MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 9 gennaio 2015
[color=red]Individuazione delle modalita' di funzionamento della cabina di regia
istituita per il coordinamento degli interventi per l'efficienza
energetica degli edifici pubblici. (15A00364)
(GU n.17 del 22-1-2015)[/color]
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
e
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
Vista la direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica, che
modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive
2004/8/CE e 2006/32/CE;
Visto il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 recante
l'attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica,
che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le
direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE e, in particolare, l'art. 4 comma 4
che istituisce, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello
Stato, una cabina di regia composta dal Ministero dello sviluppo
economico e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, per assicurare, in particolare, il coordinamento delle
politiche e degli interventi attivati attraverso il Fondo di cui
all'art. 15 del medesimo decreto e attraverso il Fondo di cui
all'art. 1, comma 1110, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e
dispone che le modalita' di funzionamento della cabina di regia
stessa siano stabilite con decreto del Ministro dello sviluppo
economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare;
Vista la strategia a lungo termine per mobilitare investimenti
nella riqualificazione del parco nazionale di edifici residenziali e
commerciali, sia pubblici che privati, di cui all'art. 4, comma 1 del
decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102;
Visto il Piano d'azione nazionale per l'efficienza energetica,
approvato con decreto 17 luglio 2014 del Ministro dello sviluppo
economico di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31
luglio 2014, n. 176 e successivamente trasmesso alla Commissione
europea in attuazione dell'art. 24, paragrafo 2 della direttiva
2012/27/UE;
Considerato che la strategia energetica nazionale, approvata con
decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 marzo 2013,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2013,
riconosce l'efficienza energetica come prima priorita' d'azione e
attribuisce all'edilizia un notevole potenziale di efficientamento;
Decretano:
Art. 1
Finalita' e ambito di intervento
1. Il presente decreto individua le modalita' di funzionamento
della cabina di regia istituita dall'art. 4, comma 4, del decreto
legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (di seguito: decreto legislativo n.
102/2014).
Art. 2
Funzioni della cabina di regia di carattere generale
1. La cabina di regia di cui al presente decreto ha la funzione di:
a) promuovere l'attuazione coordinata del piano di interventi di
medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica
degli immobili, di cui all'art. 4 del decreto legislativo n.
102/2014, ed i relativi aggiornamenti;
b) contribuire, secondo le modalita' all'art. 3, alla definizione
del programma per la riqualificazione energetica degli edifici della
pubblica amministrazione centrale di cui all'art. 5, ai fini
dell'approvazione da parte delle amministrazioni di cui all'art. 5,
comma 2, del decreto legislativo n. 102/2014, nel rispetto delle
disposizioni del decreto ministeriale di cui all'art. 5, comma 5,
dello stesso decreto legislativo;
c) assicurare il coordinamento delle misure per l'efficienza
energetica attivate attraverso il Fondo nazionale per l'efficienza
energetica di cui all'art. 15 del decreto legislativo n. 102/2014 e
il Fondo di cui all'art. 1, comma 1110, della legge n. 296/2006;
d) coordinare interventi di formazione, di supporto alla
predisposizione dei progetti e di pubblicita' dei risultati;
e) favorire sinergie con le regioni per favorire lo sviluppo
omogeneo dell'efficienza energetica degli edifici su tutto il
territorio nazionale;
f) sostenere occasioni di dialogo con gli operatori del settore e
con le istituzioni bancarie e finanziarie al fine di stimolare il
mercato dei servizi energetici;
g) formulare proposte ai Ministri responsabili per migliorare
l'efficacia delle misure per la promozione dell'efficienza
energetica;
h) riferire, almeno due volte l'anno, sulle politiche per
l'efficienza energetica al Ministro dello sviluppo economico e al
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio con ipotesi di
ulteriore promozione e sviluppo coordinato delle politiche di
settore.
