Buonasera,
una persona appassionata di dolci, vorrebbe unire l'utile al dilettevole e aprire una piccola attività tra le mura di casa. L'intenzione è produrre dolci fatti in casa, dolci casalinghi, della tradizione, ma nella cucina domestica.
L'ufficio SUAP ha fornito due risposte diverse: la prima volta che era impossibile e che era necessario aprire un laboratorio, anche in casa, ma doveva essere una stanza a sè, con diverse caratteristiche e presentare una SCIA per inizio attività di panificazione, la seconda che dolci fatti in casa possono essere venduti come privato, senza chiedere permessi, di leggere bene il regolamento europeo 852/04 e sottostare a quello che c'era scritto.
La USL ha confermato che il suddetto regolamento prevede la possibilità di confezionare prodotti casalinghi e venderli, ma senza fornire ulteriori informazioni.
Che ne pensate?
saluti
Qua puoi trovare info certi aspetti:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=21554.0
Per le altre questioni, non ritengo che la scia di panificazione sia adeguata. Un panificio si distingue per (testualemnte dalla legge 18/2011):
[i]l’attività di panificazione consiste nell’intero ciclo di produzione del pane, dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale, con l’esclusione di mera doratura, rifinitura o solo cottura di un prodotto surgelato o semilavorato da altra impresa[/i]
L'attività descritta è un'attività artigianale di pasticceria.
Il problema è essenzialmente igienico-sanitario. Se il soggetto riesce a garantire le condizioni di cui al Reg. CE 852/2004, la situazione potrebbe anche stare in piedi