Paradossi italiani: una sentenza che si commenta da sola
Succede anche questo in Italia. Che una misura anticorruzione diventi un atto di ritorsione nei confronti di un whistleblower
Si tratta di un giudizio in cui il comandante della Polizia Municipale di un Comune dopo aver collaborato con la Corte dei Conti e dopo aver segnalato il comportamento contrario ai doveri d'ufficio di un agente, si trova a non essere confermato nel suo ruolo a seguito dell'applicazione (che il trbunale giudica strumentale) della misura della rotazione del personale.
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La rotazione o è tassativa dopo x anni e applicata uniformemente a tutti i settori o è arbitraria, nonché idonea a costituire sanzione impropria o comunque eliminazione di chi non è gradito (sia per whistleblowing che per qualunque altro motivo).
D'altra parte, neppure ci si può fissare che il whistleblower debba essere perciò stesso intoccabile, altrimenti basterà fischiare per una questione strampalata (non falsa, che sarebbe calunnia, ma priva di coonsistenza) perché qualcunque provvedimento sembri ritorsivo. Un po' come nel film "L'apparenza inganna" uno evita il licenziamento per tagli fingendosi gay.