art. 19 della legge 241/1990? Altrimenti come si fa a rispettare i termini previsti (60 giorni)?
[color=red]Secondo me non è corretto.
Se la SCIA è efficace non si chiedono integrazioni, si possono chiedere chiarimenti e delucidazioni ma la scia rimane efficace.
Se la SCIA non ha i requisiti essenziali va dichiarata INEFFICACE e quindi non consente lo svolgimento dell'attività fino alla presentazione di scia regolare.
Se la SCIA è presentata e non vi sono i requisiti si può dichiarare la CONFORMAZIONE assegnando un termine non inferiore al 30 giorni (pena la chiusura), ma questa misura vale per l'accertamento della carenza dei requisiti e non per carenze documentali
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Nel caso di un controllo una tantum richiesto dalla legge, sia che lo stesso sia effettuato presso il diretto interessato, sia che il dato sia acquisito d'ufficio, si deve comunicare formalmente ai sensi della L. 241 l'avvio di un procedimento all'impresa che è oggetto del controllo?
[color=red]NO,
i controlli ispettivi sono soggetti a PROGRAMMAZIONE e COORDINAMENTO con gli altri enti e non è possibile farli autonomamente se non in casi eccezionali...
Ecco un provvedimento di un Comune da cui ricavi i riferimenti normativi:
http://www.comune.modena.it/il-comune/amministrazione-trasparente/controlli-sulle-imprese/controlli-imprese-pm

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riferimento id:25594

Data: 2015-03-25 13:23:26

Re:controlli di routine e controlli una tantum

Innanzitutto grazie per la rapidissima risposta.

Confesso che nella pratica non mi è semplice distinguere tra requisiti essenziali e requisiti che non lo sono, e individuare quindi l'approccio più corretto. Mi verrebbe di dire che se un requisito, uno qualunque, è prescritto dalla legge, allora è essenziale, e il fatto che non risulti in qualche modo dichiarato (o perché la casella a cui si riferisce la dichiarazione non è contrassegnata con una x o perché manca il tal allegato) mi costringe a dichiarare inefficace la SCIA, a prescidere dalla considerazione o meno che PROBABILMENTE si tratta di una omissione involontaria e che la dichiarazione che attesta il requisito sarà facilmente prodotta in seguito. E DUNQUE?

Per quanto riguarda i controlli, ho dimenticato di dire che nello specifico non si trattava di un controllo ispettivo e che si tratta invece di chiedere ad un'altra Amministrazione di verificare alcuni dati, dati che riguardano un consorzio localizzato nel territorio di quest'altra Amministrazione. L'esito di questo controllo influisce indirettamente sulla situazione di regolarità o meno dell'autoscuola, pur localizzata in territorio di competenza di altra Amministrazione (la nostra). Si tratta dunque di verificare l'adeguamento alla normativa di alcuni requisiti delle autoscuole (veicoli e altri), adempimento che la legge ci impone di fare almeno una volta ogni tre anni. La domanda quindi era se per questo tipo di controlli  occorre comunicare formalmente l'avvio di un procedimento all'Amministrazione che possiede questi dati e all'impresa che, indirettamente, è oggetto del controllo.

E ancora, dovendo verificare una volta ogni tre anni l'adeguamento alla legge o il mantenimento di alcuni requisiti, ho chiesto  alle imprese interessate l'invio di dichiarazioni sostitutive firmate digitalmente ma inviate per posta semplice, saltando i SUAP. E' corretto? E anche in questo caso avrei dovuto comunicare l'avvio di un procedimento?
Spero di non aver messo troppa carne al fuoco. Grazie ancora a chi vorrà rispondere.

riferimento id:25594

Data: 2015-03-25 17:00:23

Re:controlli di routine e controlli una tantum

Confesso che nella pratica non mi è semplice distinguere tra requisiti essenziali e requisiti che non lo sono, e individuare quindi l'approccio più corretto. Mi verrebbe di dire che se un requisito, uno qualunque, è prescritto dalla legge, allora è essenziale, e il fatto che non risulti in qualche modo dichiarato (o perché la casella a cui si riferisce la dichiarazione non è contrassegnata con una x o perché manca il tal allegato) mi costringe a dichiarare inefficace la SCIA, a prescidere dalla considerazione o meno che PROBABILMENTE si tratta di una omissione involontaria e che la dichiarazione che attesta il requisito sarà facilmente prodotta in seguito. E DUNQUE?
[color=red]Devi però sempre distinguere fra i requisiti prescritti dalla LEGGE e quelli che invece trovi nella modulistica (che non è legge!!!!).
Nel dubbio NON dichiarare inefficace la SCIA ma chiedi chiarimenti
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Per quanto riguarda i controlli, ho dimenticato di dire che nello specifico non si trattava di un controllo ispettivo e che si tratta invece di chiedere ad un'altra Amministrazione di verificare alcuni dati, dati che riguardano un consorzio localizzato nel territorio di quest'altra Amministrazione. L'esito di questo controllo influisce indirettamente sulla situazione di regolarità o meno dell'autoscuola, pur localizzata in territorio di competenza di altra Amministrazione (la nostra). Si tratta dunque di verificare l'adeguamento alla normativa di alcuni requisiti delle autoscuole (veicoli e altri), adempimento che la legge ci impone di fare almeno una volta ogni tre anni. La domanda quindi era se per questo tipo di controlli  occorre comunicare formalmente l'avvio di un procedimento all'Amministrazione che possiede questi dati e all'impresa che, indirettamente, è oggetto del controllo.
[color=red]OK, allora puoi procedere senza programmazione e senza avvio del procedimento[/color]

E ancora, dovendo verificare una volta ogni tre anni l'adeguamento alla legge o il mantenimento di alcuni requisiti, ho chiesto  alle imprese interessate l'invio di dichiarazioni sostitutive firmate digitalmente ma inviate per posta semplice, saltando i SUAP. E' corretto? E anche in questo caso avrei dovuto comunicare l'avvio di un procedimento?
[color=red]Secondo me NON è mai corretto bypassare il SUAP, anche per verifiche che non si sostanziano i procedimenti in senso proprio.
Ovviamente ciò non ha effetti sugli atti adottati ... ma ti consiglio di passare dal SUAP che DEVE avere il quadro aggiornato
Non occorre avvio del procedimento.
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riferimento id:25594
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