buongiorno,
il titolare di un esercizio di vicinato è defunto. L'azienda di sua proprietà è entrata nel patrimonio ereditario della moglie e dei figli minorenni. Gli stessi hanno accettato l'eredità con beneficio di inventario e la curatrice speciale ha provveduto ad avanzare al tribunale istanza di autorizzazione alla vendita (a favore della madre) delle quote dell'azienda loro spettanti. Visti i tempi tecnici necessari per ottenere l'autorizzazione, esiste la possibilità che non venga rispettato il termine di un anno dalla morte del titolare per la comunicazione di subingresso ai sensi dell'art. 74 del codice del commercio. Personalmente ritengo che, essendosi tempestivamente attivati e non dipendendo l'eventuale ritardo da una loro inerzia, non ci siano problemi ad attendere l'esito della pronuncia, ma rimango comunque in attesa di una vostra interpretazione.
grazie
buongiorno,
il titolare di un esercizio di vicinato è defunto. L'azienda di sua proprietà è entrata nel patrimonio ereditario della moglie e dei figli minorenni. Gli stessi hanno accettato l'eredità con beneficio di inventario e la curatrice speciale ha provveduto ad avanzare al tribunale istanza di autorizzazione alla vendita (a favore della madre) delle quote dell'azienda loro spettanti. Visti i tempi tecnici necessari per ottenere l'autorizzazione, esiste la possibilità che non venga rispettato il termine di un anno dalla morte del titolare per la comunicazione di subingresso ai sensi dell'art. 74 del codice del commercio. Personalmente ritengo che, essendosi tempestivamente attivati e non dipendendo l'eventuale ritardo da una loro inerzia, non ci siano problemi ad attendere l'esito della pronuncia, ma rimango comunque in attesa di una vostra interpretazione.
grazie
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Purtroppo non è così. Il termine di 1 anno è perentorio e non dipende dalla colpa/dolo dell'interessato.
Ovviamente la Polizia Locale potrà "chiudere un occhio" ma teoricamente l'esercizio dopo l'anno è senza titolo e quindi suggerisci di FARE IN FRETTA A TUTTI I COSTI