Il titolare di una sala da ballo vorrebbe aprire all'interno una sala giochi? E' possibile ed eventualmente con quali caratteristiche: divisione fisica dei locali, ingressi separati?Per le sale giochi valgono ancora i contingenti previsti dal decreto 18.1.2007? Alla luce del decreto del 22.7.2011 una sala da ballo può installare giochi? in quale categoria rientra?Grazie
riferimento id:2235La questione è molto delicata. Da una parte c’è la generale libertà di iniziativa economica, e dall’altra un intrigo di disposizioni sull’esercizio del gioco che è davvero difficile mettere insieme.
L’apertura di sala giochi in altro esercizio è un ipotesi che viene tirata fuori per eludere le norme sul contingentamento e l’ubicazione dei giochi. Molti esercenti, soprattutto baristi, ma il discorso è lo stesso anche per la sala da ballo, vorrebbero aprire una sala giochi dentro al bar così da installare tutte le tipologie di macchinette comprese le VLT (comma 6, lett. b).
L’amministrazione comunale ha facoltà di disciplinare la questione tramite regolamento. In base alla giurisprudenza il comune, al fine di consentire l’apertura di una sala giochi, può basarsi su generali ma “motivate e imparziali” valutazioni sullo stato dei luoghi e inibirne l’esercizio per motivi legati al pubblico interesse.
Commentatori ritengono che l’applicazione dell’art. 153 del Reg. TULPS (sorvegliabilità) imporrebbe che l’avvio di sala giochi non possa prescindere da un accesso indipendente, ubicato sulla pubblica via e da locali non contigui con altre attività.
Sull’applicabilità del decreto 2007 è da ritenere che, limitatamente ai parametri numerici di cui ai giochi del comma 6 (art. 110 TULPS), non è più applicabile (si applica il decreto 22.07.11) ma per altre disposizioni, a parere mio sì, vedi art. 3 comma 4 che impone per le sale giochi che il numero di apparecchi comma 6 non può superare il doppio del numero di apparecchi di tipologie diverse.
Alla luce del decreto 22.07.11 una sala ballo può installare giochi di cui al comma 6, lett. a) essendo ricompresa nella categoria “altri esercizi pubblici / altre aree aperte al pubblico) – vedi art. 3, comma 4, lett. f).