Un circolo privato A.P.S. che effettua servizio di ristorazione e discoteca (sussiste qualche dubbio che sia circolo A.P.S., ma sino a prova contraria lo si tratta come tale....) ha presentato una S.C.I.A. per la somministrazione alimenti e bevande.
L'ufficio tecnico (urbanistica) ha però contestato al presidente del circolo il fatto che il titolo presentato per la struttura non fosse corretto (l'U.T.C. ritiene necessario un permesso di costruire per quanto fatto e non una semplice C.I.A.). A questo punto, sulla base di quanto asserito dall'ufficio urbanistica, nella S.C.I.A.per la somministrazione vengono meno i requisiti urbanistici.
E' quindi oppurtuno, alla luce di quanto sopra, procedere con il divieto di prosecuzione dell'attività per carenza di requisiti nella S.C.I.A. ??
Se sì, si procede prima con l'avvio di procedimento dando tempo trenta giorni al soggetto per presentare memorie e scritti come previsto dall'articolo 10 della Legge 241/90 e successivamente si adotta l'ordinanza di divieto di prosecuzione dell'attività ??
Un circolo privato A.P.S. che effettua servizio di ristorazione e discoteca (sussiste qualche dubbio che sia circolo A.P.S., ma sino a prova contraria lo si tratta come tale....) ha presentato una S.C.I.A. per la somministrazione alimenti e bevande.
L'ufficio tecnico (urbanistica) ha però contestato al presidente del circolo il fatto che il titolo presentato per la struttura non fosse corretto (l'U.T.C. ritiene necessario un permesso di costruire per quanto fatto e non una semplice C.I.A.). A questo punto, sulla base di quanto asserito dall'ufficio urbanistica, nella S.C.I.A.per la somministrazione vengono meno i requisiti urbanistici.
E' quindi oppurtuno, alla luce di quanto sopra, procedere con il divieto di prosecuzione dell'attività per carenza di requisiti nella S.C.I.A. ??
Se sì, si procede prima con l'avvio di procedimento dando tempo trenta giorni al soggetto per presentare memorie e scritti come previsto dall'articolo 10 della Legge 241/90 e successivamente si adotta l'ordinanza di divieto di prosecuzione dell'attività ??
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Il punto è: ma questi lavori edilizi sono stati realizzati in base ad una SCIA EDILIZIA? O l'ufficio tecnico ritiene che la trasformazione da circolo ad esercizio di somministrazione comporti la necessità di ottenere un TITOLO EDILIZIO sotto forma di permesso di costruire?
Chiarisci questi aspetti
L'U.T.C. sostiene che i lavori dovevani essere effettuati con permesso di costruire e non con una semplice comunicazione di inizio attività edile libera.
riferimento id:24184
L'U.T.C. sostiene che i lavori dovevani essere effettuati con permesso di costruire e non con una semplice comunicazione di inizio attività edile libera.
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A mio avviso in questo caso NON vi sono presupposti per intervenire in sede amministrativa (commerciale).
Se i lavori sono stati eseguiti e non presentano IRREGOLARITA' SOSTANZIALI il problema è solo di:
1) sanzione pecuniaria (edilizia)
2) attivazione di procedura di sanatoria
Ma ciò non ha riflessi sul titolo commerciale.