Buongiorno,
sono un medico agopuntore e ho intenzione di destinare parte della nostra abitazione a Studio di agopuntura.
Ho un po' di confusione in quanto, girando su internet, ho letto che si può destinare parte dell'abitazione a studio medico a condizione che ci sia una NETTA SEPARAZIONE TRA I LOCALI ADIITI A STUDIO MEDICO E QUELLI ADIBITI AD ALTRI USI.
Tale disposizione, se obbligatoria, mi complica tutto.
Sono effettivamente obbligata a separare nettamente le due zone?
Grazie.
Buongiorno,
sono un medico agopuntore e ho intenzione di destinare parte della nostra abitazione a Studio di agopuntura.
Ho un po' di confusione in quanto, girando su internet, ho letto che si può destinare parte dell'abitazione a studio medico a condizione che ci sia una NETTA SEPARAZIONE TRA I LOCALI ADIITI A STUDIO MEDICO E QUELLI ADIBITI AD ALTRI USI.
Tale disposizione, se obbligatoria, mi complica tutto.
Sono effettivamente obbligata a separare nettamente le due zone?
Grazie.
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NON ESISTE una disposizione che imponga la NETTA SEPARAZIONE fra gli ambienti.
Essa viene indicata in alcuni commenti ed indicazioni soprattutto per il rilievo edilizio che potrebbe avere (se vi è separazione si può mantenere la destinazione residenziale).
Ecco un esempio:
[i]Se l'unità immobiliare viene utilizzata esclusivamente come studio professionale, deve essere classificata al Catasto come "ufficio". Se, viceversa, lo studio è una porzione di una unità immobiliare adibita a civile abitazione, allora non è necessario il cambio di destinazione, ma deve comunque essere assicurato il rispetto dei principi di netta separazione fra i locali adibiti a studio e gli ambienti adibiti a civile abitazione, come detto sopra.
http://www.ordine-medici-firenze.it/index.php/faq/21-lo-studio-medico-caratteristiche-e-requisiti[/i]