Un Orafo vuole produrre modelli a casa sua a Napoli, gli apro partita Iva, lo iscrivo alla Camera di Commercio e la Camera di Commercio mi dice che serve l'autorizzazione della Asl: chiamo la Asl e loro mi dicono che non può fabbricare modelli a casa ma si devce fittare un negozio accatastato C con tutti i costi annessi: è mai possibile che la burocrazia italiana è arrivata a tanto?
Grazie.
Un Orafo vuole produrre modelli a casa sua a Napoli, gli apro partita Iva, lo iscrivo alla Camera di Commercio e la Camera di Commercio mi dice che serve l'autorizzazione della Asl: chiamo la Asl e loro mi dicono che non può fabbricare modelli a casa ma si devce fittare un negozio accatastato C con tutti i costi annessi: è mai possibile che la burocrazia italiana è arrivata a tanto?
Grazie.
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Le informazioni fornite sono errate in quanto:
1) niente vieta di utilizzare la propria abitazione anche per attività artigianali che non comportino modifica dei locali e senza accesso di pubblico
2) per farlo non occorre alcuna pratica edilizia
3) né tantomeno alcuna inesistente autorizzazione ASL
La CCIAA non può rifiutare iscrizione né pretendere autorizzazione ASL e deve iscrivere il soggetto.
E come faccio a farlo capire alla CCIAA di Napoli o alla Asl di Napoli?
riferimento id:25043
E come faccio a farlo capire alla CCIAA di Napoli o alla Asl di Napoli?
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Esistono 3 strade:
1) vie brevi (chiami e parli con gli interessati)
2) SCRIVI una nota dettagliata al fine di evitare sorprese in sede di vigilanza e per "imporre" l'iscrizione in CCIAA
3) non scrivi e se ti scrivono loro fai ricorso al TAR
SUGGERISCO la n. 2!!!!