Data: 2014-10-10 07:11:34

trasporto di cortesia?

Buonasera, ho un titolare di struttura ricettiva che, fra i servizi complementari, non a pagamento, mette a disposizione della clientela un bus-navetta da 8 posti oltre al conducente (omologato per uso proprio-trasporto di persone) da/per aereoporto, stazione ecc..
Ovviamente non a pagamento significa che non riscuote un corrispettivo specifico ma, comunque, il rimborso benzina+servizio è incluso nel pacchetto vacanza oppure nel prezzo del soggiorno.
Se non ho interpretato male, quando l’attività svolta non è a carattere imprenditoriale non siamo nel contesto di NCC, quindi è attività libera? Non dovrà, quindi dichiarare nulla al Comune? Né fare nessun altro adempimento?

Altro quesito: attualmente il bus-navetta viene guidato dal titolare della struttura, oppure da suo dipendente, con patente B), nessuno degli attuali e dei previsti ha il CAP; vorrebbe prevedere una terza persona, che non ha rapporti di dipendenza, né collaborazione con la struttura ricettiva. Come può regolarizzare la sua posizione? Esistono delle collaborazioni occasionali a tal pro? Lui sostiene di avere attiva l’assicurazione del guidatore, ma se succedesse qualcosa a questa terza persona mentre è all’esterno del bus navetta? Con una eventuale collaborazione occasionale avrebbe attiva anche l’assicurazione Inail o sbaglio?
Facendo guidare il bus-navetta ad una terza persona cambierebbe la tipologia di attività? (quindi non sarebbe più attività libera?).
Grazie, spero di aver esposto chiaramente i miei dubbi,
Fulvia

riferimento id:21981

Data: 2014-10-10 17:53:09

Re:trasporto di cortesia?

Il Ministero dei Trasporti dopo vari ripensamenti ha espresso il parere (molto condivisibile) che quando il trasporto è gratuito (di cortesia) e serve per raggiungere una stazione, un aeroporto, un impianto sciistico, una spiaggia ecc. allora esula dello sfruttamento economico del mezzo nella modalità del “conto terzi”.
Ritengo che la gratuità, e quindi la caratteristica della cortesia, deve essere garantita dalla mancanza di una variazione di prezzo delle tariffe per i soggiorni tra chi usufruisce del servizio e chi non ne usufruisce trasporto.

Sulla seconda questione ritengo che l'autista debba essere inquadrabile, sostanzialmente, come dipendente (potrebbero esserci varie forme) dell'impresa che effettua il servizio di cortesia. Se fosse un lavoratore autonomo che presta la sua opera con mezzi altrui potrebbe formare una fattispecie illegittima in qaunto si tratterebbe di un servizio conto terzi e quindi potenzialmente NCC. Naturalmente la faccenda non è così limpida

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