Data: 2014-10-16 08:14:50

Problema CASELLARIO

Ho chiesto il certificato del casellario a seguito di richiesta per autorizzazione partecipazione spunta mercato settimanale.

Riporto quanto indicato nel certificato:

__/12/2008 SENTENZA DEL TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA DI _________ - SEZIONE DISTACCATA DI ______ IRREVOCABILE IL __/04/2009
1° REATO) omicidio colposo art. 589 comma 2 C.P. (commesso il __/12/2005 in ________)
circostanza: art 41, comma 1 C.P.
Dispositivo: reclusione anni 1
CONDONO AI SENSI DELLA L. 31.07.2006 N°241
Pena principale condotta: RECLUSIONE ANNI 1


Non posso autorizzarlo vero????

grazie in anticipo

Luca

riferimento id:22107

Data: 2014-10-16 08:54:24

Re:Problema CASELLARIO

Delitto colposo. Non vedo motivi ostativi

riferimento id:22107

Data: 2014-10-16 10:53:29

Re:Problema CASELLARIO

Ai sensi dell'articolo 71, comma 1 del Decreto Legislativo 26/03/2010, n. 59, non possono esercitare l’attività commerciale di vendita e di somministrazione: 
a. coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; 
b. coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale; 
c. coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del Codice Penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; 
d. coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del Codice Penale; 
e. coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali;
f. coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla Legge 27/12/1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla Legge 31/05/1965, n. 575 (abrogata e sostituita dal Decreto Legislativo 06/09/2011, n. 159), ovvero a misure di sicurezza non detentive; 

Ai sensi dell'articolo 71, comma 2 del Decreto Legislativo 26/03/2010, n. 59, non possono esercitare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1, o hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell'alcolismo, le sostanze  stupefacenti o psicotrope,  il gioco d'azzardo, le scommesse clandestine, nonchè per reati relativi ad infrazioni alle norme sui giochi.

Ai sensi dell'articolo 71, comma 3 del Decreto Legislativo 26/03/2010, n. 59, il divieto  di esercizio dell'attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), e) ed f), e ai sensi del comma 2, permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione.

Ai sensi dell'articolo 71, comma 4 del Decreto Legislativo 26/03/2010, n. 59, il divieto di esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione. 


IN QUANTO RIENTRA NEL CASO DI CUI AL PUNTO B) ??

grazie

riferimento id:22107

Data: 2014-10-16 12:07:56

Re:Problema CASELLARIO

Il comma b è ostativo per "coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per [b][i][u][i]delitto non colposo[/i][/u][/i][/b], per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale".

Inoltre, per il delitto non colposo, ricorda che la pena detentiva deve essere NON inferiore a 3 anni.

riferimento id:22107
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