Art. 3
Funzioni della cabina di regia di carattere specifico
1. Le amministrazioni di cui all'art. 5, comma 2, del decreto
legislativo n. 102/2014, nell'ambito della cabina di regia,
collaborano al coordinamento:
a) per le attivita' di istruttoria dei progetti di intervento
presentati dalla pubbliche amministrazioni centrali ai sensi
dell'art. 5, comma 3, del decreto legislativo n. 102/2014, secondo
criteri omogenei di valutazione;
b) per l'elaborazione del programma di interventi per il
miglioramento della prestazione energetica degli immobili della
pubblica amministrazione centrale;
c) nell'effettuazione del monitoraggio dell'andamento dei programmi
anche sulla base delle relazioni di cui all'art. 5, comma 14, del
decreto legislativo n. 102/2014.
2. Le amministrazioni di cui all'art. 15, comma 5, del decreto
legislativo n. 102/2014, nell'ambito della cabina di regia,
collaborano:
a) per individuare le priorita', i criteri, le condizioni e le
modalita' di funzionamento, di gestione e di intervento del Fondo
nazionale per l'efficienza energetica;
b) per il monitoraggio dei risultati conseguiti.
Art. 4
Composizione
1. La cabina di regia e' composta da otto membri, di cui quattro
nominati dal Ministero dello sviluppo economico e quattro nominati
dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. I Direttori generali delle competenti Direzioni del Ministero
dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare sono membri di diritto permanente della
cabina di regia.
3. Il Direttore generale della competente Direzione del Ministero
dello sviluppo economico assume la presidenza della cabina di regia.
Le funzioni di vicepresidente sono esercitate dal Direttore generale
della competente Direzione del Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare.
4. Le funzioni di Presidente e vicepresidente di cui al comma 2
possono essere delegate ad altri componenti della cabina di regia,
rispettivamente del Ministero dello sviluppo economico o del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
5. Per lo svolgimento delle attivita' di cui al presente decreto,
la cabina di regia si avvale dell'ENEA e del GSE, nel rispetto delle
rispettive competenze istituzionali, che provvedono a designare,
ciascuno, un rappresentante.
Art. 5
Modalita' di funzionamento
1. La cabina di regia si riunisce presso la sede del Ministero
dello sviluppo economico, che ne assicura il supporto logistico ed
organizzativo, con cadenza almeno mensile.
2. Le riunioni della cabina di regia sono convocate dal Presidente,
sentito il vice-presidente, a mezzo di posta elettronica certificata
specificando l'elenco degli argomenti posti all'ordine del giorno. Il
vice presidente puo' comunque indire riunioni straordinarie per
trattare tematiche ritenute di prioritaria importanza. La
convocazione, contenente l'indicazione del giorno e dell'ora della
riunione nonche' l'elenco degli argomenti posti all'ordine del
giorno, e' fatta almeno tre giorni prima della riunione.
3. Il Presidente presiede le riunioni della cabina di regia. In
caso di assenza o impedimento, le funzioni del Presidente sono svolte
dal vice presidente.
4. La cabina di regia prende le proprie decisioni con voto a
maggioranza. La riunione e' valida se vi partecipano un numero di
membri pari almeno alla maggioranza di quelli in carica.
5. Alle riunioni della cabina di regia possono partecipare, se
convocati e comunque senza diritto di voto, i rappresentanti
dell'ENEA e del GSE di cui all'art. 4, comma 5.
6. La cabina di regia ha facolta' di convocare alle riunioni il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, i provveditorati
interregionali per le opere pubbliche, l'Agenzia del demanio nonche'
le altre amministrazioni centrali e le regioni.
7. Dell'esito delle riunioni viene redatto apposito verbale, a cura
del segretario nominato dal Presidente e scelto tra i componenti la
cabina di regia. Il verbale delle riunioni deve contenere in termini
sintetici lo svolgimento della discussione e le determinazioni e le
decisioni adottate e dovra' essere approvato nel corso della riunione
successiva dai membri della cabina di regia. Successivamente
all'approvazione, il verbale dovra' essere sottoscritto da colui che
ha presieduto la riunione e dal segretario. I verbali delle riunioni
devono essere numerati progressivamente e conservati presso la sede
del Ministero dello sviluppo economico.
Art. 6
Disposizioni finali e entrata in vigore
1. Le iniziative promosse dalla cabina di regia sono pubblicate sul
sito internet del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. All'attuazione del presente decreto si provvede con le risorse
umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente,
senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
3. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 9 gennaio 2015
Il Ministro
dello sviluppo economico
Guidi
Il Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio
e del mare
Galletti
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