Buongiorno Simone
anche la provincia di Firenze ha normato la emissioni in atmosfera.
Questo è il link:
[url=http://www.provincia.fi.it/ambiente/aria/emissioni-in-atmosfera/]http://www.provincia.fi.it/ambiente/aria/emissioni-in-atmosfera/[/url]
riporto alcuni stralci
[i]Autorizzazioni in via generale
Con Atto Dirigenziale n. 1978 del 24.05.2011, [collegamento – mettere Atto Dirigenziale n. 1978 del 24.05.2011] sono state rinnovate ai sensi e per gli effetti del medesimo art. 272 comma 3 del DLgs 152/2006 e s.m.i., le autorizzazioni generali rilasciate ai sensi del DPCM 21 luglio 1989 e del DPR 25 luglio 1991 e relative ai seguenti impianti e attività in deroga di cui all’art. 272 comma 2 del decreto medesimo:
[/i]
[i]1.Riparazione e verniciatura di carrozzerie di autoveicoli, mezzi e macchine agricole con utilizzo di impianti a ciclo aperto e utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso giornaliero massimo complessivo non superiore a 20 kg.
2.Laboratori orafi con fusione di metalli con meno di venticinque addetti.
3.Impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso. [/i]
[i]
I soggetti già autorizzati di cui alla DGRT 10 agosto 1992, n. 6855 e DGRT 4 ottobre 1993, n. 8807 devono presentare domanda di adesione, secondo le modalità previste nell’ autorizzazione generale, entro sei mesi dalla data di adozione dell’Atto Dirigenziale n. 1978 del 24.05.2011, durante i quali l’esercizio può essere continuato; oltre i termini previsti, in caso di mancata presentazione della domanda di adesione, lo stabilimento è considerato in esercizio senza autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
Almeno quarantacinque giorni prima dell’installazione o della modifica degli stabilimenti per i quali è stata adottata l’autorizzazione generale, il gestore presenta all’autorità competente, tramite SUAP, una domanda di adesione in 5 copie, corredata dai documenti prescritti; [/i]
Quindi entro la metà di ottobre lavanderie, carrozzerie ed i maggiori orafi, dovranno inviare la nuova richiesta di autorizzazione in via generale ai SUAP competenti, che inoltreranno a loro volta la praica alla Provincia.
Tralasciando commenti sul fatto che la delibera non prende in considerazione l'invio telematico delle pratiche ma parta di cinque copie da consegnare al suap più marche da bollo ed i diritti spettanti alla provincia, vorrei sapere cosa ne pensi.
Si può ovviamente inviare via PEC? a questo punto in una sola copia , ovviamente. E come facciamo a produrre i bolli?
I diritti che i comuni richiedono, dovendo pagare già 188 euro di diritti alla provincia, non dovranno essere richiesti a mio giudizio.
Poi formulo anche l'ultima domanda:
Ma i comuni lo conoscono questo adempimento?
Ciao e grazie anticipate
Fabrizio fallani CNA firenze
Si può ovviamente inviare via PEC? a questo punto in una sola copia , ovviamente.
[color=red]SI DEVE INVIARE TRAMITE PEC.
E' OBBLIGATORIO e quindi non è ricevibile l'istanza presentata in cartaceo[/color]
E come facciamo a produrre i bolli?
[color=red]UN SOLO BOLLO pagato con F23 oppure applicato sull'istanza che scansionerai. Tale procedura sarà presto codificata in un DPCM di prossima uscita ma oggi è già utilizzata da molti Comuni[/color]
I diritti che i comuni richiedono, dovendo pagare già 188 euro di diritti alla provincia, non dovranno essere richiesti a mio giudizio.
[color=red]Giudizio sbagliato. I 188 euri sono della Provincia. A questi si aggiungono quelli SUAP.
Lo so che c'è la crisi .... ma c'è anche per le finanze dei Comuni
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Poi formulo anche l'ultima domanda:
Ma i comuni lo conoscono questo adempimento?
[color=red]Penso di no ed anche a questo serve il forum.
Ti ringrazio della segnalazione che metterò nelle news e in una specifica newsletter.[/color]