Comunicato del Presidente del 3 marzo 2015
[color=red][b]Precisazioni in relazione all’attività di vigilanza dell’Autorità sulle misure di prevenzione della corruzione[/b][/color]
Pervengono all’Autorità numerose segnalazioni concernenti avvisi di selezione e bandi di concorso che conterebbero requisiti di partecipazione ingiustificatamente restrittivi, con ciò limitando la platea dei possibili concorrenti. Dette segnalazioni non contengono doglianze relative a specifiche irregolarità riferibili alla corretta adozione ed attuazione delle misure di prevenzione della corruzione ai sensi della l. 6 novembre 2012, n. 190.
[b]Si ritiene opportuno chiarire che l’attività di vigilanza dell’Autorità non afferisce alla valutazione della legittimità dei requisiti di partecipazione delle procedure concorsuali e, pertanto, le relative segnalazioni saranno oggetto di archiviazione.[/b]
L’Autorità si riserva di trasmettere le segnalazioni eventualmente pervenute ai soggetti istituzionalmente competenti.
Raffaele Cantone
http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?ca=6051
[img width=300 height=161]http://www.ilmattino.it/MsgrNews/MED/20141020_6175360.jpg[/img]
Si dovrebbero impedire soprattutto le segnalazioni gerarchiche non pertinenti, visto che giocando in casa possono dar luogo a ispezioni e interventi del tutto arbitrari, non arginabili a causa della discrezionalità selvaggia, specie nel caso di dirigenti che non possano dare per scontata la riconferma dell'incarico.
Ogni livello ha le sue funzioni, e non si può chiedere al nonno di intervenire contro papà, a meno che veramente delinqua. E neppure chiedere conferma se ha deciso giusto, perché il ricorso gerarchico deve essere preciso e motivato non meno di quello giudiziario.