Data: 2015-01-21 10:25:46

AGENZIA D'AFFARI DESTINAZIONE D'USO DEI LOCALI

un soggetto intende avviare l'attività di agenzia d'affari in una unità locale che ha per il 54% destinazione d'uso commerciale e per la parte restante destinazione d'uso laboratorio artigianale.
La tipologia di attività (intermediazione) in base alle nuove definizioni delle destinazioni d'uso credo possa esercitarsi in u.l. con destinazione d'uso di servizi.
Prima della L 65/2014 avevamo ritenuto possibile anche lo svolgimento dell'attività in locali con destinazione d'uso commerciale, ma adesso che la destinazione è proprio commercio al dettaglio non mi pare più sia possibile.
Domande:
1) il ragionamento è corretto?
2) la previsione dell'art.99 comma 4 come si applica? in questo caso tutta l'u.l. avrebbe destinazione commerciale e quindi potrei avviare un'attività commerciale occupando tutta la superfice utile (anche quella con destinazione diversa?)
3) per l'attività che il soggetto intende aprire è necessaria la Mostra; la parte di u.l destinata alla mostra potrebbe avere destinazione d'uso artigianale?

Grazie

riferimento id:24185

Data: 2015-01-21 22:19:23

Re:AGENZIA D'AFFARI DESTINAZIONE D'USO DEI LOCALI

A parere mio un conto sono le destinazioni d'uso urbanistiche che citi e un conto sono poi le regole comunali che dettano le regole specifiche di utilizzo.
Mi spiego: puoi decidere a livello comunale che le attività artigianali di vicianto e le attività di servizi di vicinato (estetista, agenza d'affari ecc.) siano compatibili con la destinazione commerciale, mentre non sono compatibili le attività artigianali come il carroziere, il fabbro ecc.

Detto questo puoi ugualmente rietenere valido ciò che ritenevi valido prima. Anche prima, sicuamente, l'agenzia di affari non aveva niente a che fare con il commercio né al dettaglio né tanto meno all'ingrosso.

L'art. 99 afferma che la destinazione d'uso è quella prevalente in termini di superficie utile (stiamo parlando dello stesso subalterno). Quindi posso dedicare ad altro uso l'immobile ma limitandomi a meno della metà della superficie utile. Nel tuo caso direi che puoi sfruttare come commerciale anche un po' meno della metà della parte artigianale.

Per la terza domanda faccio le stesse considerazione dell'inizio. In assenza di regole comunali precise pui usare discrezionalità anche se vedrei la cosa come più simile ad un uso commerciale

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