Data: 2014-10-10 09:08:52

Verifica requisiti di onorabilità

A seguito di verifica di dichiarazione sostitutiva resa da componente del Consiglio di amministrazione di una società cooperativa che gestisce un esercizio commerciale si è riscontrata la seguente posizione del soggetto al Casellario giudiziale:

sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (art. 444, 445 CPP) del GUP Tribunale di .. irrevocabile il 04.06.2011
1° reato- commercio di sostanze alimentari nocive art. 444 CP (commesso il 10.9.2009)
2° reato- delitti colposi contro la salute pubblica art. 452 CP (commesso il 10.9.2009)
dispositivo: attenuanti generiche art. 62bis CP pena complessiva riferita ai realti: 1) e 2) multa euro ...
dati relativi all'avvenuta esecuzione della pena: pagata la pena pecuniaria il 17.7.2012

Si chiede conferma dell'ostatività rispetto alla lettera d) del comma 1 art. 71 D.Lgs. 159/2010 e della permanenza di 5 anni dal 17.07.2012.
Leggendo altri quesiti analoghi, mi pare che questa condizione comporti la chiusura dell'intera attività.
Grazie in anticipo.

riferimento id:21984

Data: 2014-10-11 08:06:43

Re:Verifica requisiti di onorabilità

IL REATO E' OSTATIVO

Prima di procedere verifica però che il membro del CDA abbia potere di amministrazione (in base a statuto), che altrimenti non soggiace al possesso dei requisiti.
Per farlo chiedi comunque chiarimenti al legale rappresentante contestando da subito il fatto ed assegnando 30 giorni.

Se trovi conferma SUGGERISCI informalmente all'impresa di togliere all'interessato poteri di amministrazione .... e di comunicarti la variazione.

NON PROCEDERE alla chiusura immediata (suggerimento).



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D.Lgs. 26-3-2010 n. 59
Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno.
Pubblicato nella Gazz. Uff. 23 aprile 2010, n. 94, S.O.
Art. 71  Requisiti di accesso e di esercizio delle attività commerciali

1.  Non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione:
a)  coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione;
b)  coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale;
c)  coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione;
[color=red]d)  coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale;
[/color]e)  coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali;
f)  coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza; (31)
2.  Non possono esercitare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1, o hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell'alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d'azzardo, le scommesse clandestine, nonché per reati relativi ad infrazioni alle norme sui giochi. (32)
3.  Il divieto di esercizio dell'attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), e) ed f), e ai sensi del comma 2, permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione. (33)
4.  Il divieto di esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione.
5.  In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti morali di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252. In caso di impresa individuale i requisiti di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal titolare e dall'eventuale altra persona preposta all'attività commerciale. (34)
6.  L'esercizio, in qualsiasi forma e limitatamente all'alimentazione umana, di un'attività di commercio al dettaglio relativa al settore merceologico alimentare o di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande è consentito a chi è in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali: (35)
a)  avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano;
b)  avere, per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, esercitato in proprio attività d'impresa nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande o avere prestato la propria opera, presso tali imprese, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all'amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o in altre posizioni equivalenti o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell'imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all'Istituto nazionale per la previdenza sociale; (36)
c)  essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti.
6-bis.  Sia per le imprese individuali che in caso di società, associazioni od organismi collettivi, i requisiti professionali di cui al comma 6 devono essere posseduti dal titolare o rappresentante legale, ovvero, in alternativa, dall'eventuale persona preposta all'attività commerciale. (37)
7.  Sono abrogati i commi 2, 4 e 5 e 6 dell'articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e l'articolo 2 della legge 25 agosto 1991, n. 287. (38)
(31) Lettera così modificata dall’ art. 8, comma 1, lett. a), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(32) Comma così modificato dall’ art. 8, comma 1, lett. b), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(33) Comma così sostituito dall’ art. 8, comma 1, lett. c), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(34) Comma così sostituito dall’ art. 8, comma 1, lett. d), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(35) Alinea così sostituito dall’ art. 8, comma 1, lett. e), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(36) Lettera così sostituita dall’ art. 8, comma 1, lett. f), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(37) Comma inserito dall’ art. 8, comma 1, lett. g), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

(38) Comma così rinumerato e modificato dall’ art. 8, comma 1, lett. h) e i), D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147.

