Ciao Simone,
Il titolare di due medie strutture di vendita è deceduto senza lasciare testamento. La figlia maggiore, con l’approvazione degli altri eredi (due fratelli e la madre) vorrebbe intestarsi le predette strutture.
Premesso che una delle due (strutture) risulta tuttora in gestione pro-tempore, quali sono i passaggi essenziali ai fini dell’intestazione a proprio nome?
Quali adempimenti nei confronti del gestore pro-tempore ammesso che questi decida di continuare nella gestione?
E’ necessario in qualche modo l’intervento del notaio? Quali documenti deve presentare al comune?
Ti ringrazio, Ciao.
Ciao Simone,
Il titolare di due medie strutture di vendita è deceduto senza lasciare testamento. La figlia maggiore, con l’approvazione degli altri eredi (due fratelli e la madre) vorrebbe intestarsi le predette strutture.
Premesso che una delle due (strutture) risulta tuttora in gestione pro-tempore, quali sono i passaggi essenziali ai fini dell’intestazione a proprio nome?
Quali adempimenti nei confronti del gestore pro-tempore ammesso che questi decida di continuare nella gestione?
E’ necessario in qualche modo l’intervento del notaio? Quali documenti deve presentare al comune?
Ti ringrazio, Ciao.
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1) gli eredi possono continuare senza fare niente per 1 anno
2) entro lo'anno devono decidere e in questo caso la FIGLIA deve decidere a che titolo intestarsi le licenze, cioè deve costituirsi come DITTA INDIVIDUALE o come SOCIETA' e comunicare il SUBINGRESSO (la procedura è questa).
Quindi si tratta di subingresso alla cui base vi è la successione ereditaria.
Scusa la mia ignoranza Simone, mi puoi spiegare il significato di costituirsi come DITTA INDIVIDUALE o come SOCIETA? E' necessario qualche atto firmato dagli altri eredi? E con la gestione pro-tempore ancora in corso che succede? Occorre fare qualche comunicazione al gestore?
Grazie ancora.
Scusa la mia ignoranza Simone, mi puoi spiegare il significato di costituirsi come DITTA INDIVIDUALE o come SOCIETA? E' necessario qualche atto firmato dagli altri eredi? E con la gestione pro-tempore ancora in corso che succede? Occorre fare qualche comunicazione al gestore?
Grazie ancora.
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Il principio è questo.
Esisteva una società A (del defunto). Con la morte il legislatore ha previsto che gli eredi possano continuare SENZA COMPRARSI l'azienda e senza ereditarla formalmente. In questi casi si costituisce una "comunione ereditaria" sotto forma di società di fatto (iscrivibile in cciaa)
In pratica loro continuano a gestire l'azienda senza preoccuparsi di requisiti ed altri adempimenti.
ENTRO UN ANNO devono scegliere:
1) cancellano la ditta del de cuius, si prendono i soldi e finisce lì
2) vendono l'azienda a qualcuno (con atto notarile). Questo qualcuno può essere anche UNO degli eredi. Ovviamente questo compra e subentra come ditta individuale o costituendo una società (non può continuare come semplice erede). In questo caso non conta più la qualità di erede
3) fanno la divisione ereditaria e lasciano l'azienda a qualcuno di loro (esempio erede 1) che NON prosdegue ma vende l'azienda a PIPPO. Allora l'erede 1 farà atto notarile di cessione dell'azienda e Pippo farà subingresso.
Spunti: http://finanza.tiscali.it/quesitario/dettaglio_quesitario.asp?id=40146&puntata=