[color=red]Reintrodotta la CHIUSURA OBBLIGATORIA dei NEGOZI - 6 giornate/anno
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Approvate proposte di legge recanti disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali
Nella parte pomeridiana della seduta la Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge Dell'Orco ed altri, d'iniziativa popolare; Benamati ed altri; Baruffi; Abrignani e Polidori; Allasia ed altri; Minardo recante [color=red]Disciplina orari di apertura esercizi commerciali [/color](A.C. 750-947-1042-1240-1279-1627-1809-A/R).
Il provvedimento passa ora all'esame dell'altro ramo del Parlamento.
CONTENUTI IN SINTESI:
- reintrodotti i giorni di chiusura obbligatoria: (Capodanno, Epifania, 25 aprile, Pasqua, pasquetta, il primo maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il primo novembre, l'8 dicembre, Natale e Santo Stefano)
- L'esercente può DEROGARE a 6 dei 12 giorni indicati «dandone preventiva comunicazione al comune competente per territorio»
- «Le attività di somministrazione di alimenti e bevande non sono soggette ad alcun obbligo di chiusura domenicale o festiva»
APPROFONDIMENTI:
http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Pdf/COST090.Pdf
http://www.camera.it/leg17/1132?shadow_primapagina=4061
[img]https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpf1/v/t1.0-9/10421638_346604078850540_6794804409518063919_n.jpg?oh=df0c96d01125b26426ed332c59023c97&oe=54B97A25[/img]
Antitrust contraria a reintrodurre limiti agli orari
AS1147 - DISCIPLINA DEGLI ORARI DI APERTURA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI.
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La reintroduzione di vincoli in materia di orari di
apertura e chiusura dei negozi rappresenta infatti un ostacolo al libero dispiegarsi delle dinamiche
concorrenziali. Sotto questo profilo, suscitano perplessità tanto la possibile reintroduzione da parte
dell’art. 1 di un obbligo di chiusura giornaliero previsto per alcune festività quanto l’abolizione del
principio di libero esercizio dell’attività senza prescrizione in materia di mezza giornata di
chiusura infrasettimanale.
Analogo carattere restrittivo assume la possibilità per i comuni di predisporre accordi territoriali
per la definizione degli orari e delle chiusure degli esercizi commerciali: l’art. 2 prevede infatti che
i comuni, individualmente o congiuntamente ad altri comuni contigui, possano predisporre accordi
territoriali in materia di orari con la possibilità di “valorizzare specifiche zone aventi più marcata
vocazione commerciale”, con la previsione di incentivi, anche fiscali, a favore delle micro, piccole
e medie imprese che aderiscono ai quadri orari così definiti. Tali accordi sono suscettibili di
rappresentare un parametro di riferimento idoneo a disincentivare comportamenti autonomi degli
operatori e, in definitiva, limitare il margine di confronto competitivo