riferimento id:21984

Data: 2014-10-13 06:59:37

Re:Verifica requisiti di onorabilità

molte grazie per l'aiuto.
Solo non mi è chiara la precisazione, il Cda è per sua natura l'organo di amministrazione di una società cooperativa, come è possibile che uno dei membri possa non avere potere di amministrazione?

riferimento id:21984

Data: 2014-10-13 18:32:40

Re:Verifica requisiti di onorabilità


molte grazie per l'aiuto.
Solo non mi è chiara la precisazione, il Cda è per sua natura l'organo di amministrazione di una società cooperativa, come è possibile che uno dei membri possa non avere potere di amministrazione?
[/quote]

In realtà ORDINARIAMENTE il CDA ha competenza generale, ma vi sono eccezioni:
1) Se lo statuto o l'assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione può delegare proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo, composto da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più dei suoi componenti (amministratori delegati).
2) Il consiglio di amministrazione sceglie tra i suoi componenti il presidente, se non è direttamente nominato dall'assemblea dei soci. Il presidente, specie nelle società più grandi, può essere affiancato da uno o più vicepresidenti (figure, peraltro, non previste dalla legge). Salvo diversa previsione dello statuto, il presidente convoca il consiglio di amministrazione, ne fissa l'ordine del giorno, ne coordina i lavori e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno vengano fornite a tutti i consiglieri. Lo stesso potrebbe essere destinatario di deleghe di specifici poteri
3) Lo statuto, la deliberazione di nomina o quella di delega possono però limitare i poteri di gestione o di rappresentanza, prevedendo anche una dissociazione tra rappresentanza generale (attribuita, ad esempio, al presidente) e poteri di gestione (attribuiti, ad esempio, al consiglio di amministrazione, al comitato esecutivo o agli amministratori delegati).

riferimento id:21984

Data: 2014-12-01 15:39:37

Re:Verifica requisiti di onorabilità

Approfondiremo questi temi durante il prossimo incontro di formazione:
[color=red]Le attività commerciali e produttive fra norme nazionali, leggi regionali ed attuazione locale[/color]
11 dicembre 2014, Incisa Valdarno (Fi)

Argomenti trattati:

[i]    Il quadro delle novità normative dalla Bolkestein allo Sblocca Italia ed il contesto regionale alla luce delle liberalizzazioni
    La L.R. 65/2014 in materia di urbanistica ed edilizia: GSV, MSV, destinazioni d'uso ed insediamento di attività produttive e commerciali
    La gestione del procedimento elettronico: vizi di regolarità informatica (PEC, email protocollazione), cause di irricevibilità, integrazioni, preavviso di rigetto e diniego
[color=red]    Taxi e NCC: le problematiche applicative più ricorrenti in materia (disponibilità di rimessa, noleggio di veicoli diversi da M1, subingresso, autobus, ambulanze ecc....)[/color]
    Più attività negli stessi locali: problematiche applicative di natura commerciale, civilistica, edilizia e di sicurezza
    Il controllo a campione delle pratiche SUAP: gli atti per istituirlo, le modalità di gestione, effetti pratici e problematiche
    Il Commercio su aree pubbliche: adeguamento del piano e del regolamento e gestione delle procedure in attesa della scadenza del 2017
    Aree pubbliche: istituzione e gestione di mercatini, sagre ed eventi straordinari senza l'aggiornamento del piano e del regolamento
    La gestione delle sanzioni amministrative (pecuniarie ed interdittive): la corretta gestione del procedimento per evitare (o ridurre) il contenzioso e le responsabilità
    Polizia Amministrativa: le norme del TULPS di più ricorrente applicazione (spettacoli, trattenimento, eventi, gonfiabili, giochi)
    L'accertamento dei requisiti morali e professionali nel commercio e nella somministrazione (casistica, pareri del Ministero e procedure di intervento)
    Locazione ad uso turistico, affittacamere, B&B e strutture ricettive minori: problematiche applicative e modalità di controllo degli abusi
    Il caso della richiesta massiva di autorizzazioni (l'istallazione di mezzi pubblicitari) e le cautele per evitare responsabilità dell'Ente e dei dipendenti addetti al procedimento
    I servizi alla persona: le principali problematiche su baby parking, doposcuola, studi medici, strutture sanitarie e strutture socio-sanitarie
    La forma e la sostanza degli atti amministrativi: come redigere bene un documento, atto o provvedimento.[/i]

http://www.omniavis.com/index.php/2013-11-10-07-05-48/eventi-programmati/15-le-attivita-commerciali-e-produttive-fra-norme-nazionali-leggi-regionali-ed-attuazione-locale/event_details

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