Niente espulsione dello Straniero se la moglie è incinta o nei sei mesi successivi alla nascita del figlio
A prescindere dalla convivenza e dal rapporto di coniugio il giudice non può disporre l'espulsione dello straniero nel periodo di gravidanza della moglie convivente ovvero entro i sei mesi successivi alla nascita del figlio.
La Quarta Sezione della Suprema Corte con sentenza n. 50379 del 2.12.2014 ha affermato il principio per cui il combinato disposto degli artt. 86 d.P.R. n. 309 del 1990, 5 e 19, comma 2, lett. d) d.lgs. n. 286 del 1998, interpretato in relazione all’art. 30, comma 1, Cost., vieta che il giudice possa applicare la misura di sicurezza dell’espulsione nei confronti dello straniero nel periodo di gravidanza della moglie convivente ovvero entro i sei mesi dalla nascita del figlio, in questo secondo caso indipendentemente dalla convivenza e dal rapporto di coniugio.
Fonte: Corte di Cassazione
La Direzione
(14 dicembre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e, se possibile, link a pagina)
http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2014/dicembre/1418563423087.html
[img width=300 height=199]http://www.ilquotidianodellapa.it/export/photos/088f9f7f-70b1-11e4-9d27-6b86d5422760/_low.jpg[/img]