Data: 2014-10-13 12:39:25

Circolo privato in capannone artigianale

È pervenuta una S.C.I.A. per l'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande per i soli soci da parte di un utente. Da controllo con UTC emerge però che a livello urbanistico vi sono problemi in quanto il P.G.T. colloca l'area e nella fattispecie il locale utilizzato come circolo con destinazione d'uso "capannone artigianale". Alla luce di quanto sopra, anche in assenza di altra documentazione richiesta dall'ufficio urbanistica (planimetrie, relazioni, etc...) è opportuno procedere ad emanare un'ordinanza di divieto di prosecuzione dell'attività ?? Devo inoltre considerare di dover procedere sotto il profilo penale informando la procura con C.N.R. in quanto nella S.C.I.A. viene dichiarato il rispetto delle normative urbanistico-edilizie ??

riferimento id:22022

Data: 2014-10-13 14:44:45

Re:Circolo privato in capannone artigianale

Se la destinazione d'uso non è compatibile con la somministrazione di alimenti e bevande la SCIA è dichiarata irricevibile con con effetto retroattivo e non potrà produrre gli effetti previsti dalla normativa in marteria (notifica igienico sanitaria);
Da verificare che l'associazione sia diversa dalle Associazioni di Promozione Sociale (APS) le quali non sono soggette a vincoli di destinazione d'uso.
Emanerei un'ordinanza di cessazione solo nel caso in cui la notifica sul superamento della SCIA non venga presa sul serio, magari preceduta da un accertamento della polizia locale con contestazione dell'illecito.
La comunicazione di notizia di reato deve essere fondata sull'effettiva volontà da parte del rappresentante dell'associazione a commettere la violazione.

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