Data: 2014-11-13 12:19:38

REQUISITO PROFESSIONALE

Si può presentare scia di avvio attività somministrazione senza avere il requisito professionale, non esercitando l'attività, e intendendo darla in affitto ad altro gestore?

Grazie
Elisa

riferimento id:22816

Data: 2014-11-13 16:12:01

Re:REQUISITO PROFESSIONALE


Si può presentare scia di avvio attività somministrazione senza avere il requisito professionale, non esercitando l'attività, e intendendo darla in affitto ad altro gestore?

Grazie
Elisa
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Sì, ma non serve nemmeno fare la scia.

Spiego:
Io sono A che è proprietario del locale X.
A vuole affittare a B il locale per fargli esercitare l'attivitàò. Firmano affitto del locale e B presenta scia di avvio + notifica con requisiti.
A non deve fare niente

Purtroppo molti A pensano di volersi INTESTARE LA LICENZA, pensando che ciò gli dia qualcosa in più. NON E' VERO.
Ma se A intende farlo lo può FORMALMENTE FARE presentando scia di somministrazione e affittando subito IL RAMO DI AZIENDA (non soltanto i locali!!!!!!!!!!). Alla base del subingresso di B in A ci deve essere un atto notarile di affitto di ramo di azienda. A se non esercita può non avere i requisiti professionali.
Se, invece, ha vuole la licenza e fare solo contratto di affitto dei locali: NIENTE DA FARE!

riferimento id:22816

Data: 2014-11-17 12:38:37

Re:REQUISITO PROFESSIONALE

ok
però aggiungo, nella precedente versione (pre lr 52/2012) l'art.13 del codice del commercio diceva "[i] l'esercizio di un'attività commerciale relativa al settore merceologico alimentare [...] è consentito a chi è in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali...."[/i]. Così anche l'art. 71 D. lgs 59/2010.
La versione vigente oggi dell'ar.t 13 recita [i]"[b]l'accesso[/b] e l'esercizio [...] sono subordinati al possesso del requisito professionale"[/i]

Fa alcuna differenza ai fini della possibilità di presentare una scia per avvio senza avere il requisito?

Grazie

riferimento id:22816

Data: 2014-11-17 18:58:10

Re:REQUISITO PROFESSIONALE


ok
però aggiungo, nella precedente versione (pre lr 52/2012) l'art.13 del codice del commercio diceva "[i] l'esercizio di un'attività commerciale relativa al settore merceologico alimentare [...] è consentito a chi è in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali...."[/i]. Così anche l'art. 71 D. lgs 59/2010.
La versione vigente oggi dell'ar.t 13 recita [i]"[b]l'accesso[/b] e l'esercizio [...] sono subordinati al possesso del requisito professionale"[/i]

Fa alcuna differenza ai fini della possibilità di presentare una scia per avvio senza avere il requisito?

Grazie
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Giusta l'annotazione ma a mio avviso non cambia la questione.
La sola parola "esercizio" poteva infatti presupporre che l'avvio non fosse soggetto ai requisiti, ma solo le procedure inerenti l'esercizio (attività esistenti).
L'endiadi "L'accesso e l'esercizio" di riferisce univocamente sia ai casi di avvio attività che a quelli di esercizio (subingresso, variazione, trasferimento) ma non muta la questione.

Una interpretazione diversa sarebbe irragionevole e verrebbe a disciplinare una materia oggi regolamentata dal CODICE CIVILE, che non prevede requisiti morali/professionali per la cessione dell'azienda ove il soggetto non intenda esercitare l'attività.

riferimento id:22816

Data: 2014-12-01 15:27:16

Re:REQUISITO PROFESSIONALE

Approfondiremo questi temi durante il prossimo incontro di formazione:
[color=red]Le attività commerciali e produttive fra norme nazionali, leggi regionali ed attuazione locale[/color]
11 dicembre 2014, Incisa Valdarno (Fi)

Argomenti trattati:

[i]    Il quadro delle novità normative dalla Bolkestein allo Sblocca Italia ed il contesto regionale alla luce delle liberalizzazioni
    La L.R. 65/2014 in materia di urbanistica ed edilizia: GSV, MSV, destinazioni d'uso ed insediamento di attività produttive e commerciali
    La gestione del procedimento elettronico: vizi di regolarità informatica (PEC, email protocollazione), cause di irricevibilità, integrazioni, preavviso di rigetto e diniego
[color=red]    Taxi e NCC: le problematiche applicative più ricorrenti in materia (disponibilità di rimessa, noleggio di veicoli diversi da M1, subingresso, autobus, ambulanze ecc....)[/color]
    Più attività negli stessi locali: problematiche applicative di natura commerciale, civilistica, edilizia e di sicurezza
    Il controllo a campione delle pratiche SUAP: gli atti per istituirlo, le modalità di gestione, effetti pratici e problematiche
    Il Commercio su aree pubbliche: adeguamento del piano e del regolamento e gestione delle procedure in attesa della scadenza del 2017
    Aree pubbliche: istituzione e gestione di mercatini, sagre ed eventi straordinari senza l'aggiornamento del piano e del regolamento
    La gestione delle sanzioni amministrative (pecuniarie ed interdittive): la corretta gestione del procedimento per evitare (o ridurre) il contenzioso e le responsabilità
    Polizia Amministrativa: le norme del TULPS di più ricorrente applicazione (spettacoli, trattenimento, eventi, gonfiabili, giochi)
    L'accertamento dei requisiti morali e professionali nel commercio e nella somministrazione (casistica, pareri del Ministero e procedure di intervento)
    Locazione ad uso turistico, affittacamere, B&B e strutture ricettive minori: problematiche applicative e modalità di controllo degli abusi
    Il caso della richiesta massiva di autorizzazioni (l'istallazione di mezzi pubblicitari) e le cautele per evitare responsabilità dell'Ente e dei dipendenti addetti al procedimento
    I servizi alla persona: le principali problematiche su baby parking, doposcuola, studi medici, strutture sanitarie e strutture socio-sanitarie
    La forma e la sostanza degli atti amministrativi: come redigere bene un documento, atto o provvedimento.[/i]

http://www.omniavis.com/index.php/2013-11-10-07-05-48/eventi-programmati/15-le-attivita-commerciali-e-produttive-fra-norme-nazionali-leggi-regionali-ed-attuazione-locale/event_details

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