Buongiorno, l' Amministrazione Comunale vuole concedere una piazzetta ad una associazione di cui fanno parte fabbri, pittori, falegnami e scultori per l'installazione di alcuni stand per la vendita e per la realizzazione di alcune manifestazioni, per il momento non definite. Della associaizone fanno parte sia artigiani che persone che producono opere dell'ingegno.
Nel nostro Comune esiste un regolamento delle opere del'ingegno, che prevede un'area dedicata per la vendita delle opere dell'ingegno durante il periodo estivo nelle ore serali. Chiedo se è possibile autorizzare questa associazione a poter svolgere la vendita nella piazzetta.
In linea di principio non vedo ostacoli. L'amministrazione comunale è libera di concedere il suolo pubblico per finalità del genere. L'unico problema è quello di garantire imparzialità verso tutti gli operatori.
La giursprudenza è univoca nel ritenere necessaria una procedura concorsuale ogni volta che venga concesso un bene pubblico per lo sfruttamento economico dello stesso (vedi CdS n. 2342 del 29/04/2013).
In sintesi:
1 -l'amministrazione risponde ad una domanda da parte privata affinché possa essere concesso il suolo pubblico per finalità legittime;
2- l'amministrazione affida a terzi uno spazio pubblico per l'organizzazione di una manifestazione mercatale in genere.
Nel caso 2 è necessario un bando per trovare il soggetto gestore. Nel caso 1 l'amministrazione deve valutare l'opportunità e introitare la cosap oppure patrocinare se ricorrono i requisiti (associazionismo ecc) come da regolamento comunale.
Se il caso 2 è rappresentato da una manifestazione commerciale sua area pubblica, la cosa si complica dato he la scelta degli opertaori dovrebbe essere eseguita con procedura concorsuale.
TAR Umbria n. 549 del 19 novembre 2014
[i]...trattandosi di terreni comunque di proprietà comunale, risulta decisivo il rilievo secondo cui l'Amministrazione, una volta deciso di volerli concedere ad un soggetto privato, ai sensi dell'art. 3, comma 1 R.D. n. 2240/1923 ed in applicazione dei principi di trasparenza, eguaglianza e non discriminazione, deve indire un procedimento di evidenza pubblica, per darli in concessione al migliore offerente, sia perché da tale concessione il Comune ricava un'entrata, sia perché la concessione di un bene pubblico costituisce un'occasione di guadagno per il soggetto privato che utilizza tale bene...[/i]
Da quello che leggo non si tratta solo di hobbisti ma anche di imprese che venderanno oggetti su area pubblica. Alla fine si realizzarà quella che la LR 28/05 indica come manifestazione straordinaria del commercio su area pubblica.
tornando al tuo caso, con delibera di giunta può essere indetta/prevista la manifestazione straordinaria (essendo tale non occorre pianificazione come per i mercati o le fiere) e può essere disposto che per quel giorno i vari servizi comunali si adoperino per la riuscita della manifestazione. Resta inteso che rimangono aperti dei profili di possibile illegittimità dato che degli operatori economici andranno ad operare su are pubblica senza essere passati da nessuna procedura selettiva: l'associazione si troverà, di fatto, ad essere il soggetto gestore e i relativi aderenti saranno gli operatori che venderanno i prodotti.
Ti ringrazio per la risposta, ma non avevo atto presente che non è una manifestazione straordinaria con una durata limitata, ma bensì un'area che per un lungo periodo (probabilmente per tutta l'estate) viene assegnata all'associazione per le attività di vendita dei propri associati. Inoltre, il Comune non gestisce direttamente il suolo publico, ma ha affidato ad un altro ente la gestione dello stesso.
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