Buonasera, la mia società vorrebbe organizzare a Siena una festa in un locale privato ( con il quale ho sottoscritto un contratto di noleggio ) che prevederà musica, sala da ballo e somministrazione di bevande alcoliche, dietro pagamento di un biglietto di ingresso, che dovrebbe contare un numero di ingressi che si aggiri attorno alle 500 persone. Mi domandavo quali siano le procedure da seguire per ottenere licenze ed autorizzazioni per organizzare il suddetto evento.
Cordiali saluti
Il caso che descrivi rappresenta un vero e proprio locale di pubblico spettacolo (anche se temporaneo).
Per svolgere l’attività, hai bisogni di varie abilitazioni in ordine alla pubblica sicurezza, alla somministrazione alimenti e all’impatto acustico. Tralascio le considerazioni sugli aspetti fiscali e SIAE.
Quindi, dato che c’è un pubblico pagante e non è una festa privata, occorre un’abilitazione ex articoli 68 e 80 TULPS. Essendo la capienza sotto le 200 persone potresti risolvere la questione con una SCIA, che comprende entrambi i procedimenti, alla quale è allegata un’asseverazione di un tecnico abilitato ai sensi dell’art. 141 del regolamento al TULPS. Purtroppo le interpretazioni sull’argomento specifico sono molteplici e quindi devi sentire il comune di riferimento se accetterebbe o meno una SCIA del genere. Spesso le amministrazioni applicano ancora una forma autorizzativa (resta inteso che è comunque necessaria una relazione di un tecnico). Se l’amministrazione applica l’autorizzazione allora dovrà convocare anche la Commissione comunale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo. La commissione rilascerà un parere su progetto. Il termine del procedimento è 60 gg.
Per la somministrazione temporanea occorre una SCIA per esercizio temporaneo e una notifica sanitaria ex reg. ce 852/2004. In realtà le stesse linee guida UE dicono che la notifica non si applicherebbe alle fattispecie temporanee ma la Toscana ha precisato il contrario.
Per la somministrazione temporanea o annessa a locali di pubblico spettacolo non occorre il possesso dei requisiti professionali.
In merito all’impatto acustico, a seconda della quantità di rumore potresti aver bisogno di un’autorizzazione in deroga fatto salvo il rispetto del contingente comunale di zona.
Se non superi i limiti di zona puoi risolvere tutto con una dichiarazione sostitutiva ai sensi del DPR n. 227/2011 e DGR n. 857/2013.
L’agenzia delle dogane ha specificato che anche in caso di attività temporanee si deve applicare la licenza fiscale alcolici (naturalmente se vendi alcolici)
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Per gli alcolici raccomunando attenzione sul rispetto della normativa
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