Salve, ho problemi con la ASL della mia zona che mi ha rigettato la pratica SCIA per la somministrazione presso il Circolo per carenza di servizi igienici.
Per cui domando:
1) Per la ASL i circoli sono paragonati in ugual misura come pubblici esercizi commerciali, per cui esiste una legge in cui dica il contrario?
2) La ASL facendo riferimento ai sensi dell’Allegato II Cap. I punto 3 del Reg. CE 892/904 nel quale è scritto “Deve essere disponibile un numero di gabinetti, collegati ad un buon sistema di scarico. I gabinetti non devono dare direttamente sui locali di manipolazione degli alimenti”, per cui ci ha vietato di effettuare somministrazione estemporanea di gastronomia fredda quali panini farciti, tramezzini, insalate ecc. perché è prevista una seppur minima, manipolazione degli alimenti medesimi effettuata nel laboratorio (frasi del rigetto ASL) e quindi chiede che per questo tipo di somministrazione deve essere presente un servizio igienico ad uso degli addetti del laboratorio che non può essere in comune con quello dei clienti. Noi siamo babbo e figlio che gestiamo un piccolo bar per i soci, è possibile che per fare un panino dobbiamo avere un ulteriore bagno?
3) Se per ipotesi non è obbligatorio un secondo bagno nel Circolo, esiste un modo per convincere la ASL che siamo nel “giusto” senza ricorsi con avvocati e spese per dimostrare che si stanno sbagliando?
Grazie delle vostre risposte.
Per punti:
1) la salute umana è tutelata a prescindere dal soggetto gestore. Le norme sanitarie valgono per i grandi esercizi di somministrazione, le trattorie di zona ed i circoli
2) se vi è somministrazione occorre mettere a disposizione del pubblico un adeguato servizio igienico
3) quindi in linea generale l'obiezione della ASL